Io e papà
Una giornata particolare: per lavoro devo recarmi in Trentino, un lavoro di non più di un'ora e mezza.
Ne approfitto per fare un giretto all'ora di pranzo nelle Dolomiti di Brenta e per l'occasione mi accompagna mio padre.
Parcheggio a Molveno (m 890), ammiriamo il magnifico lago, poi saliamo in cabinovia fino a Località Pradel (m 1.370) per andare a intercettare il sentiero SAT 340, panoramico e spettacolare.
Sono poco oltre le 11,00 e c'è un sole splendido.
Il sentiero si inerpica subito in uno splendido bosco di conifere, nella prima parte è addirittura in leggera discesa e quasi totalmente all'ombra.
Il panorama è subito grandioso, dominato all'inizio dalle pareti vertiginose del Croz dell'Altissimo (m 2.339), che il nostro sentiero costeggerà a mezza costa:
Non passano molti minuti e... ci siamo!
Lo scopo del nostro itinerario si svela: il Campanile Basso di Brenta (m 2.883), uno dei miei sogni di scalatore:
Si commenta da sè, non vedo l'ora di scalarlo:
Il sentiero è bellissimo, offre scorci impagabili e presenta tratti attrezzati, data l'esposizione:
Lo sguardo è sempre rapito da lui:
Ad un certo punto entriamo fisicamente nella montagna, anche se per pochi metri:
Dopo metà percorso, che per la cronaca sarà di appena un'oretta, eccoci al cospetto della parete ovest del Croz dell'Altissimo, alta 900 m e solcata da vie tutte di alto livello:
Enorme e caratterizzata da due grandi diedroni:
Giusto all'ora di pranzo, eccoci al rifugio Croz dell'Altissimo (m 1.480):
Mangiamo un boccone e l'attenzione è rapita dalla parete est della Cima di Brenta (m 3.151):
Non ci attardiamo, ci aspettano 4 ore di auto...
Rifacciamo il sentiero e scendiamo con la cabinovia, con vista sul Lago di Molveno, poi si torna a casa, proprio mentre si scatena un improvviso temporale:
Ne approfitto per fare un giretto all'ora di pranzo nelle Dolomiti di Brenta e per l'occasione mi accompagna mio padre.
Parcheggio a Molveno (m 890), ammiriamo il magnifico lago, poi saliamo in cabinovia fino a Località Pradel (m 1.370) per andare a intercettare il sentiero SAT 340, panoramico e spettacolare.
Sono poco oltre le 11,00 e c'è un sole splendido.
Il sentiero si inerpica subito in uno splendido bosco di conifere, nella prima parte è addirittura in leggera discesa e quasi totalmente all'ombra.
Il panorama è subito grandioso, dominato all'inizio dalle pareti vertiginose del Croz dell'Altissimo (m 2.339), che il nostro sentiero costeggerà a mezza costa:
Non passano molti minuti e... ci siamo!
Lo scopo del nostro itinerario si svela: il Campanile Basso di Brenta (m 2.883), uno dei miei sogni di scalatore:
Si commenta da sè, non vedo l'ora di scalarlo:
Il sentiero è bellissimo, offre scorci impagabili e presenta tratti attrezzati, data l'esposizione:
Lo sguardo è sempre rapito da lui:
Ad un certo punto entriamo fisicamente nella montagna, anche se per pochi metri:
Dopo metà percorso, che per la cronaca sarà di appena un'oretta, eccoci al cospetto della parete ovest del Croz dell'Altissimo, alta 900 m e solcata da vie tutte di alto livello:
Enorme e caratterizzata da due grandi diedroni:
Giusto all'ora di pranzo, eccoci al rifugio Croz dell'Altissimo (m 1.480):
Mangiamo un boccone e l'attenzione è rapita dalla parete est della Cima di Brenta (m 3.151):
Non ci attardiamo, ci aspettano 4 ore di auto...
Rifacciamo il sentiero e scendiamo con la cabinovia, con vista sul Lago di Molveno, poi si torna a casa, proprio mentre si scatena un improvviso temporale:
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