Io e il Pol
Giornatona in Castello!
Nonostante il previsto abbassamento delle temperature, decidiamo di non cambiare obiettivo: io e il Pol ci troviamo da Mario alle 6,30, in tempo per una colazione al volo, poi via sulla sua auto, alla volta (tanto per cambiare) dell'alta Val Maira!
Oggi puntiamo a una combinazione di vie veramente interessante, saliremo infatti la Torre Castello (m 2.448) lungo la Fessura Brunilde (V+ D 4L 100 m) e proseguiremo lungo i tiri finali dello Spigolo Castiglioni (6a TD- 3L 100 m).
Giungiamo al parcheggio basso, sotto la Provenzale, mentre il termometro segna 2°C... in effetti oggi danno lo zero termico a 1.670 m nelle ore centrali...
Ci prepariamo, portiamo rinvii, nut, friend e un martello per ribattere i chiodi, essendo certamente i primi a ripetere la via dopo l'inverno (martello che non useremo...) e ci mettiamo in cammino.
In circa un'ora saliamo, eccoci al cospetto delle amate pareti est e della via, che ho segnato in rosso:
Come previsto, non c'è nessun altro in gro...
Se non questo grande rapace che si avvicina moltissimo alle nostre teste, incuriosito: un biancone o un gheppio? Lascio agli esperti la risposta...
In giro non c'è neve, se non un paio di metri alla base della parete, che un po' rompe le scatole, costringendoci a salire in slego e scarponcini i primi metri, per raggiungere una piccola cengia asciutta, dove cambiarci le scarpe:
Quando siamo pronti, per evitare di dover tornare qui visto che ci caleremo molto più a sinistra, caliamo lo zaino del Pol con la corda fino a terra, oltre il nevaio, optando per la salita con solo il mio zaino, sulle spalle del secondo di cordata.
Ci leghiamo, parto io per il primo tiro (III+), che ci porterà con 50 m di corda in diagonale a sinistra fino alla sosta alla base della Fessura Brunilde; parto felice al sole, ignaro del freddo che patiremo:
Nonostante il previsto abbassamento delle temperature, decidiamo di non cambiare obiettivo: io e il Pol ci troviamo da Mario alle 6,30, in tempo per una colazione al volo, poi via sulla sua auto, alla volta (tanto per cambiare) dell'alta Val Maira!
Oggi puntiamo a una combinazione di vie veramente interessante, saliremo infatti la Torre Castello (m 2.448) lungo la Fessura Brunilde (V+ D 4L 100 m) e proseguiremo lungo i tiri finali dello Spigolo Castiglioni (6a TD- 3L 100 m).
Giungiamo al parcheggio basso, sotto la Provenzale, mentre il termometro segna 2°C... in effetti oggi danno lo zero termico a 1.670 m nelle ore centrali...
Ci prepariamo, portiamo rinvii, nut, friend e un martello per ribattere i chiodi, essendo certamente i primi a ripetere la via dopo l'inverno (martello che non useremo...) e ci mettiamo in cammino.
In circa un'ora saliamo, eccoci al cospetto delle amate pareti est e della via, che ho segnato in rosso:
Come previsto, non c'è nessun altro in gro...
Se non questo grande rapace che si avvicina moltissimo alle nostre teste, incuriosito: un biancone o un gheppio? Lascio agli esperti la risposta...
In giro non c'è neve, se non un paio di metri alla base della parete, che un po' rompe le scatole, costringendoci a salire in slego e scarponcini i primi metri, per raggiungere una piccola cengia asciutta, dove cambiarci le scarpe:
Quando siamo pronti, per evitare di dover tornare qui visto che ci caleremo molto più a sinistra, caliamo lo zaino del Pol con la corda fino a terra, oltre il nevaio, optando per la salita con solo il mio zaino, sulle spalle del secondo di cordata.
