Io e Simone
Oggi ci regaliamo una bella via in un posto in cui non sono mai stato: la via Andrea Noè (5c TD- 10L 335 m) all'Anticima di Punta Gioffredo (m 2.739), nei pressi del rifugio Migliorero.
Nel pomeriggio danno rischio temporali, motivo in più per non partire tardi; ritrovo alle 5,00 con Simone, carichiamo la sua auto e via verso la Valle Stura.
Parcheggiamo alla sbarra, ci prepariamo e in breve siamo in cammino; una ventina di minuti e siamo nel grande pianoro in vista del rifugio e della nostra via:
La giornata è splendida, per ora; in giro non c'è nessuno, benissimo. L'ambiente è grandioso e rilassante:
Alle 7,40 transitiamo sotto al rifugio, che tra l'altro è davvero imponente, a fronte del fatto che non vengono serviti pasti agli avventori:
Seguiamo il sentiero, scorgiamo un paio di tende vicino al torrente, da cui stanno saltando fuori proprio ora 3 o 4 ragazzi...
Noi percorriamo i tornanti del sentiero, per abbandonarlo al passo e prendere le sempre odiose pietraie a sinistra, puntando all'evidente sperone su cui corre la parte bassa della nostra via.
Alle 8,30 siamo all'attacco della via, segnato da un bel chiodo:
Alla nostra destra, dall'altra parte della valletta, interessanti speroni di roccia...
Ci leghiamo e parto per il primo tiro (5b), lungo uno speroncino divertente:
Nel pomeriggio danno rischio temporali, motivo in più per non partire tardi; ritrovo alle 5,00 con Simone, carichiamo la sua auto e via verso la Valle Stura.
Parcheggiamo alla sbarra, ci prepariamo e in breve siamo in cammino; una ventina di minuti e siamo nel grande pianoro in vista del rifugio e della nostra via:
La giornata è splendida, per ora; in giro non c'è nessuno, benissimo. L'ambiente è grandioso e rilassante:
Alle 7,40 transitiamo sotto al rifugio, che tra l'altro è davvero imponente, a fronte del fatto che non vengono serviti pasti agli avventori:
Seguiamo il sentiero, scorgiamo un paio di tende vicino al torrente, da cui stanno saltando fuori proprio ora 3 o 4 ragazzi...
Noi percorriamo i tornanti del sentiero, per abbandonarlo al passo e prendere le sempre odiose pietraie a sinistra, puntando all'evidente sperone su cui corre la parte bassa della nostra via.
Alle 8,30 siamo all'attacco della via, segnato da un bel chiodo:
Alla nostra destra, dall'altra parte della valletta, interessanti speroni di roccia...
Ci leghiamo e parto per il primo tiro (5b), lungo uno speroncino divertente:
Alle nostre spalle, un vero locus amoenus di virgiliana memoria:
Le soste della via per ora sono a chiodi, i tiri sono spittati, curioso:
Simone mi raggiunge, uscendo dall'ombra, da qui in avanti saremo al sole:
Resto davanti per la seconda lunghezza (5c), prima salendo facili placche:
Poi la parete si raddrizza, raggiungo quasi il margine destro:
Salgo vicino allo spigolo fino alla sosta:
L'amico mi segue:
Siamo al terzo tiro (5c), che salgo su una bella placca in diagonale a sinistra, con qualche passo delicato:
Simo sulle mie tracce:
Abbiamo così raggiunto la cima del primo salto e percorriamo ora un lungo tratto su pietraia, fino alla base del salto finale della montagna:
Dopo la camminata, riprendiamo la scalata: salgo la quinta lunghezza (5b), se contiamo il trasferimento come quarto tiro... Bellissima, verticale e ben appigliata, su ottima roccia:
Simo concentrato a far sicura...
