sabato 19 novembre 2022

AVANCORPO della TORRE FALCONERA (m 1.097): Il Cricchetto di Megatron

Sabato 19 novembre 2022

Io, Giorgio e Lollo

Oggi le previsioni dicono che arriva il gran freddo... L'idea iniziale sarebbe Valle dell'Orco, ma ci facciamo intimidire dal meteo, così optiamo per rimanere più tranquilli e a bassa quota.

Ci è caduto l'occhio in questi giorni su una via recentissima, aperta pochi giorni fa sull'Avancorpo della Torre Falconera (m 1.097), in Val Chisone.

La via in questione è Il Cricchetto di Megatron (5c   6L   170 m), con avvicinamento breve ed esposizione sud-est.
Ok, vada per questa, andiamo a dare un'occhiata.

Appuntamento a Carmagnola, oggi c'è anche il mitico Giorgio a completare la cordata.

Carichiamo la mia auto e via verso la Val Chisone, attraverso il ponte sul torrente a Roure e imbocco la stradina forestale che sale verso la Falconera e parcheggio al tornante descritto in relazione.

Ci prepariamo e saliamo lungo la traccia segnata da evidentissimi e frequenti bolli di vernice rosa shocking (anche troppi, a dir la verità...), che ci porta in una ventina di minuti all'attacco della via, caratterizzata da evidente scritta:

Il primo tiro (5a) è di Giorgio, che sale senza problemi il primo risalto e le facili placche che seguono, fino alla sosta attrezzata:

 Fa freddo, niente da dire, ma non quanto potevamo temere; anzi, più tardi concluderemo che probabilmente oggi avremmo anche potuto osare di più... ma va bene così.
Il panorama alle nostre spalle:

Frattanto abbiamo raggiunto la sosta anche noi, mentre Giorgio riparte per il secondo tiro (5b), salendo una bella placca solcata da un paio di fessure:

Cambio della guardia, passo davanti per salire la bella terza lunghezza (5c), dove la parete si raddrizza, proponendo un bel muro a fianco dello spigolo, finalmente al sole:

In alto non trovo la sosta che vorrei... stranamente, visto che la discesa sarà in doppia, trovo un cordone attorno a un albero, con anello di calata... Per carità, in giro trovo molto di peggio, ma in una via nuova a spit... Ok, recupero i soci:

Percorro poi rapidamente il facile quarto tiro (III), lungo lo speroncino che traversa poi a sinistra.
GLi ultimi due tiri sono di Lollo, che sale le placche del quinto tiro (5c), inframmezzate da un passo in leggero strapiombo:

L'ultima lunghezza è data 5a, ma forse un passo è un pochino più impegnativo, direi un 5b+ pieno, in strapiombo, seppur ben manigliato:


Poco dopo ci ritroviamo tutti e tre in cima, al tiepido sole:
Ci caliamo in doppia senza problemi, incrociando una cordata che sta salendo, poi, essendo presto e noi affamati, chiudiamo il tutto con un super panino caldo al baretto di Roure.

lunedì 7 novembre 2022

CORMA di MACHABY (m 798): Trabaldo


Lunedì 5 novembre 2022

Io e Lollo

Oggi io e Lollo ci prendiamo un giorno e ce ne andiamo in Valle d'Aosta per una bella via in tranquillità.

Da un po' di tempo ho adocchiato la via Trabaldo (6a+   16L   450 m) alla Corma di Machaby (m 798), sulla parte sinistra della parete. Leggo commenti contrastanti, a qualcuno piace ad altri no, chiodata in modo un po' discutibile... boh, andiamo a vedere!

Partiamo non prestissimo, dato il rischio di battere i denti.

Colazione in autogrill, fatto bene in quanto a sorpresa l'Arcaden è chiuso per sistemazione... Caldo non fa, ma fortunatamente non tira vento, per lo meno.

Il momento peggiore è decidere di scendere dall'auto, al freddo. Via!

Ci prepariamo, rinvii e qualche friend, che non si sa mai dove potremmo andare a finire...

Oltrepassiamo il bar e approfittiamo dei bagni retrostanti, aperti, poi traversiamo lo spendido vigneto alla base della parete e iniziamo a risalire le balze, ben attrezzate, le stesse che risalivo agli albori della "carriera" mentre andavo ad attaccare Lo Dzerbi.

In pochi minuti siamo all'attacco della via, pochi metri a sinistra proprio dello Dzerbi. Ebbene sì, fa freddo. Ma ci proviamo.

Ci leghiamo, sono le 9,30.


Parto io, salendo il primo tiro (4a) con un passo verticale ed una sezione in diagonale a destra, lungo una rampa, per poi spaccare un passo a destra e tornare a sinistra, fino alla sosta in cengia, poco sopra:
Lollo poco dopo è sulle mie tracce, mentre il sole arriva finalmente a riscaldarci le terga (e soprattutto la roccia):
Lollo prosegue per la seconda lunghezza (5c/6a), traversando a sinistra circ 3 metri, per poi salire in verticale un muro sempre più liscio:
Una volta in sosta, mi assicura e proseguiamo, salendo un tratto definito di trasferimento, che in realtà presenta un bel passo di quinto, con uno spit...
Segue il quarto tiro (5c), dritti dalla sosta prima di un passaggio delicato su spigoletto con un ribaltamento delicato.
La quinta lunghezza (5b) mi vede superare un gradino e portarmi in placca fino sotto un tettino, tratto protetto da un unico fix. Supero il tettino, mi ribalto al di sopra e proseguo in placca fino alla sosta:
Lollo segue:
Sesto tiro (6a+): Lollo sale dritto dalla sosta, poi sale a sinistra un tratto molto liscio e verticale, su roccia ottima:

Il settimo tiro (5b) mi presenta un diedro che la relazione definisce "urfido", da cui esco facilmente a destra su grossi blocchi, da cui attacco un diedro camino che, con arrampicata faticosa, mi porta alla sosta su comoda cengia:
Seguono ben 9 lunghezze quasi tutte facili, che saliamo veloci, con un paio di passi di quinto e molti metri in placca senza difficoltà, fino alla sommità della Corma di Machaby, che raggiunga per l'ennesima volta:
Riesco poi a scivolare sulle facili placche che contraddistinguono la prima parte della discesa... ma niente di che: