Io e Simone
Oggi io e Simone abbiamo voglia di scalare, ma abbiamo alcune "condizioni al contorno" da rispettare: innanzitutto Simone non scala da tempo e dobbiamo stare calmi e tranquilli con gli obiettivi; inoltre il meteo non offre molte garanzie di tenuta, per cui occorre trovare una destinazione non troppo scomoda come avvicinamento e come logistica, che offra per esempio vie di fuga in doppia in caso di maltempo.
Ho letto giusto pochi giorni fa della recentissima apertura di una nuova via dalle parti del Santuario di Sant'Anna di Vinadio, alla Cima Nord di Lausfer (m 2.544), la via Emilio (6a 8L 320 m), via di cui faremo forse la prima ripetizione.
Iniziamo maluccio: Simone non sente la sveglia... lo sveglio io con una telefonata esilarante, poi eccolo qua e via sulla sua auto.
Iniziamo maluccio: Simone non sente la sveglia... lo sveglio io con una telefonata esilarante, poi eccolo qua e via sulla sua auto.
Arriviamo non prestissimo al parcheggio, ma oggi va bene così.
Poca gente, ci prepariamo e ci mettiamo in cammino, passando subito sotto la bella parete sud di Rocca di Colla Auta:
L'avvicinamento prevede un 45' circa: all'altezza del secondo lago lasciamo il sentiero e prendiamo a sinistra, puntando dritto all'evidente parete su cui corre la via.Poca gente, ci prepariamo e ci mettiamo in cammino, passando subito sotto la bella parete sud di Rocca di Colla Auta:
Qui giunti, ci leghiamo. Come ormai abitudine di Ciano Orsi (uno degli apritori), non abbiamo la gradazione dei singoli tiri.
Il primo tiro è per Simone, che sale in traverso a destra, per poi raddrizzare il tiro in placca fino alla sosta attrezzata:
Possiamo dire un passo di 5b; poi salgo io:
Ci alterniamo e salgo le belle e facili placche della seconda lunghezza (5a):
Terzo tiro sulla stessa falsariga (5a):
L'ambiente circostante è magnifico:
Con il quarto tiro (5a) raggiungo la sommità dello sperone:
Simone segue:
Il tiro successivo è un trasferimento, con un passaggio carino:
Sopra di noi intanto volteggiano diversi grossi rapaci:
La via prosegue qualche metro (una quindicina) a destra rispetto alla sella, in corrispondenza di un cordone in clessidra:
La sesta lunghezza (6a) è bellissima e sale direttamente un torrione verticale:Salgo per risalti successivi, poi un passo a destra richiede decisione:
La chiodatura è sempre plaisir:
Un ultimo tratto di forza e sono al di sopra del torrione, sulla cui cima recupero l'amico.
Un breve trasferimento ci porta alla base della paretina successiva (5a), che Simone sale in aderenza, fino a sostare sulla sommità:
Divertenti passaggi:
Una doppia di circa 20 m ci deposita nel canale sottostante:
L'ultima parte della via, con i due tiri finali che ci porteranno in cima:
Resto davanti per chiudere la via, visto che Simone lamenta un dolore a un polso.
La penultima lunghezza (5c) presenta qualche passo iniziale in aderenza divertente: direi 6a se salito al centro, 5c un passo a destra:
Altre placche prevedono un ribaltamento a destra e poi ancora su, per un lungo tiro fino alla sosta in posizione comoda, dove mi raggiunge l'amico:
E siamo all'ultimo tiro (5b), divertente, su bella roccia, lungo lo spigolo di un pilastrino, fino alla cresta sommitale:
Nel frattempo siamo inghiottiti da nebbie e nuvole, piuttosto freddine, mentre anche il socio chiude la partita:
Selfie in cima:Giù in doppia, un'unica lunga calata mi deposita nel canalone di poco fa:
Poi scendiamo il canalone, deviando quasi subito a destra, per incontrare pendenze più clementi; poi pietraie e infine i prati che precedono i laghi, dove incontriamo una moltitudine di camosci:
Alla prossima avventura!
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