Io
Una giornata splendida, che non si può non sfruttare.
Per l'occasione mi accompagna Gian, che viene in cerca di un po' di refrigerio e magari si fa due passi.
Io scalerò in solitaria la Cresta Sigismondi (III+ AD 2.500 m) alla Cima Sud dell'Argentera (m 3.297), la regina delle Marittime.
Io scalerò in solitaria la Cresta Sigismondi (III+ AD 2.500 m) alla Cima Sud dell'Argentera (m 3.297), la regina delle Marittime.
Avevo già salito la via con Manu nel 2008; stavolta porto con me solo una piccola corda gemella da 30 m, giusto per precauzione...
Passo a prendere Gian alle 5,20, poi via alla volta delle Terme di Valdieri (CN), non prima di una sosta colazione a Borgo San Dalmazzo...
Imbocco la stradina dissestata che sale al Pian della Casa (m 1.762) e parcheggio qualche centinaio di metri prima, per evitare di lasciare la coppa dell'olio della mia auto sulle rocce che sporgono.
Ci prepariamo, si sta benissimo con circa 11°C, poi ci mettiamo in marcia verso le 7,20.
Dopo circa mezz'ora Gian è già bollito e si ferma all'ombra di alcuni alberi, armato di libro.
Io proseguo verso il Rifugio Remondino (m 2.430), che raggiungo verso le 8,30:
La vista è rapita come al solito dalle pareti sud-ovest del gruppo della Nasta (m 3.108), già scalata molte volte (ma non lungo tutte le vie...):Passo a prendere Gian alle 5,20, poi via alla volta delle Terme di Valdieri (CN), non prima di una sosta colazione a Borgo San Dalmazzo...
Imbocco la stradina dissestata che sale al Pian della Casa (m 1.762) e parcheggio qualche centinaio di metri prima, per evitare di lasciare la coppa dell'olio della mia auto sulle rocce che sporgono.
Ci prepariamo, si sta benissimo con circa 11°C, poi ci mettiamo in marcia verso le 7,20.
Dopo circa mezz'ora Gian è già bollito e si ferma all'ombra di alcuni alberi, armato di libro.
Io proseguo verso il Rifugio Remondino (m 2.430), che raggiungo verso le 8,30:
Più a sinistra, la Cima Purtscheller (m 3.040), prima vetta della lunga cavalcata:
Ravano un po' per l'immensa pietraia, poi mi porto a sinistra in direzione del Colletto Freshfield (m 2.820), da dove attacca la via; intanto mi raggiunge il sole:
Al colletto, sgranocchio qualcosa e mi preparo ad attaccare la parete sud; la prima parte della via infatti non ha molto della cresta:
Sono le 9,45.
Salgo slegato, dopo aver indossato le scarpette da arrampicata, quelle più comode ovviamente.
Poco dopo, alle mie spalle sono già all'altezza della Cima De Cessole (m 2.915):
La parete sotto di me:
e quella che mi aspetta:
La lunga cresta da percorrere, nella sua parte finale, ancora lontana, mentre raggiungo la vetta della Cima Purtscheller:
Sono le 10,25.
Quindici minuti dopo, ho risalito parte della cresta che mi condurrà sulla Cima Genova (m 3.191) e riprendo la strada compiuta fin qui:
Sono solo, nessuno lungo la via.Una bella paretina dopo un traverso in esposizione sul versante ovest, con nevaio alla base:
La cresta verso la Genova:
Alle 11,10 sono in vetta a Cima Genova, dove faccio una pausa ristoratrice guardando lo sviluppo già percorso, con il rifugio ormai piccolissimo, sulla sinistra:
Ora inizia la parte più tecnica della via, con la cresta che si fa affilata, a tratti si impenna e presenta una moltitudine di gendarmi e torrioni da scalare:
Magnifico:La concentrazione dev'essere massima, pari all'esposizione su entrambi i lati:
Il divertimento dura ancora un'oretta, poi alle 12,15 sono ancora una volta in vetta all'Argentera:
2h 30' per 2.500 m di via: certo che non dover effettuare manovre di corda riduce i tempi in maniera incredibile!
La vista verso est, con il bacino del Chiotas ed il Rifugio Genova:
Il Monviso (m 3.841):
Panoramica dalla vetta, in una giornata assolutamente splendida:
Scambio qualche parola in vetta con due simpatici ragazzi di Ovada, in arrivo dalla Cima Nord, poi sgranocchio qualcosa e chiamo a casa.
Mezz'ora dopo, ho già disceso la famosa cengia della Via Normale, che taglia la grandiosa parete est:
Ora mi tocca l'odiosa traccia che scende dal Passo dei Detriti, il cui nome non è affatto casuale...Un'ora dopo sono all'altezza del rifugio e posso riguardare la mia cavalcata:
Un ultimo saluto alle amate pareti sud-ovest della Nasta e via, verso il fondovalle alla ricerca di Gian:
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