Martedì 31 agosto 2021Io e Alberto
Oggi in Italia il meteo non è affidabile... in programma avevo un vione sul granito del Becco di Valsoera (m 3.369), ma lì meglio andare con condizioni sicure.
All'ultimo momento combino una via con Alberto nel porto sicuro, nel paradiso di Ailefroide; da un po' di tempo ho messo nel mirino la via Super Oin-Oin (5c+ 11L 450 m), così verso le 8,20 siamo al parcheggio nel mitico campeggio francese. Tra l'altro, per la prima volta al confine ci hanno controllato il Green Pass (mentre invece purtroppo per entrare in Italia non è presente nemmeno lo sgabbiotto della polizia...).
Subito veniamo salutati da Lollo e soci, che sono qua in questi giorni e che vanno al settore della Poire.
Il meteo è buono, come previsto.
Tutto è in perfette condizioni, mentre ci avviciniamo alla parete:
Troviamo in fretta l'attacco della via e subito rimango colpito: il primo spit visibile si trova almeno a una dozzina di metri da terra...
Che strano... proprio qui... boh magari c'è qualche spit nascosto... il fatto è che la prima parte della via è abbastanza verticale, con roccia abbastanza sporca e vegetata... Attacco lo stesso, cercando anche di aggirare un po' i primi metri sulla sinistra, per oltrepassare la prima parte critica... il problema è che quando mi trovo a 15 m da terra trovo un traverso decisamente insidioso, su roccia mediocre... che strano... provo a salire ancora un po', ma niente... non mi fido...
Mi accorgo però ben presto che scendere non è per nulla facile... almeno avessi i soliti due friendini, andrei avanti senza timore... ma stavolta non li ho... questa via era descritta come perfettamente chiodata... qua c'è qualcosa di strano...
Dopo mezz'ora di tentennamenti, riesco finalmente a scendere. No, non ci siamo, cambiamo via, anche perchè frattanto si è fatto forse tardi per attaccare una via di oltre 450 m...
Scelgo allora sulla guida la vicina Amis de 30 Ans (5c+ 6L 200 m), a pochi minuti di distanza.
La troviamo e attacco la via, con il primo tiro (5c) super chiodato, che salgo in pieno relax cavalcandone l'arrotondato spigolo placcoso:
Alberto sale poco dopo:
Il secondo tiro (5c) prevede un bel passo verticale, con delicati equilibri, poi belle placche fino alla comoda sosta:
L'amico sulle mie tracce:
La terza lunghezza (5c+) propone un muro verticale con una splendida fessura da salire con alternanza di dulfer e gestione del baricentro:
Approdo ancora ad una sosta comodissima, su terrazzino ampio.
Ora traversiamo a destra facilmente, oltre quello che in primavera è una cascatella, per andare a reperire il bel tiro seguente (5b), che risale in verticale fino ad un diedro-rampa:
La sosta è in un diedro-rampa, dove mi raggiunge Alberto:
Proseguo poi lungo il quinto tiro (5c), salendo le facili placche
iniziali, sempre ottimanente chiodate, fino a doppiare lo spigolo con
una dulfer:
Posto splendido... il meteo si manitene meglio del previsto, fa caldo e non minaccia di peggiorare:
Siamo saliti veloci, è già tempo del sesto ed ultimo tiro (5c+), che apro in placca:
per poi passare a sinistra su un muro verticale, un diedro e infine un paio di passaggi decisamente atletici, in uscita dalla via:
Alberto sulle mie tracce:
La conca di Ailefroide, seconda patria:
Selfie a fine via:
Via con le calate in doppia:
Le pareti, spettacolo:
Infine, la meritata galette...
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