sabato 3 febbraio 2018

ROCCA SBARUA (m 1.200): Carlo Giuliani

Sabato 3 febbraio 2018
Io, Renna e Lollo

Ancora in Sbarua, stavolta torno sulla via Carlo Giuliani (6a   9L   200 m), dopo alcuni anni, avendone conservato un ottimo ricordo, nonostante il nome per me decisamente discutibile...
Ma del resto siamo qui per scalare, non per fare politica.
Ormai sappiamo bene dove attacca la via, essendo stati qui pochi giorni fa per la vicina Via della Cricca. Siamo al Torrione Tosco.
Ci leghiamo e attacco io il primo tiro (5c/6a), lungo il muro iniziale e le placche lisce seguenti, con tanto di brevi bombé per nulla facili:
La chiodatura è curiosa, in quanto inizia con una doppia fila di spit paralleli, per i primi metri.
Raggiungo la sosta dopo una quindicina di metri, leggermente spostata sulla destra e recupero i soci:
Il secondo tiro (5a) è splendido: salgo diritto prima in placca fessurata, poi lungo lo spigolo destro, quindi con un deciso traverso a sinistra, fino a doppiare lo spigolino e raggiungere la successiva sosta da collegare:
Renna sale da secondo, in traverso:
Lollo chiude la cordata:
Il terzo tiro (5c) è il più bello della via, a mio parere.
Un tettino iniziale dopo un breve diedro, poi torno a destra e inizio una lunga cavalcata in placca, verticale ma con le giuste rugosità per mantenere l'equilibrio, salendo grazie al grip degli appoggi:
Dopo una cengia formata da una scaglia staccata, la seconda parte del muro offre una fessura a destra ed un'uscita in dulfer, dopo di che sono in ampia cengia e posso guardare gli amici giù in sosta:
Alle nostre spalle, il Re vigila impassibile:
Cambio della guardia, passa avanti Lollo per il quarto tiro (4c), verticale ma ben appigliato:
La chiodatura si mantiene decisamente plaisir, la giornata è splendida, soffia a tratti un po' di vento che ci ricorda di essere a gennaio:
Frattanto, noi in sosta...
Renna sale a sua volta, io chiuderò la fila:
Dopo un breve trasferimento a piedi, ci portiamo alla base del torrione successivo, la Torre del Principe.
Lollo sale il diedro ad arco del quinto tiro (5b), con movimenti particolari e divertenti:

Passa davanti Renna, il sesto tiro (4c) è facile e breve, su placca lavorata:
Lollo torna avanti per la settima lunghezza (5), lungo uno sperone arrotondato che non pone serie difficoltà:
Renna di nuovo in testa per l'ostica ottava lunghezza, gradata 6a ma secondo noi almeno almeno 6a+...
Una facile placca appoggiata iniziale, poi la parete si raddrizza:
Il bello viene poco dopo, dove la via costringe a traversare a sinistra su placche davvero lisce:
Passiamo tutti con un tiretto di rinvio, poi facile fino alla comoda sosta su cengia.
Renna chiude i conti con il nono e ultimo tiro (5c), molto divertente.
Diritto in verticale per una serie di diedrini:
Si esce poi a destra lungo il diedro prima, la parete poi, che conducono fuori dalla via, in cima al torrione:
Dopo un ultimo tratto di facile arrampicata, in slego, la discesa avviene senza problemi, a piedi, nei boschi a sinistra faccia a monte, fino a giungere alla base del Torrione Pacciani e da questo al sentiero principale.

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