Giovedì 12 gennaio 2023
Io e il Pol
E' passato un bel po' di tempo dall'ultima via col Pol, è ora di rimediare!
Naturalmente lui in questi mesi non è certo rimasto a guardare... tra le altre cose, ha aperto con Danilo Collino una nuova super via alla Torre Castello (m 2.448), la via Alpi Ovest (6b 7L 235 m), sulla verticale parete est della Torre.
Ora la proposta è di effettuare la prima salita invernale della via.
Purtroppo il clima è molto cambiato rispetto a pochi giorni fa... nel senso che ora è inverno davvero, soprattutto per quanto riguarda le temperature. Precipitazioni: la recente nevicata dello scorso weekend non ha lasciato molta neve, come si evince dalla webcam del rifugio Campo Base.
Oggi è previsto sole tra velature, zero termico non troppo alto (2.300 m nelle ore centrali) e soprattutto vento forte... Proviamoci, dai!
Primo problema: l'ennesimo sensore in avaria della mia auto mi impedisce di usarla, così carichiamo il bagagliaio del Pol e partiamo dopo la colazione al solito bar.
Poco dopo le 8,30 parcheggiamo al bivio per il rifugio; oltre la strada è ingombra di neve. Ci prepariamo e in pochi minuti di cammino siamo al parcheggio "basso" della Provenzale; da qui proseguiamo lungo il sentiero, parzialmente innevato, ma senza problemi di sorta. La temperatura in partenza è di -1 grado.
Un'oretta più tardi eccoci all'attacco della via:
Date le difficoltà e il mio scarso grado attuale di allenamento, è chiaro che il Pol tirerà tutta la via.
Il secondo tiro (6a+) è spettacolare: verticalmente su placca articolata, fino all’evidente tetto, superandolo sul suo lato sinistro; l'uscita risulta poi piuttosto delicata, con un ribaltamento a destra e gli ultimi metri più facili, fino in sosta:
Andiamo avanti, dai, stringiamo i denti...
La terza lunghezza (5b) è l'unica che da un po' di respiro, l'unico sotto il sesto grado. Si sale in verticale pochi metri, proseguendo leggermente a sinistra sullo spigolo, per uscire su una rampa meno verticale dopo alcuni tratti molto divertenti:
Quarto tiro (6a): la via si fa più verticale, salendo placche compatte ed evitando così il fondo del diedro del Camino Palestro; il Pol raggiunge poi l’evidente spigolo e sosta sul filo, sempre su solidissime soste a fix nuovi fiammanti:
Ormai abbiamo tacitamente deciso di proseguire.
A tratti il vento sembra dare un attimo di tregua... in compenso però... tra poco andremo in ombra, il sole sta per scomparire dietro allo Spigolo Castiglioni...
Il Pol si lancia deciso lungo lo splendido quinto tiro (6b), forse il tiro più bello della via: Pol segue il filo sino ad una placca delicata, che sale sulla sinistra, andando a reperire un
tratto di roccia rossastra leggermente strapiombante, grazie a buone prese, e sostando
nuovamente sul filo dello spigolo, a destra:
Siamo al sesto e penultimo tiro (6b): una placca tecnica e muretto verticale su roccia bellissima, su tacche piccolissime che richiedono la massima precisione, poi più facilmente in verticale sino ad una grande nicchia a destra dei grandi strapiombi della Torre:
Indosso i guanti, a tratti, quando l'arrampicata lo permette:
Ormai siamo alla settima ed ultima lunghezza (6a+), fa freddo, siamo in ombra e sappiamo che in vetta il vento sarà terribile, così il Pol indossa il duvet prima di ripartire.
All'ultimo tiro, salendo in parallelo alla Placca Gedda, si può pensare che manchi poco, che sia finita.
Beh, l'ultimo tiro è innanzitutto fantastico, in più è forse il più continuo di tutti, sempre verticale, insomma impegnativo fino all'ultimo metro:
La vicina vetta della Rocca Castello (m 2.453):
La piatta sommità della Torre Castello (m 2.448):
La temperatura in vetta è di zero gradi:
1 commento:
Grandissimi Danilo e Paolo... La prima invernale di una via a me molto cara!!!! Chapeau.... Danilo C.
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