Io e Stefano
Mercoledì di meteo stratosferico di fine luglio: cosa di meglio di una splendida salita tante volte meditata?
In Castello ho salito decine di vie, ho scalato nel gruppo da tutti i versanti; l'unico angolo che mi manca è proprio questo: la Cresta Nord-Ovest Integrale (V D-
350 m) della Rocca Castello (m 2.453).
La propongo a Stefano, che accetta con entusiasmo; la mattina saliamo fino al parcheggio alto, da cui l'obiettivo è già bello interessante:
Solito avvicinamento, già percorso decine di volte in tutte le condizioni possibili; oggi è tutto comodamente estivo, pulito, asciutto, caldo:
La via che vogliamo salire, cui accoppieremo anche la salita alla Torre Castello (m 2.448), se faremo in tempo:
Prima del Colle Gregouri, come le altre volte che ho scalato vie sulle pareti ovest della Rocca e della Torre, scendiamo a destra, costeggiando la parete e raggiungendo il diedro-rampa che da accesso alla parte superiore:
Saliamo slegati i tratti di arrampicata non difficili ma esposti:Eccoci finalmente all'attacco della via, poco a destra del filo di cresta; ci prepariamo, ci leghiamo e partiamo, vado davanti io:
Salgo i primi divertenti risalti, sul IV grado, senza percorso obbligato, trovando una sosta attrezzata su chiodi dopo circa 25 metri:
Proseguo poi attaccando la parete inizialmente strapiombante, leggermente a destra, per tornare poi al di sopra della sosta, salendo fino alla fine delle corde, 60 m:
Incontro difficoltà sul IV+, dove passo io:
Poco dopo ecco Stefano che sbuca dal basso e mi raggiunge in sosta, sosta attrezzata poco sotto la cresta frastagliata, a destra di un gendarme rosso:
Ora passa avanti Sefano, salendo le belle placche rosse alla nostra destra e muovendosi poi in cresta fin sotto la famigerata fessura-camino di V del tiro chiave:Eccola là che ci aspetta:
Torno avanti per salire la bellissima fessura, con movimenti tutt'altro che banali, ma fortunatamente molto ben chiodata:
Esco dalla fessura salendo la placca di sinistra, poi in alto traverso a destra e vado a inventarmi una sosta sul filo di cresta, su solido spuntone. Poco dopo ecco Stefano raggiungermi:Stefano parte per il tiro successivo, io intanto mi faccio un selfie in cresta:
Stefano sale cavalcando la cresta sul filo, cresta che piega a destra fino a prendere la direttrice nord-sud:
Lo raggiungo in sosta:
Il percorso che ci aspetta, fantastico:
Proseguo in cresta, in parte in discesa, sostando a una sella:Stefano prosegue in traverso e poi in cresta:
Mi capita poi un tiro decisamente divertente, la risalita di un gendarme, facile e aereo:
Lo raggiungo:
E proseguo verso l'alto:Con un ultimo lungo tiro mi porto poi fino in vetta, facendo sicura all'amico direttamente dalla croce di vetta; poco dopo eccoci alla foto ricordo in cima:
Ci caliamo in doppia fino alla Forcella Castello (m 2.420), tra la Rocca e la Torre:C'è infatti tutto il tempo per scalare anche la Torre, lungo la Placca Gedda (V D- 30 m), verticale e invitante:
Forcella Castello:
Salgo il tiro con estrema attenzione, l'esposizione come noto è massima:
Raggiungo la cima e assicuro l'amico, che sale a sua volta:
La piatta vetta:La vicina croce della Rocca Castello, dove eravamo poco fa:
Ultimi movimenti per Stefano:
Ed eccoci entrambi in cima:
Entrambi festeggiamo il compleanno in questi giorni... ed ecco che Stefano estrae dallo zaino niente poco di meno di una torta con candeline!
Una telefonata a casa, poi ci caliamo con una doppia da 30 m, fino alla forcella:
Ci trasferiamo slegati fino alle calate lungo la Diagonale Est della Rocca, la via di discesa che ormai dopo tanti anni reputo più sicura e tranquilla.
Lungo la discesa ricevo anche una splendida notizia di lavoro, l'esito positivo di una valutazione progettuale che aspettavo da mesi...
La discesa in parete prosegue senza intoppi, così come poi quella lungo il sentiero fino all'auto.
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