Venerdì 14 gennaio 2022Io e Alberto
Oggi approfittiamo del bel sole di questi giorni per scalare qualche tiro in zona Sbarua.
In particolare, propongo ad Alberto di andare a mettere il naso al Monte Sette Confini (m 1.300), dove una dozzina di anni fa avevo scalato la Cresta dei 7 Confini (6b+ 10L 220 m), di cui conservo un ottimo ricordo.
Ci ritroviamo al parcheggio di Dairin alle 9,00, ci prepariamo e percorriamo il sentiero verso il Colle Sperina, dove svoltiamo a sinistra e, poco dopo, lasciamo la traccia per salire nel bosco (incredibilmente scomodo da percorrere a causa della pendenza e soprattutto delle foglie secche abbondanti) fino alle pareti.
La scritta sbiadita indica l'attacco della via; ci leghiamo e, poco dopo le 10, accarezzo le prime prese della via, con un primo tiro (5a) che si rivela subito bello verticale e atletico; segue poi l'amico:
Il secondo tiro (5a), ancora verticale e su roccia splendida, ottimanente chiodato:
Alberto mi raggiunge in sosta:
Dopo un breve trasferimento, riprendiamo il filo dell'arrampicata, con un bellissimo tiro in diedri e fessure (5b):
Un altro breve trasferimento ci porta alla base del quarto tiro (5b):
Salgo i primi risalti, poi il pilastro si impenna ed erroneamente salgo fino alla sommità, mentre mi accorgo che la sosta era alla forcella, in basso a sinistra; Alberto mi raggiunge poco dopo:
Giunti in sosta, guardiamo il rimanente tratto della via e Alberto mi fa capire che per lui va bene anche così, per oggi.
Ok, valutiamo sgranocchiando qualcosa, in particolare leggo dell'opportunità di concatenare con una via storica più facile, al Torrione Talucco. Occorre però ridiscendere fino alla base di quel torrione, ma la cosa non ci aggrada.
Ok, si torna a casa, risaliamo fino al colletto per reperire il sentiero che ci riporterà al parcheggio in mezzoretta. Sorprendentemente troviamo un mare di auto, evidentemente oggi la Sbarua è stata presa d'assalto:
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