Giovedì 5 gennaio 2023
Io e Giorgio
Prima via della cordata Dani-Giorgio!
E prima via del 2023.
Le temperature sono quelle che sono, ovviamente, per cui non possiamo esagerare con gli obiettivi... ma oggi andiamo a colpo sicuro sulle placche assolate del Pilastro Vignal (m 1.400), in Val Chisone, per salire la via Gaido-Marone (5c D 10L 280 m).
Il ritrovo è al casello di Carmagnola, carichiamo la mia auto e puntiamo la rotta verso la borgata di Vignal, dove parcheggio comodamente; ci prepariamo, fa freddo ma non troppo; l'avvicinamento ci impegna per una ventina di minuti, salendo nel bosco lungo una traccia ben segnalata dai famosi bolli blu di Michelin, fino a raggiungere la targhetta di attacco della via:
Ci leghiamo e partiamo; saliremo la via originale, completa della parte bassa, la cui chiodatura è stata sistemata da Fiorenzo Michelin poco tempo fa.
Giorgio attacca il primo tiro (4c), salendo una bella placca, fino a raggiungere la sosta sul filo di cresta:
Lo raggiungo e proseguo in cresta, facilmente, con un tiro di quarto divertente e breve:
Terza lunghezza (4a), un passo per superare un muretto, poi lungo la cresta fino alla sosta comoda:
Al sole si sta benissimo, meglio del previsto.
Proseguo per il quarto tiro (4b), prima in discesa lungo la cresta con due brevi passi, poi raggiungendo un colletto alla base del pilastro vero e proprio; faccio sosta su un albero e recupero l'amico:
La quinta ed ultima lunghezza della parte bassa della via (5b): Giorgio risale un diedro, poi uno sperone fino a incrociare la corda fissa
di accesso alle varie vie del settore superiore, salendo ancora
direttamente fino ad un grosso pino, dove trova la sosta:
L'attacco della parte alta è in comune con la via Eclissi di Spit, con cui condivideremo anche le soste successive:
Parto io: il primo tiro, o meglio il sesto tiro di oggi (5b), è bellissimo, superando una serie di placche su roccia splendida:
Raggiungo la sosta e posso far salire il socio:
Oggi non c'è anima viva, tanto per cambiare: benissimo.
Giorgio va avanti quindi lungo i bei muri e placche del settimo tiro (5a), con un singolo passo da interpretare:
L'ottava lunghezza tocca a me, con una serie di magnifiche placche (5a) inframezzate da una caratteristica vena di quarzo:
Il nono tiro (5c) presenta il passo chiave della via; Giorgio, come da relazione, traversa a destra leggermente, seguendo una rampa, per poi salire direttamente oltre un gradone, superare un tettino e issarsi verso i più facili risalti che conducono in sosta:
Lo raggiungo, continuando a gioire per la qualità della roccia, poi proseguo per chiudere le danze con il facile undicesimo e ultimo tiro (3a), fino in vetta, dove troviamo una scenica croce di vetta:
La discesa non pone alcuna difficoltà: a piedi sul versante opposto, seguendo poi la strada per Chambellier, e, quasi al fondo di questa, un comodo sentiero in piano che torna a Vignal, lungo il quale possiamo ammirare ancora le assolate pareti appena scalate:
In tutto la discesa impegna circa 45' di chiacchiere; l'epilogo della giornata ci porta ad un ottimo panino in un bar lungo la strada, poi anche questa bella piccola avventura volge al termine.
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