giovedì 30 dicembre 2021

TRE DENTI di MEANO (m 1.000): Michelin-Battù + Via delle Placche Rosse


Giovedì 30 dicembre 2021

Io e Alberto

Splendida giornata























giovedì 23 dicembre 2021

ALBARD - TRUC CHEVERINE (m 700): Rolling Stones

Giovedì 23 dicembre 2021

Io e Alberto

Strappiamo una giornata al freddo continuo di questo inverno 2021; valutate le previsioni meteo, la scelta cade su Albard (AO), a bassa quota e con pareti ben esposte al sole, sperando che il sole faccia capolino...

Appuntamento a Settimo (TO) con Alberto, carichiamo la mia auto e via verso la Val d'Aosta!

Fa freddo, zero gradi, e non c'è il sole... temporeggiamo con una colazione a Donnas, poi usciamo, esattamente mentre il sole spunta. Saliamo in auto e posteggiamo poco prima di Albard, dove con sorpresa troviamo un paio di auto, di cui una di scalatori, che andranno fortunatamente a salire un'altra via rispetto a quella puntata da noi: Rolling Stones (5c   6L   180 m), via recente del mitico Gianni Lanza.

Al parcheggio tira un po' di venticello fastidioso, ma io sono convinto a tentare; prepariamoci, dai.

La desuetudine mi fa un brutto scherzo: per la prima volta in tanti anni, ho dimenticato a casa la corda...

Fortunatamente Alberto ne ha sempre due al seguito, così me la cavo...

Iniziamo l'avvicinamento, che ricordo avendolo fatto credo un anno e mezzo fa, scendendo lungo una buona traccia, fino a intersecare il sentiero che sale da Donnas; proseguiamo nel bosco, lungo il sentiero, per abbandonarlo un po' a caso, per traversare verso l'evidente parete a destra, districandoci in una selva a dir poco tormentata di rocce e alberi distrutti, dopo la tempesta dello scorso anno...

Alla fine raggiungiamo la parete, che dobbiamo percorrere in discesa fino all'attacco della nostra via di oggi, segnato con le iniziali:

Ci prepariamo, attacco io il primo tiro (5b): una placca non difficile mi conduce poi ad una sezione più verticale e impegnativa, prima di raggiungere la sosta a spit collegati da cordone:
Faccio salire l'amico, poi impegno la seconda lunghezza (4c), con un muretto seguito da una diagonale a sinistra senza grosse difficoltà:
Si sta benissimo, anche oggi ci abbiamo preso!
Anzi, il sole è più serio del previsto, al punto che io mi svesto e rimango in maglietta e softshell.
Attacco poi la terza lunghezza (5c), con una prima placca ed un traverso a sinistra piuttosto delicato. Da qui la parete si impenna e resta su difficoltà continue di 5c, con chiodatura obbligatoria, che oggi complice la scarsa condizione si fa abbastanza sentire:
Arrivo ai due spit da collegare (anzi, sono 3...) e assicuro il compagno, che manifesta qualche problema di stomaco dovuto al latte macchiato di stamattina, probabilmente...
Visto che la sosta non è attrezzata per calata, alla fine devide di provare a vedere se gli passa e inizia a salire:

Finché ce la fa. Anzi, ora che si è messo in moto si propone di salire da primo il tiro seguente (5b), in verticale, con uscita in diagonale a sinistra:
Siamo al quinto tiro (5a): salgo la placca che sormonta la sosta, poi esco a sinistra con l'aiuto di una corda fissa e salgo il muretto successivo, fino alla sosta collegata:
Il sesto ed ultimo tiro (5a) è di Alberto, che sale la placca iniziale fino al tettino di uscita, che supera senza difficoltà, per reperire una sosta in clessidra alquanto particolare:
Esco a mia volta:
Abbiamo fatto molto in fretta, sono solo le 12,40 quando scattiamo il selfie in vetta:

L'ambiente è magnifico:
Bene, riesco a tornare in tempo per alcune incombenze famigliari; oggi l'importante era tornare a togliere un po' di ruggine, nella speranza di ritrovare un po' di continuità.

In pochi minuti di piacevole sentiero scendiamo fino all'auto e da lì a casa.

sabato 4 dicembre 2021

ROCCA delle VISIONI (m 1.000): 626 El Culto a la Vida


Sabato 4 dicembre 2021

Io e Alberto


Torno a scalare dopo un po' di tempo; dato il freddo e la neve scesa recentemente, dobbiamo stare bassi di quota ed esposti a sud.

Propongo ad Alberto una via che ho già salito un paio di volte, molti anni fa: 626 El Culto a la Vida (5c   8L   200 m) a Rocca delle Visioni (m 1.000), in zona Grandubbione, Val Chisone. Percorreremo la seconda parte della via, non considerando i primi 4 tiri, più impegnativi, che ho salito in passato ma che per oggi possiamo evitare.

Ritrovo a Pinerolo, poi poco prima delle 8 carichiamo l'auto di Alberto e partiamo; un po' di neve in giro, ma le pareti dovrebbero essere asciutte.

Parcheggiamo oltre Grandubbione, ci prepariamo e imbocchiamo il comodo sentiero, un po' innevato all'inizio, che corre lungo un dolce crinale boschivo e conduce sotto la cima di una rocca, con tanto di croce, dove tagliamo a sinistra, per scendere un tratto delicato e rimanere sul crinale, passando in pratica a destra della vetta della Rocca delle Visioni, che scaleremo tra poco; al colletto oltre la cima scendiamo a sinistra lungo un canalone molto ripido; più in basso, scendendo nel bosco, arriviamo ad un salto roccioso attrezzato con una corda fissa piuttosto "vissuta"... ma pare reggere:

Poco dopo siamo al colletto dove corre la via:
La temperatura è ottima, a dispetto dei timori iniziali; splende un bel sole, mentre ci prepariamo a salire il primo tiro (5a):
Vado avanti io, salendo la placca iniziale, per poi portarmi leggermente a destra, salire un risalto e traversare nuovamente a sinistra lungo uno speroncino, trovando la sosta poco oltre.
Le soste sono tutte da collegare e poco dopo Alberto mi raggiunge:
Il secondo tiro (4c) è semplice e divertente; traverso a sinistra per salire poi diritto una paretina verticale ma molto appigliata, fino alla sosta; il socio sulle mie tracce:
Ora sopra di noi fa bella mostra di sè il tiro più bello della via, il terzo (5c): un fessurone-diedro verticale splendido:
Roccia da urlo, parto e me lo godo tutto:
Il fessurone è magnifico; arrivo in sosta e faccio salire l'amico:
Proseguiamo per la quarta lunghezza (5b), un muro verticale su buone tacchette, cui segue il quinto tiro (5b), una prima placca più appoggiata seguita da una serie di risalti ed un breve strapiombo ben appigliato, fino ad uscire in cengia, dove trovo la sosta:
Sesto tiro (5c), caratteristico traverso orizzontale in piena esposizione, poi diedro che salgo su buone prese e roccia che si mantiene fantastica.
Alberto in arrampicata:
Un tiro inizialmente più facile mi propone un passo di 4a, cui segue una lunga facile cresta, in conserva, che mi conduce di fronte al piccolo risalto finale, che monta la croce sommitale della Rocca:
Eccomi sgranocchiare in cima poco dopo:

Si sta benissimo, ci fermiamo una mezzoretta, prima di iniziare la via del ritorno:
La via che seguiamo per tornare sui nostri passi:
Torniamo a casa presto, in tempo per la partita del Milan.

Giornata divertente, come sempre: alle prossime avventure!