sabato 20 maggio 2017

ROCCA PROVENZALE (m 2.402): Motti

Sabato 20 maggio 2017
Io e Renna

Nuovamente nel giardino di casa, la Castello-Provenzale!
Oggi torno a legarmi in cordata con Renna, dopo qualche tempo; noi saliremo la via Motti (V   D+   8L   370 m) alla Rocca Provenzale (m 2.402), mentre il Pol e Lollo saliranno in parallelo la vicina Bonino-Perino-Girodo, via che io e Renna abbiamo salito lo scorso anno.
Ritrovo a Marene, poi via verso... il bar di Dronero, per la sacra colazione.
Parcheggiamo sotto la Provenzale trovando addirittura già 3 auto posteggiate!
Mi maledico da solo, a causa dei miei post sulla Castello... ecco che arrivano tutti!
Ci prepariamo e saliamo, dando due dritte a uno sky-runner che si perde subito alla base della Normale della Provenzale!
Meno di un'ora ed eccoci di fronte alla nostra via e alla splendida parete est, già irradiata da un magnifico sole:
Ci avviciamo alla parete, ci leghiamo e attacca Renna:
Il primo tiro (IV) è quasi sprotetto e, visto quanto risulterà sinuoso, non conviene nemmeno rinviare troppo spesso...
Renna si alza sulle prime facili placche, poi traversa a sinistra al di sotto di una lama rossastra, piazza un friend e prosegue fino al diedro verticale che fa guadagnare quota, per andare a rinviare un chiodo vicino alla pianta secca a sinistra.
Segue un deciso traverso verso destra, che richiede dunque di allungare molto l'unica corda rinviata prima di sterzare a destra, seguendo la rampa senza grosse difficoltà, fino alla sosta aerea...
...e che sosta... a dir poco artigianale, spit vecchio e cordone attorno a ramo semisecco:
Raggiungo Renna e parto per la seconda, splendida lunghezza (IV), scalando al di sotto della lama rossa, verso sinistra:
Piazzo un friend dopo una quindicina di metri, poi traverso in orizzontale a sinistra e attraverso con passi delicati una placca, per poi alzarmi (2 chiodi) lungo un diedro e traversare ancora a sinistra fino ad una sosta sospesa nel vuoto, appesa a due spit datati.
Da qui assicuro il socio:

Renna sale il terzo tiro (qualche relazione descrive un unico tiro per i nostri secondo e terzo, ma io consiglio vivamente di spezzare in due, per vari motivi), scalando la placca diritto sulla sosta:
Alla mia sinistra, il Pol in sosta dopo il traverso di L3 della Bonino-Perino-Girodo:
Intanto Renna ha traversato a destra (IV), con un singolo passo delicato e sprotetto, per raggiungere la sosta (su un solo spit) alla base del diedro fessura che caratterizza tutta la via:
Salgo io il quarto tiro (III+), circa 45 m in parte in opposizione, in parte sulla faccia destra del diedro, in alto

Renny segue:
Quinta lunghezza (V), spettacolo puro: si segue integralmente la fessura Motti, fino ad un restringimento, passo chiave, da salire con movimento atletico; qui però Renna piazza un nut circa un metro e mezzo prima di incontrare il chiodo che protegge il passo, nut che gli costerà caro:
Le corde così direzionate finiscono infatti in una stretta fessura e causeranno un tiraggio memorabile al povero René, che fra improperi irripetibili raggiunge la sosta poco sopra, senza però riuscire a recuperare le corde... Mi slego una delle due, l'altra scorre, così salgo assicurato a una sola, portandomi su l'altra, fino al punto critico:
Raggiunta la sosta,proseguo per il sesto tiro (V), spettacolare: traverso a destra in orizzontale per una decina di metri, con un singolo passo in spaccata delicato, e poco prima di raggiungere un diedro (dove corrse la Via dei Dieci Centesimi) inizio a salire in verticale, dove trovo un primo chiodo, seguito da un altro ravvicinato.
Qui l'arrampicata è entusiasmante, esposta e su roccia da urlo; leggero diagonale a sinistra e sono lungo una rampa, che seguo fino a tornare nel fessurone, praticamente al di sopra della sosta da cui sono partito.
Salgo il diedro fessura per 6 o 7 metri, fino a trovare due vecchi chiodi da collegare, dove faccio sosta e dove poco dopo mi raggiunge il compagno:

