giovedì 25 agosto 2022

PUNTA UDINE (m 3.027): Cresta Est in solo


Giovedì 25 agosto 2022

Io

Oggi opto per una scalata solitaria; da un po' di tempo mi frulla l'idea di salire da solo la Cresta Est (4c   AD+   12L   400 m) di Punta Udine (m 3.027).

Meteo perfetto, assenza di compagni per qualcosa di più impegnativo, maltempo in arrivo nel week-end: bene, è oggi. Vado. 

Siccome devo rientrare presto a casa, a malincuore mi piego al salasso del pedaggio del Pian del Re...

Parcheggio poco dopo le 7,00, mi preparo mettendo nello zaino troppa roba, lo so, ma preferisco rimanere conservativo... Porto le scarpette larghe e comode e la mezza corda da 60 m, con qualche rinvio.

Salgo da solo il sentiero più diretto verso il Rifugio Giacoletti (m2.741), passando per la parte basse del Coulour del Porco, e quando emergo in alto mi appare la parete nord-est di Punta Udine (m 3.027), contornata sulla sinistra dalla via che sto andando a scalare:

Poco dopo transito nel piazzale antistante il rifugio, non c'è nessuno, proseguo verso l'attacco della via, che ben conosco, prendendomela comoda, dal momento che una cordata di 3 francesi è impegnata sul primo tiro, direi anzi seriamente impegnata...
Verso le 9 attacco la via, infilo le scarpette e inizio a salire il diedro verticale del primo tiro (4b):
Un singolo passo un po' antipatico, specie nel primo tiro a motore freddo, superato il quale inizio a prendere ritmo; alla seconda sosta supero la cordata a tre, i cui secondi mi guardano un po' straniti... un muro fessurato (3c), poi una rampa a sinistra in esposizione e quindi un bel muro verticale con buoni appoggi caratterizzano il terzo tiro, che finisce ad una sella aerea alla base di uno strapiombino. Così in breve arrivo a uno dei passi chiave, il diedro camino leggermente strapiombante (4c): salgo infastidito da uno zaino troppo grande (dato l'uso che faccio di ciò che contiene... cioè zero), ma supero il passo e proseguo per placche e poi in cresta, senza problemi:
Proseguo in cresta fino a raggiungere la cengia della Traversata degli Angeli, dove supero un'altra cordata, anche questa composta di francesi (ma gli italiani ad agosto sono tutti al mare???), impegnando la bella placca non difficile, che si impenna fino a tornare in cresta, dove c'è la sosta.
La oltrepasso, salendo sempre in cresta, che poco dopo diventa una lama sottile e si impenna ulteriormente (4c), iniziando una sequenza di passaggi veramente divertenti:

Scalare in solitaria regala emozioni particolari, oltre a entrare in quella sorta di bolla di concentrazione che chi la compie ben conosce, ma ha un difetto: rende le scalate spesso troppo brevi... non fermandosi mai per i tempi tecnici delle manovre di corda, si prosegue sempre, velocemente... e così la via finisce presto... eccomi quindi già in vista della vetta, lassù dopo gli ultimi 3 tiri:

Supero in breve gli ultimi metri della via e sbuco a pochi passi dalla croce sommitale, con la nota sequenza di vette che va da Punta Udine (m 3.027) a Punta Roma (m 3.070) a Punta Gastaldi (m 3.214), fino al Monviso (m 3.814):
Sono solo le 9,54, per cui ho impiegato solo 54 minuti per salire i 400 m di via...
L'ultima parte della via appena salita, con la cordata di francesi laggiù e il rifugio ormai molto in basso:
La discesa non pone problemi, come sempre: scendo facilmente fino al Coulour del Porco, che discendo lungo la via attrezzata fino al rifugio.
Da qui lascio un'ultima occhiata alla via salita, prima di scendere al parcheggio, ancora senza incontrare quasi nessuno:

All'ora di pranzo sono già a casa.

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