Ci leghiamo, parto io per il primo tiro (III+), che ci porterà con 50 m di corda in diagonale a sinistra fino alla sosta alla base della Fessura Brunilde; parto felice al sole, ignaro del freddo che patiremo:
Salgo tranquillo, rinviando un paio di spit:
Subito prima della cengia, ormai in ombra, dove si trova la sosta a spit, ecco una fastidiosa chiazza di neve... piazzo un friend prima di attraversarla in spaccata, poi raggiungo la sosta, dove inizio subito a patire il freddo, recuperando l'amico.
Il Pol mi raggiunge e parte subito per la prima lunghezza della Brunilde (V), senza particolari patemi, se non un singolo passo dopo una decina di metri, preceduto da un provvidenziale spit:
Le mani si fanno subito insensibili...
Raggiunge la sosta, dopo 25 m, in alto a destra, rimanendo al sole per qualche minuto, recuperandomi:
Purtroppo quando arrivo in sosta il sole è già andato a nascondersi dietro la Punta Figari, per cui continuo a battere i denti, mentre Pol va avanti nella lunghezza successiva (V+), partendo subito con un camino e un'aerea uscita sullo spigolino di destra protetto da uno spit:
Il tiro prosegue poi sul margine destro del fessurone, lungo uno spigolo verticale arrotondato, protetto in maniera molto parsimoniosa e difficilmente integrabile, consentendo qualche spaccata in appoggio a sinistra ogni tanto, fino a divenire più articolato e raggiungere il pulpito di sosta, finalmente al sole, dove poco dopo posso ritrovare il socio:
Ci alterniamo e vado avanti nel terzo tiro (V), magnifico: supero un primo tratto strapiombante, ben appigliato:
Subito prima della cengia, ormai in ombra, dove si trova la sosta a spit, ecco una fastidiosa chiazza di neve... piazzo un friend prima di attraversarla in spaccata, poi raggiungo la sosta, dove inizio subito a patire il freddo, recuperando l'amico.
Il Pol mi raggiunge e parte subito per la prima lunghezza della Brunilde (V), senza particolari patemi, se non un singolo passo dopo una decina di metri, preceduto da un provvidenziale spit:
Le mani si fanno subito insensibili...
Raggiunge la sosta, dopo 25 m, in alto a destra, rimanendo al sole per qualche minuto, recuperandomi:
Purtroppo quando arrivo in sosta il sole è già andato a nascondersi dietro la Punta Figari, per cui continuo a battere i denti, mentre Pol va avanti nella lunghezza successiva (V+), partendo subito con un camino e un'aerea uscita sullo spigolino di destra protetto da uno spit:
Il tiro prosegue poi sul margine destro del fessurone, lungo uno spigolo verticale arrotondato, protetto in maniera molto parsimoniosa e difficilmente integrabile, consentendo qualche spaccata in appoggio a sinistra ogni tanto, fino a divenire più articolato e raggiungere il pulpito di sosta, finalmente al sole, dove poco dopo posso ritrovare il socio:
Ci alterniamo e vado avanti nel terzo tiro (V), magnifico: supero un primo tratto strapiombante, ben appigliato:
Poi guadagno metri salendo il fessurone in spaccata:
Sempre in opposizione, raggiungo la sosta a spit, da cui recupero il socio.
Resto davanti per il quarto tiro (V), attaccando la fessura a sinistra della sosta, che raggiungo con un'ampia spaccata:
Poi salgo la splendida parete verticale, mentre la fessura che segna l'intera via si fa più stretta:
Raggiungo il filo dello spigolo, che ora si fa ampio e facile, e lo percorro fino alla base della definitiva impennata della parete, alla base degli ultimi spettacolari tre tiri dello Spigolo Castiglioni.
Recupero il Pol, il quale riparte per il quinto tiro di oggi (6a), doppiando lo spigolo a destra e salendo la parete con attenzione, prima per una decina di metri in verticale, poi traversando a sinistra per riguadagnare il filo di cresta:
Seguono alcuni metri più facili, sempre aerei ed eleganti, poi un ultimo passaggio delicato subito prima della sosta a spit:
Salgo a mia volta, in piena evidente esposizione:
Sempre in opposizione, raggiungo la sosta a spit, da cui recupero il socio.