Renna parte poi per la settima lunghezza (V), lungo un diedrone, dapprima più facilmente, poi con un passo in opposizione; Renna opta però per incastrarsi nel fondo del diedro e si toglie lo zaino per riuscire a passare, lasciandomelo appeso a un chiodo...
Poi prosegue, salendo sulla faccia destra del diedrone, appoggiandosi a tratti a sinistra e uscendo a destra sulla cengia al di sopra, dove trova la buona sosta collegata:

Salgo, recupero lo zaino e proseguo con due zaini; il diedrone visto dall'alto:
Torno davanti per l'ottavo ed ultimo tiro della via (IV+).
Attacco il muro a tratti strapiombante  che sormonta la sosta, poi esco a destra dallo strapiombo e proseguo in verticale:
Tiro magnifico e lungo, quasi schiodato, che farà bestemmiare un po' l'amico che salirà da secondo, il quale si aspettava di chiudere morbido, invece si tratta ancora di un tiro di tutto rispetto:
Usciamo poi con me davanti, in conserva lunga in diagonale a sinistra per circa 150 m, fino a emergere sulla via normale, poco più in basso di Lollo e Pol, appena usciti dalla Bonino-Perino-Girodo.
Siamo tutti concordi nello sgranocchiare qualcosa per poi scendere, non è ancora la volta buona per Lollo di toccare la croce della Provenzale...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,

intanto complimenti per la salita, e comunque per tutto il blog in generale. Bellissime salite e bellissime foto.

Mi chiamo Daniele ed abito a Firenze. Per il ponte del 2 giugno volevamo venire nella zona del castello-provenzale a provare un po la roccia di li.

Ci sapresti consigliare qualche via ? Diciamo sul 4+/5

Grazie

DANI ha detto...

Ciao!
Premessa doverosa: se mi scrivi 4+/5, io ti sottolineo subito che il IV+/V che trovi in Castello non significa certo 4c o 5a che trovi spesso in giro, ma sicuramente lo sai meglio di me ;)
Su quelle difficoltà posso consigliare queste:
1) Bonelli alla Rocca Provenzale: tra le più accessibili come difficoltà, sul IV, ma comunque interessante
2) Spigolo Maria Grazia alla Rocca Castello, con un paio di passi di V, ben chiodata (a chiodi)
3) Rinaudo alla Rocca Castello, 2 tiri di V, a chiodi (non molti)
4) Solo per Bruna alla Rocca Castello, sul 5b a spit
5) Via dei Pupazzi alla Rocca Castello, l'ultima tracciata (da me), con un passo sul V-, quasi schiodata; certamente non tra le più belle del gruppo, l'ho aperta andando alla ricerca di un misterioso itinerario di Oviglia che in realtà non esisteva.
6) Fessura Brunilde alla Torre (V), che però di per sè non porta da nessuna parte, sarebbe logico poi proseguire per lo Spigolo Castiglioni (tratti di 6a)
7) Cresta Nord Integrale alla Rocca Castello, sul IV+ con un paio di passi di V
8) Balzola alla Rocca Castello, sul V, splendida, elegante ed esposta, a chiodi
9) Motti alla Provenzale, due tiri di V, non molto chiodata ma ben integrabile, in fessura

Sul web troverai poi una serie di vie sulle difficoltà che citi tu, a spit, ma sono quelle sullo zoccolo della Provenzale, a mio modesto parere senza alcun interesse...

Una prima panoramica è questa, per info specifiche chiedi pure.
Ciao!