venerdì 31 gennaio 2020

TRE DENTI di CUMIANA (m 1.348): Via dei Diedri

Venerdì 31 gennaio 2020
Io e Alberto

Per poter scalare, devo ricorrere a un giorno di ferie dal lavoro, ultimamente...
E sia, Alberto risponde presente, il meteo è perfetto, così oggi si scala sul magnifico granito dei Tre Denti di Cumiana (m 1.348).
Appuntamento a Pinerolo, tutta la roba sulla sua auto e via verso Cantalupa, dove parcheggiamo verso le 8,30.
La via prescelta è la Via dei Diedri (5b   7L   180 m) al Dente Orientale, una via che ho già salito anni fa e di cui conservo un ottimo ricordo.
L'avvicinamento (quasi un'ora e mezza) da queste parti fa selezione, in inverno; aggiungiamo il giorno infrasettimanale ed ecco che la solitudine per oggi sarà garantita.
Saliamo tranquilli, chiacchierando del più e del meno, addirittura presi dai discorsi oltrepassiamo la deviazione che fa abbandonare la pista forestale! Me ne accorgo e torniamo sui nostri passi, poi saliamo verso il Colle della Bessa e da qui a sinistra alla base delle pareti.
Condizioni perfette, caldo e panorama grandioso verso il Re di Pietra:
Sopra le nostre teste la via.
Ci prepariamo, ci leghiamo, salirò io da primo, anche perchè l'amico ha bisogno di levare via un po' di ruggine e riprendere confidenza con il verticale.
Il granito è invitante, come sempre:
Il primo tiro (5b) parte in placca, poi mi sposto a sinistra nel diedro, per uscirne a sinistra con un ribaltamento alla vicina sosta.
I tiri sono tutti piuttosto brevi, la chiodatura tradizionale a chiodi, ottima, non serve integrare.
Alberto sale a sua volta:
Il secondo prosegue lungo il diedro. Alberto sale poi a sua volta:
La sosta, un pochino spostata a destra:
Il terzo tiro (5b) è magnifico: attacco la placca verticale che sormonta la sosta, delimitata a sinistra da un sistema di diedrini spettacolare, su roccia perfetta:
Piazzo una fettuccia sotto al tettino, poi lo slago grazie alla provvidenziale fessurina diagonale che lo sormonta, quindi per placche e muretti raggiungo la comoda sosta, dove poco dopo Alberto arriva:
Il quarto tiro (5a) è anch'esso bellissimo, prima un paio di diedroni estetici, protetti da un paio di chiodi vecchi (decido di non rinviare il secondo, che causerebbe problemi di tiraggio corde):
poi esco su un muro scolpito, che salgo lungo una fessura, per poi tornare a sinistra, praticamente sopra la testa del socio, aggirando i grandi tetti che ci separano:

Sopra di noi ancora un grande tetto, quello che avevo salito lungo la magnifica via Gervasutti tempo fa:
Stavolta invece salgo facilmente la rampa verso destra, striscio per un tratto un po' ingombro di rovi ed emergo sulla grande cengia erbosa, dove trovo la sosta a spit.
L'amico striscia per bene e mi raggiunge:
Sesto tiro (5b):in diagonale a destra, rinvio 4 spit, come da relazione, poi piego a sinistra e ritorno ancora una volta praticamente sopra la testa del compagno, dopo un viaggetto di 30 m:
Alberto "on air":
Siamo al settimo ed ultimo tiro (4b): salgo la placca davanti a me, quindi mi isso al di sopra di un breve diedro verticale, per poi spostarmi facilmente a sinistra verso il filo di cresta; da qui vedo l'amico in sosta:
e la cresta finale, facile, che salgo in pochi minuti:
Dalla cima recupero Alberto:
Poco dopo, eccoci al caldo sole di vetta, alla nota chiesetta in cima al Dente Orientale:
Il panorama è spettacolare...
Il Rocciamelone (m 3.538):
Il Gran Paradiso (m 4.061):
Il gruppo del Rosa:
La croce di vetta, Alberto e la pianura:
Scendiamo lungo la normale sul versante nord, doppiamo il Colle della Bessa e poco sotto inquadriamo le pareti appena salite:
...sempre un posto speciale, tornerò certamente ancora.

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