mercoledì 27 settembre 2023

AILEFROIDE (m 1.900): Les Gradins de Babylone


Mercoledì 27 settembre 2023

Io e Alberto

Ancora una bella via ad Ailefroide, ancora con Alberto.

Ritrovo in Val Susa, carichiamo la mia auto e si parte verso la Francia, per l'ennesima volta. Stavolta l'obiettivo è una via recente, versante Draye, in zona Cascades Blues, vale a dire la via Les Gradins de Babylone (6a   D+   9L   300 m).

L'avvicinamento è breve, pochi minuti di salita fino all'attacco della via, ben segnalato dalla scritta blu:

Ci leghiamo, finisco una telefonata e sono pronto ad attaccare la prima lunghezza (6a), lunghezza che a freddo appare subito impegnativa, risalendo uno spigolo verticale e aereo:
l'uscita è più facile verso sinistra, trovo una comoda sosta e posso far salire l'amico.
Poi dobbiamo trasferirci una trentina di metri a destra, su comoda cengia, ed ecco che capiamo il motivo della traccia che dal bosco arriva direttamente alla base del secondo tiro della via (5b), evitando il primo...
Il tiro sale una serie di muretti intervallati da cengette, con un'uscita divertente e verticale, prima della comoda sosta:
La chiodatura è ovviamente perfetta, in pieno stile Ailefroide.
Alberto sale a sua volta il tiro:
Resto davanti e proseguo la terza lunghezza (5b), ancora lungo belle placche, uscendo in cima ad uno speroncino arrotondato:

Quarto tiro (5b): una splendida sequenza di placche e muretti, con solo alcuni passi un po' aleatori, ma sostanzialmente senza difficoltà:
L'uscita piega verso sinistra, seguendo l'andamento dello speroncino, dove trovo la sosta e faccio salire il socio:

Maciniamo lunghezze abbastanza in fretta, non essendo molto continue le difficoltà, e scalo anche il quinto tiro (5a), con passi in placca e qualche tratto un po' vegetato, fino alla sosta posta prima che la parete si raddrizzi, a sinistra.
Siamo già alla sesta lunghezza (5b), decisamente la più bella della via.
Supero il primo pilastrino, poi in placca in leggera diagonale a destra, a reperire una splendida fessura, che seguo fino alla fine, portandomi verso il margine destro della parete, dove forma un marcato diedro:
Scalo il diedro, esco da un tettino con un passo verso sinistra, dove un ultimo passo impegnativo mi permette di ribaltarmi al di sopra della rampa, che mi porta infine alla sosta, dopo qualche passo in placca verso destra. Dopo di me, sale l'amico:

Lo sperone dove proseguiremo:
La settima lunghezza (4c) non pone difficoltà, con qualche passo in placca.
Ottavo tiro (5c), molto divertente: salgo in verticale, aiutandomi con una provvidenziale scaglia di granito, prima di emergere in cima al risalto:
Un breve trasferimento a sinistra ci porta alla base della nona ed ultima lunghezza (5c):
Un tratto facile, poi un muro verticale ma articolato, fino alla sosta su un terrazzino:
L'ambiente da queste parti è sempre qualcosa di grandioso, qualcosa che contribuisce fortemente a giustificare i km spesi per venire fin qui anche per vie non di alta quota...
Il classico autoscatto a fine via:
Lo sguardo corre subito alle cime che circondano il Pré de Mme Carle e il Glacier Blanc, poco più in alto:
Alle nostre spalle, la magnifica conca di Ailefroide:
Saliamo ancora pochi minuti e reperiamo il sentiero di discesa dalla Tete de la Draye, che percorriamo chiacchierando piacevolmente.
Ridiscesi a bordo strada, salgo da solo lungo la direttrice per il Pré fin dove ritrovo la mia auto, da cui ammiro le placche salite poco prima:

Per oggi va bene così, risaliamo e via verso casa, alle prossime avventure!

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