Resto davanti per il quarto tiro (V), attaccando la fessura a sinistra della sosta, che raggiungo con un'ampia spaccata:
Poi salgo la splendida parete verticale, mentre la fessura che segna l'intera via si fa più stretta:
Raggiungo il filo dello spigolo, che ora si fa ampio e facile, e lo percorro fino alla base della definitiva impennata della parete, alla base degli ultimi spettacolari tre tiri dello Spigolo Castiglioni.
Recupero il Pol, il quale riparte per il quinto tiro di oggi (6a), doppiando lo spigolo a destra e salendo la parete con attenzione, prima per una decina di metri in verticale, poi traversando a sinistra per riguadagnare il filo di cresta:
Seguono alcuni metri più facili, sempre aerei ed eleganti, poi un ultimo passaggio delicato subito prima della sosta a spit:
Salgo a mia volta, in piena evidente esposizione:
Torno al comando per il sesto tiro (V+).
Salgo in verticale i primi 7-8 metri, prima superando uno strapiombo, poi aiutandomi anche con lo spigolo per la mano destra:
Inizio poi la elebre traversata in diagonale a sinistra, con tratti a volte lievemente aggettanti, rinviando uno spit e più su alcuni chiodi, in corrispondenza di una rampa che mi conduce in vista della sosta, al di là di uno speroncino, per raggiungere la quale devo ridiscendere 3 metri dopo un passo esposto e delicato:
Ci riuniamo alla sosta su spit e catene a centro parete, da cui Pol parte per il sesto ed ultimo tiro (V+), un lungo muro verticale con tacche nette entusiasmanti:
Dopo circa 35 m, raggiunge il bordo della parete e la sosta a spit:
Al sole si sta benissimo.
Salgo gli ultimi fantastici metri della parete:
Alle 13,50 siamo entrambi in vetta. Di fronte a noi, verso sud, la cima della Rocca Provenzale (m 2.451) e la Cresta Figari:
Facciamo su le corde, possiamo rilassarci un po':
Selfie celebrativo:
La piatta sommità della Torre Castello (m 2.448):
Oggi optiamo per testare la nuova linea di calata lungo la via che abbiamo scalato, ora che le soste lo permettono; parte il Pol, si cala dalla vetta direttamente alla base della parete finale, saltando una sosta:
Abbiamo problemi nel recupero corde della doppia successiva; ci pensa il Pol a risalire qualche metro, assicurato dal machard, mentre intanto all'ombra fa un freddo bestiale... si alza anche il vento a peggiorare la situazione...
Proseguiamo poi le calate lungo la Fessura Brunilde, fino alla base.
Via (o meglio, combinazione di vie) stupenda, grandiosa giornata, all'alba di una grande stagione...
Dopo circa 35 m, raggiunge il bordo della parete e la sosta a spit:
Al sole si sta benissimo.
Salgo gli ultimi fantastici metri della parete:
Alle 13,50 siamo entrambi in vetta. Di fronte a noi, verso sud, la cima della Rocca Provenzale (m 2.451) e la Cresta Figari:
Facciamo su le corde, possiamo rilassarci un po':
Selfie celebrativo:
La piatta sommità della Torre Castello (m 2.448):
Oggi optiamo per testare la nuova linea di calata lungo la via che abbiamo scalato, ora che le soste lo permettono; parte il Pol, si cala dalla vetta direttamente alla base della parete finale, saltando una sosta:
Abbiamo problemi nel recupero corde della doppia successiva; ci pensa il Pol a risalire qualche metro, assicurato dal machard, mentre intanto all'ombra fa un freddo bestiale... si alza anche il vento a peggiorare la situazione...
Proseguiamo poi le calate lungo la Fessura Brunilde, fino alla base.
Via (o meglio, combinazione di vie) stupenda, grandiosa giornata, all'alba di una grande stagione...