Mercoledì 18 ottobre 2023Io, Martina, Leo e Lollo
E' il compleanno di Lollo ed è ormai tradizione festeggiarlo in parete!
Come lo scorso anno, la meta prescelta è la Valle dell'Orco, anche se purtroppo stavolta il meteo non sembra essere dalla nostra... Ma con un po' di fortuna e dopo la solita attenta perlustrazione di siti web, decidiamo che vale la pena tentare e giocare il giorno di ferie.
Appuntamento al casello di Carmagnola alle 6 con Lollo e Leo, carichiamo la mia auto e via in autostrada; la tangenziale nord è già bella incasinata... esco per Caselle e a Rivarolo carichiamo anche Martina: ora siamo al completo!
Frattanto si fa giorno, le nuvole ci sono... speriamo. Colazione a Noasca, poi via verso il parcheggio del Sergent (m 1.950), dove saliremo la via Yoghi (5c 12L 450 m), via che ho già approcciato una volta a inizio stagione, respinto con Giorgio dal bagnato.
Il parcheggio è ovviamente deserto... fa freddino ed è coperto, ma noi ci proviamo. Ci prepariamo con corde, rinvii e friend e percorriamo il breve avvicinamento:
In dieci minuti ci siamo:
Stavolta la via è asciutta e lo sarà per poco, date le previsioni di questi giorni... giusto approfittare dell'occasione.
Facciamo due cordate: io e Martina l'una, i fratelli Leo e Lollo l'altra.
Attacco io verso le 9,00, salendo le facili placche del primo tiro (4c):
Traverso a destra e scalo un pilastrino, sopra al quale trovo una prima sosta, che salto, per andarmi a fermare alla successiva:
Recupero Martina, mentre già dietro di lei sta salendo il festeggiato:
Secondo tiro (5a): sale Martina, in aderenza, prima a sinistra, poi obliquando a destra fino a un muretto un po' muschiato, con un singolo passo da interpretare, per raggiungere la comoda sosta:
Frattanto mi raggiunge Leo, che apre la cordata dei fratelli:
Vado avanti io per la terza lunghezza (5b), prima facilmente in placca, poi attaccando il muro verticale, a tratti leggermente strapiombante ma ben appigliato:
Esco in alto e, con un breve traverso a sinistra, raggiungo il terrazzino di sosta.
Gli amici sotto di me:
Salgono il tiro a loro volta:
Martina sale il quarto tiro (4c), senza difficoltà:
come il mio successivo quinto tiro (4a), prima a destra poi a sinistra.
Avanti con la sesta lunghezza (5b): Martina sale le facili placche verso sinistra, fino alla base del muro verticale, dove traversa a destra in aderenza e sale alla sosta sotto il famoso diedro-camino:
Lollo in sosta, da cui sono appena partito per salire a mia volta il sesto tiro:
Giunto in sosta, eccomi al diedro-camino del settimo tiro (5b), che salgo tendenzialmente col piede sinistro in fuori e il resto verso il fessurone:
Esco poi verso sinistra, in placca, per raggiungere con difficoltà via via minori la comoda sosta su terrazzone, al di sotto di blocchi di roccia rotti; assicuro la socia, che sta sulle mie tracce:
Martina sale, ripresa dal basso da Lollo:
Ottava lunghezza (4c): Martina scavalca il tettino che sovrasta la sosta, si porta al di là dei blocchi e sale la placca seguente, vicino allo spigolo:
Nono tiro (5c): salgo la variante chiodata da Gianni Lanza, a destra, scalando la bellissima fessura e, quando questa termina, proseguo lungo la placca liscia, su roccia entusiasmante:
Raggiungo la sosta:
Recupero Martina, mentre dietro seguono gli amici:
La decima lunghezza (5c) percorre la famosa e magnifica fessura "dove l'acqua scompare", caratterizzata dall'irreale accostamento di colori dei due lembi di roccia. Martina sale senza esitazioni:
Poco dopo è il mio turno:
Segue Leo, che apre per la cordata dei fratelli:
Chiude la fila il festeggiato.
Undicesimo tiro (5c): salgo una magnifica placconata per una cinquantina di metri, in aderenza, con protezioni un po' più ravvicinate, chissà perchè... Bellissima, roccia perfetta.
Martina poi sulle mie tracce:
Arrivano gli altri:
La dodicesima lunghezza (4c) prosegue in placca, divertente e facile, fino alla fine della via:
Ci riuniamo in sosta, piacevolmente al sole:
Quando arriva anche Lollo, ecco scattare la festicciola a sorpresa, con annessa torta con candelina:
Spettacolo:
Il cielo inizia a coprirsi proprio mentre iniziamo le calate in doppia:
Calate che filano lisce come l'olio, mentre la temperatura è sempre più scesa; torniamo all'auto e, prima di andarcene, una sosta è d'obbligo: siamo di fronte alla mitica Fessura Kosterlitz:
Lungo la valle troveremo modo di ristorarci e festeggiare ancora in un bel locale lungo la strada, poi via a casa!