Io, Manu e Paolino l'Alpino
Dopo il breve avvicinamento, individuiamo quasi subito la via che vogliamo salire: è la più famosa della zona, la Voie des Quarantes (6a D+ 5L 200 m):
Ci prepariamo e parto io lungo la prima lunghezza (5a):
Dopo la placca iniziale, mi infilo in un diedro-rampa ascendente verso sinistra, senza particolari difficoltà.
Quando mi raggiungono i compari, riparto per il secondo tiro (5b):
La roccia è ottima, solo qualche passo è un po' lisciato.
Dopo i primi metri, salgo in diagonale verso destra e supero un breve strapiombo:
Si sta benissimo, il sole è ancora caldo; Paolino e Manu mi seguono:
Ci diamo il cambio e passa avanti Manu; al terzo tiro si può scegliere: più a sinistra sale una lunga scaglia che forma un diedro verticale, estetico, di difficoltà 4c:
Noi invece saliamo a destra lungo la variante più difficile (6a); Manu sulla placca iniziale, senza problemi:
Più avanti la velocità di salita rallenta sensibilmente, segno che le difficoltà aumentano...
Tocca poi a noi: Paolino:
Gli ultimi 15 metri del tiro sono veramente tosti e verticali, con passaggi obbligati:
Eccomi impegnato:
In particolare, trovo molto aleatorio un breve passo verso destra proprio sotto la sosta:
Quarta lunghezza: come spesso accade, vista dal basso sembra facile.
In effetti, è un intervallarsi di tratti tranquilli a brevi passaggi piuttosto delicati; la relazione dice 5b, che c'è tutto:
Manu sale, regalandoci questo bel contrasto tra il colore del calcare ed il blu del cielo terso:
Salgo poi io:
Seguito dal fido Paolino:
I passaggi sono aerei, molto divertenti:
Riuniti in sosta, portiamo l'ultimo cambio della testa della cordata: l'ultima parte della via tocca a Paolino.
Quinto tiro (5b): partenza su placca abbastanza verticale con tre chiodi distanziati (delicato, roccia un po' unta), poi muretto verticale ben protetto da uno spit e ben manigliato, infine dritto per facile placca di 5 m fino alla sosta:
Dopo qualche improperio di Paolino nei confronti del chiodatore, eccoci tutti in cima allo sperone:
Scendendo, volgiamo lo sguardo alle imponenti pareti calcaree che ci circondano:
Dal parcheggio, dove mangiamo qualcosa, ammiriamo il complesso roccioso, con la via salita:
Ma tutto attorno le pareti non mancano di certo...
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