Mercoledì 1 giugno 2022Io e il Pol
Ormai l'estate è iniziata, dato il caldo incredibilmente anomalo di questo 2022 tanto vale sparare alto e andare a mettere il naso molto in alto.
Propongo al Pol una via di cui abbiamo parlato in passato, al Monte Granero (m 3.171), in zona Monviso. La via è dei fratelli Vallot, Ringolevio (6c TD+ 8L
250 m).
Partenza alle 6 da Mario, carichiamo la sua auto e via verso il parcheggio al Pian del Re (m 2.020), dove arriviamo alle 7,20, senza trovare un solo bar aperto in tutta la Valle Po per un caffè al volo... ma questo è un vecchio discorso...
Ci prepariamo e iniziamo l'avvicinamento. Dopo 1h 45' eccoci in vista della parete e della via; incredibile, è tutto asciutto e secco, sembra fine luglio...
La giornata è radiosa, la temperatura fantastica.
Un briciolo di neve giusto all'attacco della via, che individuiamo senza difficoltà:
Ci leghiamo, attacco io la via:
Il primo tiro (5c) è già molto divertente, una sequenza di muri a tacche orizzontali, con roccia perfetta:
Raggiungo la sosta, assicuro il socio e lo lascio salire il secondo tiro (6a+), un bel muro tecnico in placca:
Terza lunghezza (6b): ancora un muro verticale a tacchette, con roccia sempre ottim e chiodatura sicura:
Salgo a mia volta il tiro, uscendo lungo un diedrino molto divertente:
La quarta lunghezza (III) è un facile trasferimento in traverso a sinistra, una ventina di metri; raggiungo la sosta e l'amico segue:
Il quinto tiro (6c) consiste in una placca tecnica con difficile passo in uscita, un tiro magnifico in continuità, che il Pol risolve alla grande:
Riesco a salire il tiro, aggiustandomi in qualche modo... Poi passo avanti per la sesta, bellissima (come tutti i tiri della via) lunghezza (5c), attaccando il breve strapiombo a destra della sosta e salendo una lunga sequenza di muri, sempre con belle prese a liste orizzontali, fino al terrazzino di sosta, con due spit da collegare:
L'amico segue a ruota:
Alle nostre spalle, il Re, il
Monviso (m 3.841), ci sorveglia bonario:
Un selfie in sosta:
La settima lunghezza è caratterizzata da un lungo muro tecnico (6b con passi 6b+), con la chiodatura che stranamente purtroppo si allunga:
Il Pol si impegna a fondo:
Quando arriva in sosta, si diverte a vedermi sbuffare tra una protezione e l'altra, non potendo azzerare i passaggi devo dare più del previsto:
Raggiungo la sosta, ora siamo tranquilli, avendo le difficoltà maggiori alle spalle.
Torno davanti per salire l'ottavo e ultimo tiro (5c), un bel pilastrino a tacche, che seguo fino all'uscita della via, in cima alla torre:
In cima mi accoglie un vento piuttosto forte, ma le condizioni si mantengono fantastiche; faccio salire il socio:
La vera vetta del Granero non è vicinissima; come sempre, al Pol non interessa raggiungerla, mentre io ci sono stato più volte:
Il selfie lo facciamo all'uscita della via:
Ora abbiamo l'unica vera incognita di giornata: come scendere...
La relazione ci offre ben 3 possibilità:
1) scendere in doppia lungo soste fuori via, che però non abbiamo visto salendo...
2) scendere lato francese, lungo la via Normale, per risalire poi al Colle Traversette e ridiscendere lato italiano
3) salire a reperire la via Normale italiana e da questa facilmente al Passo Luisas.
Optiamo quasi subito per la soluzione più vicina e sicura, la seconda opzione.
In poco tempo scendiamo lato francese, senza incontrare neve, costeggiamo poi la base della parete ovest della Cima delle Traversette, risaliamo verso il Colle omonimo e scendiamo senza toccare neve lato italiano, recuperando i bastoncini e guadagnando rapidamente la pietraia prospiciente la parete scalata poco fa:
Lì il Pol trova un souvenir:
La discesa al Pian del Re è comoda e senza problemi, dove ci aspetta l'abituale Monster al fresco.
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