mercoledì 22 novembre 2023

ROCCA del CHIODETTO (m 1.200): Casietun!


Mercoledì 22 novembre 2023

Io e Giorgio

Oggi il tempo è concorde nel lasciarci scalare di nuovo una via insieme, così mi trovo con Giorgio da Mario per andare a fare una via ancora in montagna, nel Vallone del Saut, la via Casietun! (6a+   5L   260 m) a Rocca del Chiodetto (m 1.200).

Dopo una bella colazione a Demonte, imbocco la strada del Vallone dell'Arma e poco dopo svolto a destra, per andare a posteggiare subito dopo l'attraversamento della condotta forzata.

C'è un bel sole e non c'è troppo vento, insomma si sta bene.

L'avvicinamento è breve, dopo una ventina di minuti siamo nel canalone dove attacca la via, segnalata dalla puntuale targhetta tagliata al laser:

Ci leghiamo con due mezze da 60 m e Giorgio parte per il primo tiro (5b), subito verticale, ma ben appigliato:
Lo raggiungo e proseguo alla mia destra per il secondo tiro (6a), prima in traverso con un passo in discesa, poi salendo lungo una rampa diagonale a sinistra:
Alla fine del traverso, devo salire in verticale lungo una placca davvero liscia... studio per bene, poi salgo tenendomi astutamente un po' a sinistra, per far poi salire l'amico:
Il muro finale:
La roccia è un'ottima quarzite bianca, solida.
Giorgio sale quindi il terzo tiro (6a+), lungo un primo muro verticale:
Poi prosegue lungo una placca povera di appigli, per raggiungere un diedro pronunciato, verticale e divertente, da salire in opposizione:
Seguono ancora muri e placche più facili, fino alla sosta, dopo un tiro molto lungo.
Tocca a me, salgo il tiro, dopo i consueti scambi di messaggi tra di noi, oggi effettuati tramite le radioline di Giorgio:
Siamo così in cima al primo sperone, da cui dobbiamo trasferirci per pochi minuti fino alla seconda parte della via; optiamo per il cambio delle scarpe, scelta consigliata, a posteriori.
Giunti sotto l'evidente risalto, ci rileghiamo e parto per salire il bellissimo quarto tiro (5c), lungo bei muri fessurati:
Segue Giorgio, divertendosi molto:

Poi siamo all'ultima lunghezza (5b), ancora lungo bei muri compatti, fino alla sosta in cima al risalto:
Scatto in cima:
Bell'ambiente, via carina, divertimento garantito, chiodatura perfetta: grazie Ciano!
Una lunga calata da 60 m ci riporta alla base della parete e da qui scendiamo a piedi, a sinistra faccia a valle rispetto alla via di salita, non comodissimo ma fattibile. 

Colgo l'occasione per salutare e ringraziare di cuore il mitico Ciano Orsi, che purtroppo ci ha appena lasciati improvvisamente... Una grande perdita dal punto di vista umano e, un po' egoisticamente, anche per tutti noi arrampicatori, essendo lui uno dei più attivi e prolifici chiodatori del cuneese.

venerdì 17 novembre 2023

BOURCET (m 1.000): Belvedere


Venerdì 17 novembre 2023

Io e Alberto

 Dopo un mese, ritorno a mettere le mani sulla roccia.

Chiamo Alberto e ci accordiamo per oggi, venerdì; appuntamento a Pinerolo alle 8,00, colazione al bar e via. Inutile incontrarsi troppo presto, date le temperature basse e il vento che già soffia impetuoso. Fortunatamente si tratta di venti di phoen, quindi caldi.

Andiamo con la nuova auto di Alberto, parcheggiamo a Roure in Val Chisone, dove saliremo la nuova via del compianto Fiorenzo Michelin Belvedere (6a+   D+   9L   250 m) al Bourcet (m 1.000).

L'avvicinamento è molto breve, pochi minuti prima di lasciare il sentiero e inoltrarsi nel bosco, seguendo i mitici bolli blu-Michelin, fino all'attacco della via, segnalato da una targhetta:

Il vento è forte, fastidioso, come previsto... mentre ci avviciniamo, non nascondo qualche dubbio sulla reale possibilità di salire la via in queste condizioni...
Ma andiamo avanti, ci prepariamo, abbiamo deciso di salire con una sola mezza corda da 60 m sdoppiata, con una dozzina di rinvii.
Il primo tiro (5b) è abbastanza verticale, lungo placche e muretti:
La via si dimostra subito molto ben chiodata, con spit un po' più ravvicinati rispetto al solito. 
Esco a sinistra sotto l'evidente tetto, per raggiungere un comodo terrazzino, in esposizione, dove trovo la prima sosta e da cui faccio sicura all'amico:
Il secondo tiro (6a+) parte con bei passaggi di quinto grado, fino ad un muro liscio che porta ad un secondo muro giallo verticale, più breve:

La roccia è semplicemente splendida, con grip pazzesco; raggiungo la sosta, su comodo terrazzo, e faccio salire il socio:

Alberto teme il freddo come al solito e come al solito è ben attrezzato:
Avanti con la terza lunghezza (5b): 

Il quarto tiro (5b) mi vede salire a destra, lungo bei risalti ed uno strapiombo finale con spaccata iniziale, senza difficoltà eccessive:
Alberto in uscita in sosta poco dopo:

Dopo un brevissimo trasferimento a piedi, attacco il tiro chiave, il quinto (5c), prima in diagonale a sinistra, poi sotto un bell'arco di roccia, con prese rovesce:
La chiodatura è sempre ottima; salgo ora un tratto verticale, non banale, trovando anche un chiodo oltre agli spit, poi esco su bella placca, fino alla sosta, dove poco dopo è in arrivo l'amico:

Molto divertente ed estetico il sesto tiro che segue (5a), non difficile e caratterizzato da roccia lavorata e belle intrusioni ed erosioni:
Settimo tiro (5b): salgo la magnifica parete a destra, muovendomi in diagonale a destra, lungo bellissimi muri e lame, uscendo sulla piatta sommità del risalto:
L'ottava lunghezza (5c) vede un passo impegnativo in partenza, boulder, poi salgo le facili rampe e placche verso destra, fino alla sosta a metà altezza:
Siamo ai titoli di coda; attacco il bellissimo nono tiro (4c), che come dice la relazione si rivela più facile di quanto sembri dal basso. Dopo le facili placche iniziali, supero un tettino sfruttando buone prese, poi percorro la placca successiva provvidenzialmente solcata da nette fessure orizzontali, fino in cima:
Poco dopo, mentre rispondo a una telefonata di lavoro, assicuro il socio fino in cima, a sua volta:

Eccoci in cima, con il solito selfie celebrativo:
La discesa non pone problemi, un paio di doppie, poi un'ultima calata ci deposita nel bosco sottostante, da cui in pochi minuti siamo sulla strada che percorre la valle.