domenica 7 luglio 2019

MONTE ORSIERA (m 2.892): Cresta Dumontel in solo

Domenica 7 luglio 2019
Io

Oggi mi ritaglio mezza giornata di domenica e me la gioco tornando al Rifugio Selleries (con la mia auto che protesta a causa delle condizioni della strada di accesso...).
L'obiettivo è la Cresta Dumontel (III+   AD   220 m) in solitaria al Monte Orsiera (m 2.892), via molto nota che non ho mai salito.
Parto non prestissimo, mi fermo a Roure per una colazione al bar, poi svolto verso Pra Catinat e poi su lungo la strada di cui sopra...
Quando arrivo al rifugio ci sono ancora poche auto, al ritorno sarà un macello di auto e persone... meno male che non vado quasi mai di domenica, in montagna...
Parcheggio, mi preparo: porto con me per sicurezza le scarpette da arrampicata, l'imbrago e 30 m di corda gemella, tutta roba che rimarrà nello zaino.
Giovedì parlando con Stefano si era detto che il sentiero verso l'Orsiera era quello che saliva verso nord, dal lato opposto del rifugio rispetto a quello che stavamo salendo noi quel giorno.
Oggi parto con superficialità e mi dirigo verso nord lungo una traccia che per poco non si perde nel nulla... la ritrovo poco dopo e seguo verso il Colle Sabbione, per accorgermi quando sono piuttosto in alto che forse non è la direzione giusta...
Compio un lungo traverso a sinistra, verso ovest, a mezza costa, e finisco per riconoscere la cresta da scalare, così mi ricongiungo al sentiero corretto e salgo deciso, fino al Lago Ciardonnet:
Diversi escursionisti si fermano qui e il posto è molto suggestivo:
Dal lago salgo ancora circa 25 minuti, fino alla sella erbosa dove attacca la cresta; il lago alla mia sinistra:
A destra, invece, a nord, la Val Pellice:
Di fronte a me inizia la cresta, con una bella torre iniziale:
Sono le 11,15. Attacco il diedro scuro in ombra nella foto e in breve sono al di sopra; da qui la cresta si vede meglio nel suo sviluppo:
Dopo alcuni passaggi divertenti, eccomi ad aggirare lato nord un paio di torrioni in forte esposizione, per trovarmi davanti una paretina un po' strapiombante ma ben appigliata:
La roccia è un serpentino non della miglior specie... quel famoso verde-azzurrino piuttosto saponoso che su gradi bassi può andar bene, ma che altrimenti sarebbe da evitare...
Una zona più rotta e facile mi porta verso il torrione successivo:
Vado veloce, senza difficoltà e senza manovre di corda da fare.
Eccomi sotto ad un cordone di sosta:
Subito sopra, ecco il passaggio più caratteristico, la placca liscia addomesticata con catena e corda fissa:
Salgo con decisione e poco dopo supero anche questo torrione, volgendomi indietro a vedere la cresta percorsa fin qui:
Ho incontrato 3 o 4 chiodi, un friend incastrato e qualche cordone di sosta.
Un tratto lievemente aggettante in partenza, poi una bella parete:
Quasi con sorpresa, sono già di fronte alle ultime difficoltà della via:
Supero un breve passaggio delicato, poi salgo gli ultimi metri prima di sbucare alla croce di vetta, pochi minuti prima di mezzogiorno:
Ho impiegato circa 40 minuti, soste comprese per foto; autoscatto:
La vista verso sud-est, dove eravamo 3 giorni fa alla Cristalliera:
La Cima Sud e di fronte il Monviso (m 3.841):
Una telefonata e scendo rapidamente lungo la normale, soprattutto l'infido canalino ovest che scende dalla sella tra le due punte:
Scendo poi rapidamente fino all'auto e nel primissimo pomeriggio sono già di ritorno a casa.

Nessun commento: