Sabato 3 dicembre 2011
Io
Oggi ho necessità di tornare a casa presto, quindi parto il prima possibile, in modo da arrivare nel primissimo pomeriggio.
Alle 7,30 sono al Pian Melzé (m 1.713), appena fa giorno.
Non c'è nessuno e persino il rifugio è ancora chiuso...
Il panorama però è già magnifico, dominato dal Monviso (m 3.841) e dal Visolotto (m 3.348):
Mi avvio verso il Pian del Re (m 2.020), che raggiungo in poco tempo e quasi senza incontrare neve; punto deciso verso il Meidassa (m 3.105):
Il meteo non è molto promettente...
Il panorama però è già magnifico, dominato dal Monviso (m 3.841) e dal Visolotto (m 3.348):
Mi avvio verso il Pian del Re (m 2.020), che raggiungo in poco tempo e quasi senza incontrare neve; punto deciso verso il Meidassa (m 3.105):
Il meteo non è molto promettente...
Il Viso Mozzo (m 3.019):
Sono completamente solo nella valle; infilo le racchette da neve all'altezza del sentiero che conduce al Rifugio Giacoletti e proseguo tranquillo:
Finalmente il sole sembra prevalere:
Il Couloir Nord di Punta Venezia (50° PD+/AD- 500 m):
Le nuvole riappaiono, mentre mi rivolgo al Viso Mozzo ed al Viso:
Ad un certo punto mi trovo a dover attraversare una zona pericolosa, un conoide di neve a schiena d'asino, per di più sotto il tiro di un pendio che appare instabile... insomma, non mi ispira fiducia, quindi faccio dietro-front e punto al Colle delle Armoine (m 2.689):
Punto dritto al colle, mentre tornano a farsi minacciose le nubi:
Quando vi arrivo, mi affretto a scendere, dopo alcune foto:
L'atmosfera è un po' irreale, ma a suo modo affascinante:
Torno al Pian Melzé, prima di rientrare:
Sono completamente solo nella valle; infilo le racchette da neve all'altezza del sentiero che conduce al Rifugio Giacoletti e proseguo tranquillo:
Finalmente il sole sembra prevalere:
Il Couloir Nord di Punta Venezia (50° PD+/AD- 500 m):
Le nuvole riappaiono, mentre mi rivolgo al Viso Mozzo ed al Viso:
Ad un certo punto mi trovo a dover attraversare una zona pericolosa, un conoide di neve a schiena d'asino, per di più sotto il tiro di un pendio che appare instabile... insomma, non mi ispira fiducia, quindi faccio dietro-front e punto al Colle delle Armoine (m 2.689):
Punto dritto al colle, mentre tornano a farsi minacciose le nubi:
Quando vi arrivo, mi affretto a scendere, dopo alcune foto:
L'atmosfera è un po' irreale, ma a suo modo affascinante:
Torno al Pian Melzé, prima di rientrare:
Nessun commento:
Posta un commento