Io e Lollo
Ancora martoriati dal meteo...
La voglia di scalare però è troppa, così facciamo un tentativo generoso e, dopo essere impazziti sui siti meteo, decidiamo di tentare ai Contreforts de Roche Robert (m 2.180), a Monetier-les-Bains, dopo Briançon.
La via che puntiamo è Orion (6a D+ 5L 150 m), anche se i commenti sono piuttosto scarsi e alquanto contrastanti... ma per esclusione...
L'avvicinamento non è molto agevole, nella parte alta, dove diventa un ghiaione in grande stile "ravanage", senza tracce da seguire...
La voglia di scalare però è troppa, così facciamo un tentativo generoso e, dopo essere impazziti sui siti meteo, decidiamo di tentare ai Contreforts de Roche Robert (m 2.180), a Monetier-les-Bains, dopo Briançon.
La via che puntiamo è Orion (6a D+ 5L 150 m), anche se i commenti sono piuttosto scarsi e alquanto contrastanti... ma per esclusione...
L'avvicinamento non è molto agevole, nella parte alta, dove diventa un ghiaione in grande stile "ravanage", senza tracce da seguire...
La parete sembra bella, anche se più ci avviciniamo più appare seria:
Come previsto, il meteo è al limite estremo...
Nuvoloni ovunque accompagnano la salita, poi arriviamo alla cengia alla base della parete e puntuale, dopo pochi minuti... ecco la pioggia:
Troviamo riparo sotto il grande strapiombo che caratterizza la parte sinistra della parete e cerchiamo di farcene una ragione...
Dopo una mezzora, la pioggia pare cessare; tra l'altro siamo stati anche fortunati, dal momento che fino a poche decine di metri da noi è venuto giù un acquazzone terribile, mentre qui solo un po' di pioggerella tranquilla...
Aspettiamo ancora un po' e proviamo ad aspettare che asciughi qualcosa...
Poco dopo siamo sotto l'attacco della via, che ci mostra subito una chiodatura a dir poco selettiva, alla faccia della quotazione P2...
Come previsto, il meteo è al limite estremo...
Nuvoloni ovunque accompagnano la salita, poi arriviamo alla cengia alla base della parete e puntuale, dopo pochi minuti... ecco la pioggia:
Troviamo riparo sotto il grande strapiombo che caratterizza la parte sinistra della parete e cerchiamo di farcene una ragione...
Dopo una mezzora, la pioggia pare cessare; tra l'altro siamo stati anche fortunati, dal momento che fino a poche decine di metri da noi è venuto giù un acquazzone terribile, mentre qui solo un po' di pioggerella tranquilla...
Aspettiamo ancora un po' e proviamo ad aspettare che asciughi qualcosa...
Poco dopo siamo sotto l'attacco della via, che ci mostra subito una chiodatura a dir poco selettiva, alla faccia della quotazione P2...
Aspettiamo... tanto l'alternativa è tornarcene a casa...
Finalmente il cielo torna ad aprirsi e, dopo un po' di attesa, possiamo provare a combinare qualcosa.
Ci leghiamo e attacco il primo tiro (6a), salendo il diedro incassato, subito verticale, in cima al quale faccio sosta:
Finalmente il cielo torna ad aprirsi e, dopo un po' di attesa, possiamo provare a combinare qualcosa.
Ci leghiamo e attacco il primo tiro (6a), salendo il diedro incassato, subito verticale, in cima al quale faccio sosta:
La chiodatura è bella selettiva, la roccia calcarea umida e soprattutto malsicura, friabile... Ahi ahi, non ci siamo molto...
Recupero l'amico in sosta:
Recupero l'amico in sosta:
Proseguo lungo placche più facili, poi, dopo una cengia, un muro molto delicato (6a), sempre su roccia dubbia e con chiodatura che Lollo definirà come solo lui sa fare...
Dopo un bel po' di tempo raggiungo la sosta e faccio salire l'amico:
Siamo d'accordo che qua non mette benissimo...
Io sarei per continuare ma Lollo propone di lasciare stare, che è troppo pericoloso.
Dopo un briefing e un po' di meditazione, siamo d'accordo: ok, scendiamo, non vale la pena rischiare per portare a casa Orion...
Buttiamo le doppie e ci caliamo:
Il meteo intanto regge ma resta perturbato.
Scendiamo il sentiero a ritroso e torniamo al parcheggio, da cui continuiamo a guardare la parete, con un po' di rammarico...
Più avanti, la bellissima torre dell'Aiguillette du Lauzet (m 2.717), che ho scalato qualche anno fa con l'Alpino:
Torniamo a casa, previa sosta a Briançon almeno per un McDonalnds, mentre il cielo continua a minacciare di tutto:
Visto che abbiamo tempo, ci regaliamo anche una passeggiata nella parte medievale della città, al castello:
Poi puntiamo al Colle del Monginevro e via a casa...
Dopo un bel po' di tempo raggiungo la sosta e faccio salire l'amico:
Siamo d'accordo che qua non mette benissimo...
Io sarei per continuare ma Lollo propone di lasciare stare, che è troppo pericoloso.
Dopo un briefing e un po' di meditazione, siamo d'accordo: ok, scendiamo, non vale la pena rischiare per portare a casa Orion...
Buttiamo le doppie e ci caliamo:
Il meteo intanto regge ma resta perturbato.
Scendiamo il sentiero a ritroso e torniamo al parcheggio, da cui continuiamo a guardare la parete, con un po' di rammarico...
Più avanti, la bellissima torre dell'Aiguillette du Lauzet (m 2.717), che ho scalato qualche anno fa con l'Alpino:
Torniamo a casa, previa sosta a Briançon almeno per un McDonalnds, mentre il cielo continua a minacciare di tutto:
Visto che abbiamo tempo, ci regaliamo anche una passeggiata nella parte medievale della città, al castello:
Poi puntiamo al Colle del Monginevro e via a casa...
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