Io e Paolino l'Alpino
Beh, oggi è il compleanno dell'Alpino (in realtà ieri, ma lo festeggiamo oggi sui monti)!!!
Per l'occasione si unisce a noi anche Paolo il Pazzo, destinazione che più bucolica non si può: il Pian del Valasco (m 1.764), in Valle Gesso.
Partenza 6,30, poi andiamo a Cuneo a recuperare il Pazzo; colazione al bar (da veri falesisti...) e via verso i monti, al parcheggio di Terme di Valdieri.
Ci prepariamo e ci mettiamo in cammino, con una temperatura di ca. 4°C.
Il meteo dice bello con qualche velatura, ma temperature sopra media, inversione termica.
Dopo 45' di cammino, la valle alle nostre spalle, ancora in ombra:
Ed eccoci all'imbocco del Pian del Valasco, accolti da una natura rigogliosa, abbellita ulteriormente dai colori della veste autunnale:
Alla nostra destra, gli speroni rocciosi dove corre la nuova via di Luciano Orsi che vogliamo scalare oggi: La Spusa Suta el Nas (6a 7L 280 m) alla Costa di Valmiana (m 2.100):
Siamo rapiti dalla bellezza del paesaggio, anche se lo conosciamo bene è sempre una magia:
Sono ormai le 10,30 quando ci decidiamo a salire all'attacco della via.
Paolo non verrà con noi, ancora segnato dalla via alla Testa di Bresses di quest'estate, oggi opta per una tranquilla attesa su prato erboso, armato di libro.
Sono quasi le 11 quando attacchiamo la via; il primo tiro (5b) tocca a Paolino, che apre le danze lungo una bella placca lavorata:
La via è spittata plaisir e le soste sono attrezzate per calata:
Arriva il mio turno, finalmente dopo una settimana di astinenza ed attesa:
Ci alterniamo e proseguo subito lungo il diedro che prelude al secondo tiro (5b):Cavalco uno spigolo arrotondato:
Una lunga serie di placche e risalti ed ecco la seconda sosta:
La temperatura è decisamente gradevole:
L'ambiente è spettacolare:
L'Alpino traversa a sinistra sul facile, poi sale la prima parte di un bel muretto (5b), fino a sostare su due spit da collegare (unica sosta non attrezzata della via, visto che non servirà per le doppie);
Lo raggiungo ed attacco subito il quarto tiro (5b), prima in verticale lungo un bel diedro:
Poi in placca, per poi percorrere il filo dello spigolo:
Dopo alcuni metri facili, fa sosta in cima al pilastro, dopo di che traversiamo a destra per 40 m, portandoci camminando alla base di uno sperone verticale.
Si tratta del quinto tiro (6a), che attacca verticale, su roccia buona ma un po' lichenata, che necessiterà di alcune ripetizioni per essere ripulita alla perfezione, ma che è stata ripulita per bene dall'apritore lungo la linea di salita:
Dopo una trentina di metri, ecco il tratto chiave della via, un passaggio in placca che mi impegna: un lancio ad una buona presa da accoppiare e avanti fino alla vicina sosta, da cui recupero il socio:
Ecco Paolino sul crux:La settima ed ultima lunghezza (5c) è la più divertente, un lungo muro quasi verticale in placca articolata, su roccia rossa, magnifico:
Salgo a mia volta:
Dopo una brevissima sosta in cima, visto che Paolo ci aspetta sotto scendiamo subito in doppia:
Alla base della parete, dopo sei calate senza intoppi, scendiamo le pietraie sottostanti e riguadagniamo il Pian del Valasco:
Autoscatto bucolico:Riunitici tutti e tre, ci svacchiamo su un grande masso a festeggiare il compleanno dell'Alpino con abbondanti libagioni, godendoci una temperatura fantastica: