giovedì 23 dicembre 2021

ALBARD - TRUC CHEVERINE (m 700): Rolling Stones

Giovedì 23 dicembre 2021

Io e Alberto

Strappiamo una giornata al freddo continuo di questo inverno 2021; valutate le previsioni meteo, la scelta cade su Albard (AO), a bassa quota e con pareti ben esposte al sole, sperando che il sole faccia capolino...

Appuntamento a Settimo (TO) con Alberto, carichiamo la mia auto e via verso la Val d'Aosta!

Fa freddo, zero gradi, e non c'è il sole... temporeggiamo con una colazione a Donnas, poi usciamo, esattamente mentre il sole spunta. Saliamo in auto e posteggiamo poco prima di Albard, dove con sorpresa troviamo un paio di auto, di cui una di scalatori, che andranno fortunatamente a salire un'altra via rispetto a quella puntata da noi: Rolling Stones (5c   6L   180 m), via recente del mitico Gianni Lanza.

Al parcheggio tira un po' di venticello fastidioso, ma io sono convinto a tentare; prepariamoci, dai.

La desuetudine mi fa un brutto scherzo: per la prima volta in tanti anni, ho dimenticato a casa la corda...

Fortunatamente Alberto ne ha sempre due al seguito, così me la cavo...

Iniziamo l'avvicinamento, che ricordo avendolo fatto credo un anno e mezzo fa, scendendo lungo una buona traccia, fino a intersecare il sentiero che sale da Donnas; proseguiamo nel bosco, lungo il sentiero, per abbandonarlo un po' a caso, per traversare verso l'evidente parete a destra, districandoci in una selva a dir poco tormentata di rocce e alberi distrutti, dopo la tempesta dello scorso anno...

Alla fine raggiungiamo la parete, che dobbiamo percorrere in discesa fino all'attacco della nostra via di oggi, segnato con le iniziali:

Ci prepariamo, attacco io il primo tiro (5b): una placca non difficile mi conduce poi ad una sezione più verticale e impegnativa, prima di raggiungere la sosta a spit collegati da cordone:
Faccio salire l'amico, poi impegno la seconda lunghezza (4c), con un muretto seguito da una diagonale a sinistra senza grosse difficoltà:
Si sta benissimo, anche oggi ci abbiamo preso!
Anzi, il sole è più serio del previsto, al punto che io mi svesto e rimango in maglietta e softshell.
Attacco poi la terza lunghezza (5c), con una prima placca ed un traverso a sinistra piuttosto delicato. Da qui la parete si impenna e resta su difficoltà continue di 5c, con chiodatura obbligatoria, che oggi complice la scarsa condizione si fa abbastanza sentire:
Arrivo ai due spit da collegare (anzi, sono 3...) e assicuro il compagno, che manifesta qualche problema di stomaco dovuto al latte macchiato di stamattina, probabilmente...
Visto che la sosta non è attrezzata per calata, alla fine devide di provare a vedere se gli passa e inizia a salire:

Finché ce la fa. Anzi, ora che si è messo in moto si propone di salire da primo il tiro seguente (5b), in verticale, con uscita in diagonale a sinistra:
Siamo al quinto tiro (5a): salgo la placca che sormonta la sosta, poi esco a sinistra con l'aiuto di una corda fissa e salgo il muretto successivo, fino alla sosta collegata:
Il sesto ed ultimo tiro (5a) è di Alberto, che sale la placca iniziale fino al tettino di uscita, che supera senza difficoltà, per reperire una sosta in clessidra alquanto particolare:
Esco a mia volta:
Abbiamo fatto molto in fretta, sono solo le 12,40 quando scattiamo il selfie in vetta:

L'ambiente è magnifico:
Bene, riesco a tornare in tempo per alcune incombenze famigliari; oggi l'importante era tornare a togliere un po' di ruggine, nella speranza di ritrovare un po' di continuità.

In pochi minuti di piacevole sentiero scendiamo fino all'auto e da lì a casa.

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