Io e Lollo
Torniamo in pista io e Lollo, approfittando di questo finale di estate ancora molto caldo.
Tra le mete siamo in dubbio tra Rocca Rossa (m 3.185) e Le Rouchon (m 2.927), entrambe in zona Colle dell'Agnello, in alta Val Varaita.
Io dono già stato a scalare entrambe, alla fine la scelta cade su Le Rouchon, che è esposto a sud-est e prende sole, mentre l'altra cima è in pieno ovest...
Parcheggio qualche centinaia di metri oltre il colle, in terra francese, fa freschino ma la temperatura salirà; ci prepariamo e poco dopo siamo in marcia, senza attrezzatura particolare, la via è attrezzata a spit e portiamo 2 o 3 friend per sicurezza.
Quando meno di un'ora dopo raggiungiamo il Col de Chamoussière (m 2.884), lo sguardo dalla parte opposta è subito rapito dal profilo ardito della Roc della Niera (m 3.177):
Scendiamo quasi un centinaio di metri, poi pieghiamo decisamente a destra, cercando il più possibile di restare a mezzacosta e non perdere quota più del dovuto, camminando fuori sentiero ma su terreno accettabile.
Una mezz'ora dopo siamo in vista del Rouchon:
Non ci piace, così contrattiamo il fatto di salire la via Prises Surprise (5c D+ 7L 250 m), che io già salito qualche anno fa, con il concatenarla con una seconda via più breve in parete est, per me nuova.
Ci leghiamo, poco prima che la parete vada al sole partiamo: Lollo sale il primo tiro (5c), lungo un vago diedro e placche:
Volgiamo a destra per il terzo tiro (4c), un breve passo poi facilmente lungo lo sperone:
Anche il quarto tiro che salgo a seguire è di quarto, giro verso destra fino a reperire i due spit da collegare della sosta:
Sopra di noi un gruppo di gracchi sembra seguire le nostre evoluzioni:
Siamo già al settimo ed ultimo tiro (5c), dove architetto (anzi, avallo) un piccolo scherzetto all'amico: la relazioneparla di due possibili uscite, una facile a sinistra e una più impegnativa (ma magnifica, avendola percorsa io la volta precedente), su diritto: Lollo parte con l'intenzione di andare a sinistra, prima o poi, ma quando è abbastanza in alto gli dico che la variante facile era subito in partenza e che ormai deve uscire per di lì:
Gli Ecrins verso est:
Tra le mete siamo in dubbio tra Rocca Rossa (m 3.185) e Le Rouchon (m 2.927), entrambe in zona Colle dell'Agnello, in alta Val Varaita.
Io dono già stato a scalare entrambe, alla fine la scelta cade su Le Rouchon, che è esposto a sud-est e prende sole, mentre l'altra cima è in pieno ovest...
Parcheggio qualche centinaia di metri oltre il colle, in terra francese, fa freschino ma la temperatura salirà; ci prepariamo e poco dopo siamo in marcia, senza attrezzatura particolare, la via è attrezzata a spit e portiamo 2 o 3 friend per sicurezza.
Quando meno di un'ora dopo raggiungiamo il Col de Chamoussière (m 2.884), lo sguardo dalla parte opposta è subito rapito dal profilo ardito della Roc della Niera (m 3.177):
Scendiamo quasi un centinaio di metri, poi pieghiamo decisamente a destra, cercando il più possibile di restare a mezzacosta e non perdere quota più del dovuto, camminando fuori sentiero ma su terreno accettabile.
Una mezz'ora dopo siamo in vista del Rouchon:
La temperatura non è così male, la parete è invitante:
L'idea iniziale era salire la via Astres et Désastres (6a+ TD- 8L 220 m), ma quando arriviamo sotto la via e leggiamo la relazione ci pare un po' forzata: occorre salire 3 tiri su un torrione staccato, calarsi 40 m e tornare alla base della parete per salire altri 5 tiri fino in cima...Non ci piace, così contrattiamo il fatto di salire la via Prises Surprise (5c D+ 7L 250 m), che io già salito qualche anno fa, con il concatenarla con una seconda via più breve in parete est, per me nuova.
Ci leghiamo, poco prima che la parete vada al sole partiamo: Lollo sale il primo tiro (5c), lungo un vago diedro e placche:
Ci alterniamo e proseguo lungo il bellissimo secondo tiro (5c), prima su placche poi superando un muro e un breve tettino ben appigliato, fino a portarmi in cima al pilastro, dove trovo la sosta:
L'amico mi raggiunge:
Volgiamo a destra per il terzo tiro (4c), un breve passo poi facilmente lungo lo sperone:
Anche il quarto tiro che salgo a seguire è di quarto, giro verso destra fino a reperire i due spit da collegare della sosta:
Quinta lunghezza (5a), Lollo si impegna in un traverso a destra di quasi 30 m, fino a raggiungere l'evidente sosta in posizione non comodissima:
Lo raggiungo e attacco il sesto tiro (5c+), con alcuni passi impegnativi in partenza, in un diedro strapiombante piuttosto ostico:
Ne esco in opposizione, poi mi impegno in una serie di muri, placche e diedri a dir poco entusiasmanti, seguito poco dopo dall'amico:
Sopra di noi un gruppo di gracchi sembra seguire le nostre evoluzioni:
Siamo già al settimo ed ultimo tiro (5c), dove architetto (anzi, avallo) un piccolo scherzetto all'amico: la relazioneparla di due possibili uscite, una facile a sinistra e una più impegnativa (ma magnifica, avendola percorsa io la volta precedente), su diritto: Lollo parte con l'intenzione di andare a sinistra, prima o poi, ma quando è abbastanza in alto gli dico che la variante facile era subito in partenza e che ormai deve uscire per di lì:
Peraltro il tiro gli piace molto e poco dopo siamo sulla vetta della montagna:
Il Monviso (m 3.841), a ovest:Gli Ecrins verso est:
Mi attardo a far su le corde mentre sgranocchio qualcosa:
Poi caliamo in doppia (due calate da 30 + 40 m) sul versante est:
Saliremo ora la via Panpotchou (5b D
2L 80 m), in pratica scaleremo la parete da cui ci siamo appena calati:
Attacco il primo tiro (5b), con un tratto strapiombante iniziale:
cui segue una rampa verso sinistra con un passo delicato, quindi l'uscita per placche fino alla prima sosta:
Lollo lungo la rampa, poco prima di raggiungermi in sosta:
La seconda lunghezza (5b), splendida, in placca e lungo una fessura continua, chiodata un po' distante:Di nuovo in vetta:
Di nuovo giù in corda doppia, alla base della parete:
Sulla via del rientro, ripassiamo dal Col de Chamoussière, da cui ammiriamo il gruppo Pain de Sucre (m 3.208), Rocca Rossa (m 3.185) e Pic d'Asti (m 3.219), mentre a destra troneggia il Monviso (m 3.841):
Più a sinistra, la Taillante (m 3.197), teatro di una grande giornata con Lollo lo scorso anno:
Via, anche questa è andata, dopo la meritata Monster mi rimetto alla guida, alla prossima avventura!
Nessun commento:
Posta un commento