Io, Leo, Lollo e Martina
Le Barricate (m 1.600)... un'imponente e impressionante bastionata rocciosa che da sempre colpisce chiunque si trovi a percorrere la strada della Valle Stura...
Figuriamoci un alpinista e arrampicatore come me...
La vulgata è che la roccia sia spesso pericolosa, non salda e sicura, le vie dure e molto selettive come chiodatura.
Ebbene, finalmente (dal mio punto di vista, per carità) qualcuno ha deciso di chiodare qualcosa in maniera più accessibile anche in Barricate. Si tratta di Elio Bonfante, con l'aiuto di Ciano Orsi, se non erro.
In pratica, è stata realizzata una via nuova, prolungando verso l'alto e verso il basso una vecchia via tra le tante che compongono la falesia degli Istruttori:
Ne è saltata fuori C'Est Facile Mais C'Est Beau (6a+ 7L 250 m), una bella via che permette di scalare queste pareti in sicurezza e divertendosi.
L'avvicinamento è di circa mezz'oretta e sottolineo quanto sia ben molto ben segnalato ed attrezzato da parte degli apritori.
Si raggiunge infine la parete e, con un'ultima digressione verso destra, si arriva all'attacco della via, ben segnalato da una scritta evidente:
Oggi siamo una bella cumpa, in 4: Io, Lollo, Leo e Martina. Io e Lollo ci leghiamo insieme e parto io con il primo tiro (5c), salendo un bel muro con un tettino da superare:
Gli amici seguono:
Procediamo alternati, Lollo sale il bel muro del secondo tiro (5a), decisamente divertente, verticale ma ben appigliato:
Il terzo tiro (5c) è bellissimo, salgo una successione di muri e placche, su ottimo calcare:
Lollo mi raggiunge, per proseguire lungo i muri della quarta lunghezza (5c), con un traversino a destra ed il superamento di un bel tetto:
Superiamo il breve trasferimento erboso e detritico, prima di affrontare il tiro chiave della via, il quinto (6a+). Scalo lo speroncino iniziale, in aderenza, per portarmi sotto al muro verticale che segue, salendolo grazie a bei movimenti su piccole tacche:
Esco su una rampa che in diagonale a destra mi porta sotto ad un tetto, dove trovo la sosta; tiro magnifico!
Poco dopo ecco l'amico impegnato a sua volta:
Commentando il tiro con gli amici della seconda cordata, dietro di noi, approcciamo la sesta lunghezza (6a), con Lollo che sale il tettino che sormonta la sosta, per uscire a sinistra e proseguire lungo le placche più facili fino alla sosta:
Lo raggiungo, quindi proseguo subito per la settima ed ultima lunghezza (5b), con un passo iniziale seguito da una serie di risalti facili ma insidiosi dalla presenza di erba e detrito; raggiungo così la cima della via, da cui posso ammirare l'ambiente circostante, mentre recupero il socio:
Non passa molto tempo che siamo tutti e quattro riuniti alla sosta finale, con canonico selfie e briefing sulla scelta della linea di discesa:
Le due opzioni in gioco contemplano la discesa in doppia lungo la via e la discesa a piedi sul lato ovest della montagna. Data la presenza di ghiaino e detrito, oltre alla curiosità di conoscere meglio le mitiche Barricate, optiamo per la discesa a piedi, anche se Martina non è proprio entusiasta.
Più tardi le daremo ragione...
Risaliamo fino in cima, poi prendiamo a piegare verso ovest, addentrandoci nel bosco e perdendo presto la traccia e gli ometti che seguivamo all'inizio.
La faccio breve: vaghiamo per un paio d'ore nel nulla, a tratti con difficoltà non indifferenti a mantenere l'equilibrio a causa delle pendenze e del fondo detritico a tratti... Poi scendiamo verso il torrente e, non senza difficoltà, ne raggiungiamo infine il greto, scendendo uno per volta l'ultimo canale detritico per evitare di tirarci pietre addosso l'uno con l'altro:
Percorriamo ora il torrente verso sud, verso valle, sperando di non trovare ostacoli insuperabili:
Quando incontriamo il temuto salto di roccia, fortunatamente notiamo una traccia che si stacca a destra e va a reperire il fondovalle senza più intoppi.
Tornati al park, un'ultima occhiata alla parete appena scalata:
Soddisfatti per aver finalmente messo mano alle Barricate, possiamo tornarcene alle nostre zone, anche per oggi chiudiamo.
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