Io e Paolino l'Alpino
Finalmente!!!
Dopo 3 tentativi le stagioni scorse, abbiamo salito Rocca La Marchisa (m 3.071) in condizioni invernali.
Partiti dal Rifugio Melezé (m 1.812) alle 8,30, dove troviamo già un po' di neve, io e Paulin saliamo abbastanza bene, nonostante la mancanza di allenamento escursionistico...
Si tratta pur sempre di 1.250 m di dislivello, per di più nella neve.
Carlo dà forfeit: essendo questo il suo campo di azione preferito, sicuramente il dentista la sera prima deve avergli fatto molto male, per farlo desistere...
Siamo carichi come muli, come sempre: non sapendo esattamente quantità e qualità della neve che troveremo, portiamo racchette da neve e ramponi.
Come sempre, specie in inverno, non incontreremo anima viva per tutto il giorno...
All'inizio non c'è molta neve...
Alle nostre spalle, nonostante le previsioni infami, il sole fa capolino illuminando il Mongioia ed il Monte Salza.
Saliamo abbastanza veloci, non usiamo né racchette, né ramponi; portiamo tutto a spalla, poi al Colle di Vers (m 2.862), il colle maledetto, dove si sono infrante tutte le "spedizioni" precedenti, molliamo gli zaini e proseguiamo solo con i ramponi.
Sono le 11,30.
Di qui, l'altezza della neve aumenta fino a circa 40 cm, ci apriamo un varco e saliamo verso la vetta, in mezzo a rocce imbiancate da cristalli di neve e brina, formati dal vento e inclinati nella sua direzione.
Finalmente, alle 12,30, la vetta!
Liberatici dai pesi morti (Manu, Fabri, Carlo, Paolo) delle precedenti spedizioni, il gioco è fatto!!!
Ih ih ih ih :-) :-) :-)
La vetta presenta due cime: oltre a quella vera e propria, una crestina conduce ad un'altra croce (no-comment... :-( )