domenica 24 luglio 2011

ROCCA LA MEJA (m 2.831): Eterni Peter Pan



Domenica 24 luglio 2011





Io, Manu e Paolino l'Alpino




Risveglio in tenda con comodo, viste le fatiche dei giorni passati; ritiriamo tutto, ci diamo una rinfrescata nel fiume Stura, poi carichiamo tutto in macchina e facciamo colazione in un bar di Vinadio.



Il meteo, nonostante qualche fulmine ed il forte vento della notte, è ancora ottimo (fatto eccezionale, in questa folle estate 2011...).




Partiamo verso il Colle di Valcavera (m 2.416), ma presto facciamo dietro-front: meglio acquistare la guida della Meja per decidere quale via salire...




Nonostante io sia partito con ben 13 guide al seguito, la Meja non era prevista e l'ho lasciata a casa; Manu non ha ancora la sua copia, quindi torniamo a Vinadio e ne prendiamo un'altra.
Ora possiamo inerpicarci in macchina lungo i tornanti della stretta strada, tanto celebre tra i ciclisti; avendo fatto tardi, ci tocca salire in mezzo ai merenderos della domenica, senza lamentarci...


Parcheggiamo, ci prepariamo ed iniziamo la splendida camminata praticamente in falso piano, che ci conduce in una quarantina di minuti alla splenida vista su Rocca La Meja (m 2.831):

Le sue placche assolate, esposte a sud, sono state teatro negli ultimi anni di una massiccia opera di chiodatura, con la creazione di numerose vie per lo più attrezzate a spit, anche se molte mantengono un obbligatorio di tutto rispetto.


Il nostro obiettivo è Piccola Peste (5c D 5L 230 m), sulle placche della parte destra dello zoccolo:

Purtroppo, la pesante pubblicità seguita all'uscita della guida relativa al sito comincia a dare i suoi frutti, insieme all'avvicinamento comodo; risultato: la via è occupata e, siccome il sito è noto per il rischio di caduta pietre, non conviene accodarsi.






































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