sabato 9 aprile 2022

ROCCA SBARUA (m 1.100): Il Tao della Sbarua


Sabato 9 aprile 2022

Io, Lollo e Leonardo

Si torna in Sbarua in grande stile, per salire la via più lunga, la combinazione detta Il Tao della Sbarua (5c/6a   18L   400 m), connessione tra i primi quattro tiri di Osteria del Viandante sulla Torre del Bimbo, Analcolica sul Cinquetti e Tupac Amaru sulla Torre Rubinetto.

Oggi ritrovo anche Leonardo, appuntamento da Mario e via verso il Pinerolese; purtroppo veniamo accolti da un gelido vento patagonico... al parcheggio non c'è nessun altro... ci prepariamo e, un po' incerti, ci avviamo verso le pareti.

Attacchiamo alle 9,30. Lollo tira le prime lunghezze; la prima facile:

Poi l'insidioso secondo tiro (5c/6a), su placca verticale:
Saliamo poi io e Leo:

Terza lunghezza (5b), breve anche questa, su un muretto avaro di appigli e poi più facilmente lungo lo sperone, così come il quarto tiro (5b), molto simile:

Lollo si porta oltre il breve trasferimento a sinistra con catena fino alla sosta; qui ci diamo il cambio in testa e passo avanti io.
Salgo in diagonale a sinistra, fino a salire una lama staccata, quindi traverso a sinistra in esposizione (5b):
Seguono gli amici:
Sesto tiro (5c): breve spigolo da salire in dulfer e placca verticale, in leggera ascesa diagonale verso destra:

Settima lunghezza (5c), in placca verso sinistra, poi una serie di tetti e muri:


L'ottava lunghezza (5c) è molto particolare; apparentemente non difficile, propone invece un passo decisamente ostico in diagonale verso sinistra, per superare una serie di risalti e infine su terreno via via più semplice, fino alla comoda sosta:
Torna davanti Lollo; nono tiro (4c), facile ma divertente, un bel muro articolato, cui segue un tiro (5c) di placca, fino in cima al torrione:
Ci trasferiamo nel bosco dopo aver cambiato le scarpe, prima cercando a sinistra, poi a destra, infine tornando in parte sui nostri passi, troviamo l'attaccao di Tupac Amaru:
Lollo sale il primo tiro, l'undicesimo della nostra combinazione (5b), essenzialmente in placca, sempre molto ben chiodata, anche troppo:
Segue un facile tiro in diagonale verso sinistra, dato 4c ma con un singolo passo decisamente strano:
Segue Leo, chiudo io:
Il 13-esimo tiro (5c) presenta un muro in placca decisamente tecnico:

In uscita, abbiamo un trasferimento di una cinquantina di metri nel canale a sinistra, tenendo le scarpette, poi torno a condurre io fino in cima, salendo prima un facile tiro (4a) che mi porta brevemente sul filo di cresta:
Il 15-esimo fantastico tiro (5b+) presenta un tettino iniziale, poi uno spigolo estetico su roccia fantastica. Un breve tiro mi porta poi in vista del pinnacolo finale, splendido. E' il 17-esimo tiro (5a).
Mi sposto a destra a reperire gli spit che salgono il muro, poi via via più esteticamente mi aggrappo al filo di granito che si slancia verso l'alto, fino a uscire a destra e scalare un'ultima placca stranamente mal protetta:

Pochi metri a destra e trovo la sosta, dove mi raggiungono i soci.
Saliamo poi fino a reperire un ultimo facile tiro spittato (4a), che ci permette di superare la parete rocciosa finale e sbucare sui prati del Monte Freidour, da cui dominiamo la pianura, con vista sul Monviso (m 3.841):
Un vento patagonico ci accoglie ancora una volta, scattiamo una foto mentre Lollo impreca letteralmente ai quattro venti:
La discesa poi è comoda, per sentiero direttamente fino al parcheggio.

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