giovedì 4 luglio 2019

PUNTA CRISTALLIERA (m 2.801): Spigolo Bianciotto

Giovedì 4 luglio 2019
Io e Stefano

Prima delle vacanze forzate al mare, sgraffigno un'uscita arrampicatoria infrasettimanale, facendo ritorno alla Punta Cristalliera (m 2.801), dopo diversi anni.
Appuntamento con Stefano, ideatore della destinazione, che deve parlare col gestore del Rifugio Selleries, dove ci rechiamo verso le 7,30.
Parcheggio al mia auto al rifugio, poi ci prepariamo per andare a scalare lo Spigolo Bianciotto (V+   D   8L   220 m). Si tratta della via classica che il forte Bianciotto salì sulla parete ovest della Cristalliera, via che in epoca moderna Fiorenzo Michelin ha richiodato e in parte rivisto anche nella linea, da cui è saltata fuori la SuperBianciotto, che ho salito qualche anno fa con Palino l'Alpino.
Ci prepariamo e portiamo tutta la ferraglia del caso, essendo la via poco attrezzata e datata, anche se quasi tutte le soste sono in comune con la SuperBianciotto e sono a spit.
Ci mettiamo in marcia, ne avremo per un'ora e mezza; il meteo oggi è splendido.
Dopo poco più di mezz'ora, passiamo alcune grange:
Passiamo il primo lago, poi saliamo al secondo lago, da cui il nostro sperone roccioso è già molto evidente:
Iniziamo a risalire la poco piacevole pietraia, fino a portarci appena a destra del punto più basso della parete:
Eccoci qua, ci leghiamo e partiamo; salgo io da primo, il primo tiro (IV+) presenta un passo delicato in partenza (niente di che, il classico effetto-primo tiro), poi per risalti successivi mi porto nel diedro-camino in comune con la SuperBianciotto, senza rinviare gli spit, proteggendomi con un paio di friend e raggiungendo la sosta a spit:
Recupero poi l'amico:
Siamo al secondo tiro, il tiro chiave, dato V+ ma che qualcuno grada 6a+...
Mi sposto a sinistra di 3 o 4 metri, poi attacco lo strapiombo che sormonta la cengetta, dopo aver individuato la vecchia sosta a chiodi (2 chiodi infissi praticamente nella stessa fessura); impegno la fessura in dulfer per uscirne, ma purtroppo mi devo fermare in rest, la fessura è totalmente bagnata per la pioggia di ieri sera...
Rinvio un chiodo, poi un secondo, piazzo un friend medio un po' più in alto e mi isso al di sopra delle difficoltà; difficoltà che per la verità non sono finite, in quanto segue un diedro-camino piuttosto impegnativo, fino al comodo terrazzino di sosta (a spit).
Al netto del fatto che l'ho trovata bagnata, penso anch'io che le difficoltà siano superiori al V+, senz'altro superiori al 6a del secondo tiro della SuperBianciotto, che passa a destra per unirsi in alto.
Riparto per il terzo tiro (IV+), mentre il sole è arrivato a riscaldarci: salgo alcuni facili risalti, poi leggermente in diagonale a destra, lungo un fessurone, che si allarga appena sotto la sosta: lo supero a destra, rinviando un vecchio cordone, mai gli spit nuovi. Stefano mi raggiunge poco dopo:
Frattanto una seconda cordata è in parete, appena dietro di noi, impegnata sulla moderna SuperBianciotto.
Proseguo per il facile quarto tiro (IV): dritto per qualche metro, roccia splendida, poi piego a destra e doppio lo spigolo, per salire ancora una paretina facile e percorrere una rampa facile verso destra:
Giunto quasi contro la faccia destra di un grande diedro rosso, salgo in verticale 5 o 6 metri, fino alla sosta a spit, dove mi raggiunge poi il socio:
Quinto tiro (V): la via moderna sta a destra del diedro (spit blu), la relazione dice di stare a sinistra, ma vicino al diedro la parete è bagnata...
Sto allora ancora più a sinistra, prima facilmente, poi trovo alcuni passaggi veramente interessanti e delicati, per tornare infine a destra e reperire la sosta a spit su comodo terrazzino:
L'amico mi raggiunge, la parete e la roccia sono splendide:
Mentre recupero Stefano inizia a piovere, in maniera abbastanza inattesa... fortunatamente smetterà poco dopo, senza bagnare la roccia.
Il sesto tiro (IV+) è magnifico, un diedro perfetto da salire in comune con la SB, protetto con un chiodo e un paio di cordini, fino all'ennesimo, logico terrazzino di sosta:
L'amico mi segue:
Un po' a sorpresa, il settimo tiro è in realtà l'ultimo, forse perchè al quarto tiro ho percorso 60 m unendone due...
In ogni caso, salgo ancora il diedro, mentre la SB sta a destra in placca, diedro che poi diventa uno stretto camino, protetto da un chiodo e da un cordino in alto:
Esco infine a sinistra, mi allungo su una selletta e da qui facilmente in vetta allo sperone, dove tralascio al sosta a spit (troppo a destra) e ne attrezzo una su solidi spuntoni. Stefano sbuca poco dopo:
A questo punto, non ci priviamo della croce di vetta e, anziché calarci in doppia, facciamo su le corde, percorriamo la crestina sommitale e guadagniamo il pendio detritico che ci porta alla vetta principale della Cristalliera (m 2.801):
La via ci è piaciuta parecchio, la roccia mi ha entusiasmato.
Seduti a sgranocchiare qualcosa sotto la croce di vetta, ecco laggiù la cime dello sperone con i due amici, che abbiamo lasciato indietro lungo al via, che sono appena usciti dalla SuperBianciotto:
Scendiamo tranquilli lungo al via Normale, volgendo a nord-ovest fino al colle e da lì tornando sotto alla parete appena scalata, ora in pieno sole:
Torniamo chiacchierando al rifugio dove ci aspetta la mia auto, poi si torna nel "recinto sociale", dopo una splendida giornata.

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