Io
Nello zaino ho una mezza corda da 60 m, che resterà lì; indosso le scarpette, mi scatto una foto e via:
Il meteo permane buono, da giovedì pomeriggio peggiorerà.
Decido dunque di cogliere la palla al balzo, avendo anche promesso di portare mio padre in montagna...
Provo a cercare un socio per scalare, ma nulla per oggi. Pazienza.
Partenza alle 5,30; alle 7,00 siamo al Pian del Re (m 2.020).
Il tempo è abbastanza buono, ma occorre andare, più tardi potrebbe peggiorare.
Mio padre è già contento di assaporare gli 11°C che trova qui, per sfuggire al caldo terrificante di questa estate 2015.
Qui però ci dividiamo: lui andrà a farsi un giro verso il Colle della Gianna, io ho scelto di fare in solitaria una via di Fiorenzo Michelin, Dimensione Quarto (5a D 13L 400 m) a Punta Venezia (m 3.095).
Salgo veloce lungo il Coulour del Porco basso, evito il traverso a sinistra a metà couloir e tiro dritto, dove credo passasse il vecchio sentiero, visto che poi dovrò attraversare tutta la pietraia.
Resto a destra, salendo, salgo un breve nevaio, poi piego a destra, salendo la parete erbosa incredibilmente pendente, tanto che devo afferrare ciuffi d'erba per tenermi in equilibrio!
Raggiungo l'attacco della via, poco prima che passino vicino a me due cordate, entrambe dirette alla Cresta Perotti (altra mia solitaria dello scorso anno).
Alle 8,45 attacco la via:
Decido dunque di cogliere la palla al balzo, avendo anche promesso di portare mio padre in montagna...
Provo a cercare un socio per scalare, ma nulla per oggi. Pazienza.
Partenza alle 5,30; alle 7,00 siamo al Pian del Re (m 2.020).
Il tempo è abbastanza buono, ma occorre andare, più tardi potrebbe peggiorare.
Mio padre è già contento di assaporare gli 11°C che trova qui, per sfuggire al caldo terrificante di questa estate 2015.
Qui però ci dividiamo: lui andrà a farsi un giro verso il Colle della Gianna, io ho scelto di fare in solitaria una via di Fiorenzo Michelin, Dimensione Quarto (5a D 13L 400 m) a Punta Venezia (m 3.095).
Salgo veloce lungo il Coulour del Porco basso, evito il traverso a sinistra a metà couloir e tiro dritto, dove credo passasse il vecchio sentiero, visto che poi dovrò attraversare tutta la pietraia.
Resto a destra, salendo, salgo un breve nevaio, poi piego a destra, salendo la parete erbosa incredibilmente pendente, tanto che devo afferrare ciuffi d'erba per tenermi in equilibrio!
Raggiungo l'attacco della via, poco prima che passino vicino a me due cordate, entrambe dirette alla Cresta Perotti (altra mia solitaria dello scorso anno).
Alle 8,45 attacco la via:
Pochi istanti dopo sono in sosta, impeccabilmente attrezzata:
Il secondo tiro si raddrizza, ma le difficoltà restano limitate:
La terza lunghezza (5a) propone i primi tratti di quinto grado, abbastanza esposti e che ovviamente mi richiedono tutta la concentrazione del caso:
Supero un bel diedro (5a):
In sosta (S4), con alle mie spalle il tratto che mi aspetta, con passaggi in placca di 5a, per condurmi alla base del camino che ricordo dalla prima salita:
Alle mie spalle, il grandioso colpo d'occhio sulla sequenza di satelliti che conducono al Re di Pietra:La sosta alla base del camino che caratterizza il sesto tiro:
Il camino (5a), che supero in opposizione, con un paio di passi molto esposti ed un po' precari:
Le belle placche a sinistra che seguono l'uscita dal camino:
La valle Po alle mie spalle; per fortuna il tempo regge bene, per ora:Settimo tiro (5a): supero una serie di torrioni ed uno sperone:
Dopo un paio di lunghezze più facili, con una serie di torrioncini da scalare, opero un traverso a sinistra su cengia e mi porto in un canale, oltre il quale attacca il decimo tiro (5a), prima con un tratto decisamente verticale:
Poi proseguendo su bellissime placche lavorate:
Il terreno si fa man mano più facile, fino ad uscire su una grande cengia, da cui posso ammirare il tratto finale:
Seguo l'evidente sperone, trovando ancora gli spit e qualche segno azzurro di Fiorenzo Michelin, l'apritore, prima di traversare a destra per un paio di metri e reperire l'ultimo tratto verticale, con il quale sbuco esattamente alla croce di vetta posta a 3.095 m di quota, che raggiungo così per l'ennesima volta:
Verso sud il bivacco posto poco sotto la cima, oggetto di recente restyling:Ambiente grandioso, con la chilometrica cresta verso il Monviso (m 3.841):
Giro un breve video dalla cima:
Ritrovo mio padre al Pian del Re e nel primissimo pomeriggio siamo già di ritorno a casa.