Prima di salire a sua volta:
La voglia prevale, l'amico passa davanti per il sesto tiro (5a), salendo lo speroncino che sormonta la sosta:
Il settimo tiro (4c) è quello che mi pone qualche dubbio di progressione; salgo i primi facili risalti, poi devo decidere se prendere deciso lo sperone soprastante o se traversare ancora a sinistra ed aggirarlo:
Alla fine la seconda opzione è quella corretta, anche se mi pare un po' un peccato:
Trovo la sosta e l'amico arriva:
La parete è esposta a est, per cui sta gà andando in ombra.
Salgo l'ottavo tiro (5b), lungo una bellissima placca scura a tacchette:
Le soste della via per ora sono a chiodi, i tiri sono spittati, curioso:
Simone mi raggiunge, uscendo dall'ombra, da qui in avanti saremo al sole:
Resto davanti per la seconda lunghezza (5c), prima salendo facili placche:
Poi la parete si raddrizza, raggiungo quasi il margine destro:
Salgo vicino allo spigolo fino alla sosta:
L'amico mi segue:
Siamo al terzo tiro (5c), che salgo su una bella placca in diagonale a sinistra, con qualche passo delicato:
Simo sulle mie tracce:
Abbiamo così raggiunto la cima del primo salto e percorriamo ora un lungo tratto su pietraia, fino alla base del salto finale della montagna:
Dopo la camminata, riprendiamo la scalata: salgo la quinta lunghezza (5b), se contiamo il trasferimento come quarto tiro... Bellissima, verticale e ben appigliata, su ottima roccia:
Simo concentrato a far sicura...
Prima di salire a sua volta:
La voglia prevale, l'amico passa davanti per il sesto tiro (5a), salendo lo speroncino che sormonta la sosta:
Il settimo tiro (4c) è quello che mi pone qualche dubbio di progressione; salgo i primi facili risalti, poi devo decidere se prendere deciso lo sperone soprastante o se traversare ancora a sinistra ed aggirarlo:
Alla fine la seconda opzione è quella corretta, anche se mi pare un po' un peccato:
Trovo la sosta e l'amico arriva:
La parete è esposta a est, per cui sta gà andando in ombra.
Laghetti ancora ghiacciati, ad agosto:
Simone torna davanti per la nona lunghezza (5a), sempre in placca, di nuovo emersi al sole:
Chiudo infine le danze con il decimo ed ultimo facile tiro (3c), con una breve placca che forse non meritava un tiro a sè stante:
Ultimi passi anche per l'amico:
Siamo in cima, sono le 12,30, si sta benissimo, per ora nessun segno delle nubi minacciose previste per il pomeriggio; selfie al sole:
Il panorama verso il Re di Pietra:
La vicina Cima del Corborant (m 3010):
Il Becco Alto d'Ischiator (m 2.998):
Dopo aver mangiato e bevuto qualcosa, iniziamo la discesa in doppia:
Un paio di soste fuori via da cercare, ma nessun problema di incastro:
Da lontano, la nostra via:
Scendiamo tranquilli, nessuna traccia dei temuti temporali; mentre scendo, sto già organizzando una scalata impegnativa per domani... ci riposiamo poi da morti!
Simone torna davanti per la nona lunghezza (5a), sempre in placca, di nuovo emersi al sole:
Chiudo infine le danze con il decimo ed ultimo facile tiro (3c), con una breve placca che forse non meritava un tiro a sè stante:
Ultimi passi anche per l'amico:
Siamo in cima, sono le 12,30, si sta benissimo, per ora nessun segno delle nubi minacciose previste per il pomeriggio; selfie al sole:
Il panorama verso il Re di Pietra:
La vicina Cima del Corborant (m 3010):
Il Becco Alto d'Ischiator (m 2.998):
Dopo aver mangiato e bevuto qualcosa, iniziamo la discesa in doppia:
Un paio di soste fuori via da cercare, ma nessun problema di incastro:
Da lontano, la nostra via:
Scendiamo tranquilli, nessuna traccia dei temuti temporali; mentre scendo, sto già organizzando una scalata impegnativa per domani... ci riposiamo poi da morti!
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