Io e Paolino l'Alpino
Tra il lavoro, il maltempo e tutto il resto, ultimamente si fa fatica...
Ma oggi è esplosa la primavera e non si può rimanere al pc!
Via via, si va ai Tre Denti di Cumiana (m 1.348), dove saliamo la combinazione di una via moderna ed una via storica, con firme illustri: Vortice + Via della Pertica (6a 10L 220 m).
Solito lungo avvicinamento, quasi un'ora e mezza, ed eccoci all'attacco di Vortice:
Parte Paolino, il primo tiro è facile (4c), in placca:
Dopo un bel traverso a destra, torno a sinistra, raccordandomi ad un tiro della via Diagonale Ovest salita tempo fa, con cui condivide la sosta su un terrazzino sullo spigolo.
Mi segue il socio poco dopo:
La via Diagonale Ovest da qui corre a sinistra, sullo spigolo arrotondato, mentre noi oggi saliamo diritti in placca (6a), dopo i primi metri in diedro in opposizione:
La roccia è magnifica, perfetta:
Sbuco in cima al torrione, dove facciamo un breve spuntino al sole.
Ci cambiamo le scarpe e percorriamo un centinaio di metri, fino a reperire l'evidente attacco della Via della Pertica, storica realizzazione di Boccalatte e Rivero negli anni Trenta:
La prima lunghezza è facile (II grado) e Paolino la concatena con la seconda (3c), dove solo un passo in placca e la discesa finale richiedono attenzione:
Un magnifico chiodo:
Attenzione al moschettone per calarsi alla sella, in quanto è ormai irrimediabilmente aperto...
In realtà io non lo userò per calarmi: le difficoltà sono tali da permettermi di disarrampicare senza protezioni:
Eccomi così al famoso "passaggio della pertica", dove fortunatamente trovo 3 o 4 chiodi ravvicinati (anche se vecchissimi e rivolti verso il basso):
Il passo per superare il breve strapiombo è piuttosto intenso e richiede una pinzata; secondo me un bel 5c robusto.
La sosta è poco sopra.
Segue l'amico:
Frattanto un signore ci sorvola placido placido sul suo parapendio, salutandoci cordialmente:
Paolino attacca il decimo ed ultimo tiro (4c): un camino breve, poi alcuni metri di cresta facile e rotta:
Dopo un po' lo sento maledire un passaggio sprotetto; mi faccio recuperare e decido di affrontare io l'ostacolo, che in effetti è un po' esposto, per essere sprotetto...
Poco dopo siamo tutti e due in vetta, dopo aver lasciato le nostre impronte nella neve che la ricopre ancora in parte:
Vista Monviso magnifica:
Via via, si va ai Tre Denti di Cumiana (m 1.348), dove saliamo la combinazione di una via moderna ed una via storica, con firme illustri: Vortice + Via della Pertica (6a 10L 220 m).
Solito lungo avvicinamento, quasi un'ora e mezza, ed eccoci all'attacco di Vortice:
Parte Paolino, il primo tiro è facile (4c), in placca:
Lo raggiungo e ci alterniamo; al secondo tiro le cose si fanno già molto più impegnative (5c), con una serie di strapiombi da superare ed una chiodatura piuttosto ariosa:
Dopo un bel traverso a destra, torno a sinistra, raccordandomi ad un tiro della via Diagonale Ovest salita tempo fa, con cui condivide la sosta su un terrazzino sullo spigolo.
Mi segue il socio poco dopo:
La via Diagonale Ovest da qui corre a sinistra, sullo spigolo arrotondato, mentre noi oggi saliamo diritti in placca (6a), dopo i primi metri in diedro in opposizione:
La roccia è magnifica, perfetta:
La quarta lunghezza (5b) è ancora in comune con Diagonale Ovest e tra l'altro l'avevo già salita io da primo:
Mi diverto comunque un mondo:Ci cambiamo le scarpe e percorriamo un centinaio di metri, fino a reperire l'evidente attacco della Via della Pertica, storica realizzazione di Boccalatte e Rivero negli anni Trenta:
La prima lunghezza è facile (II grado) e Paolino la concatena con la seconda (3c), dove solo un passo in placca e la discesa finale richiedono attenzione:
Un magnifico chiodo:
Attenzione al moschettone per calarsi alla sella, in quanto è ormai irrimediabilmente aperto...
In realtà io non lo userò per calarmi: le difficoltà sono tali da permettermi di disarrampicare senza protezioni:
Il terzo tiro (settimo tiro del concatenamento di oggi) mi vede scalare una parete verticale (5b), con alcuni passi delicati:
Mi diverto un sacco:Eccomi così al famoso "passaggio della pertica", dove fortunatamente trovo 3 o 4 chiodi ravvicinati (anche se vecchissimi e rivolti verso il basso):
Il passo per superare il breve strapiombo è piuttosto intenso e richiede una pinzata; secondo me un bel 5c robusto.
La sosta è poco sopra.
Segue l'amico:
Continuiamo ad alternarci in testa: Paolino sale l'ottavo tiro (5c), con un breve passo ostico in placca:
Nona lunghezza (5b): devo scalare una parete completamente verticale (5b), che vista dalla cengia sembra veramente impressionante, anche perchè non si vedono quasi chiodi lungo il tiro:
In realtà il tiro è molto divertente e non difficile, si scoprono continuamente buoni appigli e appoggi:
Salgo il primo muro, poi un breve strapiombo da superare affacciandosi in parete nord-est, per poi tornare sul filo:Frattanto un signore ci sorvola placido placido sul suo parapendio, salutandoci cordialmente:
Paolino attacca il decimo ed ultimo tiro (4c): un camino breve, poi alcuni metri di cresta facile e rotta:
Dopo un po' lo sento maledire un passaggio sprotetto; mi faccio recuperare e decido di affrontare io l'ostacolo, che in effetti è un po' esposto, per essere sprotetto...
Poco dopo siamo tutti e due in vetta, dopo aver lasciato le nostre impronte nella neve che la ricopre ancora in parte:
Vista Monviso magnifica:
La discesa non è molto bella: neve sul lato nord, poi giù senza sentiero fino alla base della via...