sabato 27 settembre 2008

Parete del Nivolet (m 2.300): Di Fronte al Paradiso


Sabato 27 settembre 2008




Io e Paolino l'Alpino



L'estate è andata... le temperature sono calate al di sotto della media, ma noi abbiamo ancora voglia di alta montagna.

C'è una via che conosciamo da tempo, forse è giunto il momento di visitarla; il nome deriva dal panorama mozzafiato che accompagna la scalata: Di Fronte al Paradiso (5b 200 m).
La via sale la Parete del Nivolet (m 2.300), al di sopra della spianata di Pont Valsavarenche da cui parte il sentiero verso il Gran Paradiso (m 4.061) e vicino alla Cascata del Nivolet.



Parcheggiamo l'auto verso le 9,00, mentre fuori segna 2°C...

Ma sta spuntando il sole e la temperatura sale subito.
Pochi minuti di avvicinamento (25') ed eccoci sotto la parete:


Ci leghiamo e parto io: il primo tiro (4b) non dà problemi, in breve sono in sosta (attrezzata per calata in doppia); la chiodatura è buona, a spit.

Paolino mi raggiunge e sale il secondo tiro (5b): un traverso a destra, poi una placca di una decina di metri con un solo spit... Molto strano...
Dopo qualche giustificabile patema, arriva in sosta.
Eccomi sulla placca:




Scalo la terza lunghezza (5b): prima una bellissima placca, una fessura in un oceano di gneiss, poi un muro verticale che termina con un piccolo tetto, da interpretare:

Il quadro circostante ci entusiasma:

Paolino sale il quarta lunghezza (5a):

Lo raggiungo e parto subito per il quinto tiro (4c), che sale in verticale lungo un muro nerastro:


Alla destra del Gran Paradiso (m 4.061), ecco la celebre parete nord del Ciarforon (m 3.642) e la vicina Becca di Monciair (m 3.544):

La sesta lunghezza (4b) è poco interessante, un po' erbosa.

La settima ed ultima (5b), invece, mi impegna abbastanza e soprattutto mi diverte moltissimo:


Una placca liscia su ottima roccia:

Poi Paolino mi raggiunge...


per la foto di vetta, ovviamente, di fronte al Paradiso:

Ci caliamo in doppia lungo la via:

Alla seconda calata, Paolino pensa bene di lascirsi sfuggire di mano il reverso...

Ecco la sua faccia, dopo aver perso il gingillo e prima di calarsi con un nodo mezzo barcaiolo:

Con qualche incertezza, scendiamo:


La via ci ha divertiti molto, in definitiva, ce ne torniamo a valle belli soddisfatti.

sabato 20 settembre 2008

Ailefroide: Palavar-Les-Flots


Sabato 20 settembre 2008




Io e Paolino l'Alpino

Stavolta è quella buona!
Da un po' di tempo voglio salire Palavar-Les-Flots (5c D- 400 m), una delle vie più ripetute di Ailefroide. Ci abbiamo provato pochi giorni fa, ma il tempo è stato inclemente.
Finalmente riesco a convincere Paolino che la via è fattibile anche in giornata: sveglia alle 4,30, partenza alle 5,00 ed alle 7,30 eccoci in vista del Pelvoux (m 3.943), con il suo spettacolare plateau glaciale sommitale:


In valle non c'è praticamente anima viva: il campeggio è chiuso.
Addentiamo un panino, ci prepariamo ed individuiamo subito la nostra via, che segue abbastanza fedelmente lo spigolo:

In dubbio se portarmi anche il pile oppure no... sbagli clamorosamente! Decido di portarlo, ma dopo un quarto d'ora scoppio già dal caldo...
Saliamo nel bosco, quando sbuchiamo sotto la parete ravaniamo un po' per trovare l'attacco giusto, ma alla fine non si può sbagliare.

Parto io, che non sto più nella pelle ed ho una voglia pazzesca!
La parete è di granito grigio:

Il primo tiro (4c) supera un muro quasi verticale, ben appigliato, una placca lavorata:

Mi segue Paolino e ci alterniamo al comando:

La seconda lunghezza (4b) supera una placchetta iniziale,

poi si infila ad evitare un paio di alberi e sale in placca:

Salgo il terzo tiro (4b), non molto impegnativo, tranne qualche metro nella parte centrale, che supero con un minimo di attenzione.

La sosta è su comodo terrazzino:

La quarta lunghezza (5b) si fa più impegnativa: Paolino prima scende in traverso fino alla base di una placca, dalla lama staccata in cui eravamo:

Poi sale appoggiando su piccole tacche e reglettes:

Infine salgo io, il tiro è veramente divertente:

Splendido il panorama da quassù, da cui dominiamo l'intera valle, quasi deserta:

Il quinto tiro (4b) non offre alcuna difficoltà, una comoda salita in placca lavorata...

così come il seguente (4b), in placca sul filo dello spigolo, appoggiato e solare:

La settima lunghezza (4c) è bellissima, esposta e divertente:

Salgo in placca traversando leggermente a destra:

Scavalco un muro di granito,

quindi facilmente in placca fino alla sosta da attrezzare, sempre vicino allo spigolo:

Eccoci a quello che sulla carta dovrebbe essere il tiro-chiave: l'ottavo (5c).
Paolino sale facilmente una placca lavorata, fino a giungere sotto ad un tratto più liscio ed impegnativo:


In realtà troviamo il passo molto meno impegnativo di L4, ad esempio.
Inoltre è super-chiodato:

Salgo la nona lunghezza (4c), prima lungo un liscio muro verticale:

Poi con arrivo soft in sosta:

Siamo in perfetto orario, la temperatura è strepitosa, le difficoltà sono alle nostre spalle: ci concediamo una pausa, mangiamo e beviamo qualcosa; alla nostra destra, due ragazzi giungono in cima al pilastro ed iniziano le calate:

Paolino riparte lungo il decimo tiro (4a), ormai saliamo veloci e tranquilli:

Lo raggiungo, insieme valutiamo la difficoltà di un paio di vie che incrociamo, ma neanche questo undicesimo tiro pone problemi:

Che giornata fantastica!

L'ultima, la dodicesima lunghezza (4a) tocca a Paolino, che rapidamente raggiunge l'uscita della via:

Le calate sono proprio ad un passo da noi; la guida di Cambon scrive di porre molta attenzione, in quanto la parete lungo cui si scende non è solcata da vie (in realtà una o due ci sono...), quindi mancare una sosta sarebbe un bel problema, in quell'oceano di granito verticale...

L'unico grattacapo è una corda incastrata in fase di recupero, dopo la seconda calata, ma fortunatamente riusciamo a risolvere l'inghippo e ci caliamo senza problemi:

Nel complesso, la via mi è piaciuta molto, anche se l'ho trovata meno impegnativa del previsto: da salire in pieno relax!
Beh, in ogni caso dopo 400 m di via ci siamo meritati una bella sosta al McDonald's di Briançon!