venerdì 20 ottobre 2017

CIMA di VERMEIL (m 2.060): Jouc d'Aigo + Nevischio

Venerdì 20 ottobre 2017
Io e Paolino l'Alpino


Domani non potrò scalare, quindi mi prendo un giorno di libertà e concordo con l'Alpino un giro sulle vie nuove chiodate nei pressi del Rifugio Malinvern, nel Vallone di Riofreddo.
Si tratta di una serie di vie plaisir che salgono le placche dell'Avancorpo Est della Cima di Vermeil (m 2.060).
Non riesco a partire prima delle 8,30, causa contrattempo in famiglia, così parcheggio alla sbarra nel Vallone di Riofreddo quando sono le 10,30.
Ci prepariamo e saliamo il comodo sentiero (una strada vera e propria), che ci conduce al rifugio in circa 40'.
Un'occhiata in giro, poi imbocchiamo un sentiero che si dirige verso il Colle del Lupo, per abbandonarlo dopo 15' e seguire una traccia segnata da bolli di vernice rosso fluo.
Risaliamo le pietraie ed eccoci alla parete, che purtroppo da mezzogiorno in avanti è già in ombra (la foto sotto è presa dalla relazione fornita dagli apritori)...
Nella speranza di prendere un po' di sole, optiamo per la via all'estrema destra, anche se in realtà rimarremo sempre in ombra...
La prima via che saliamo dunque è Jouc d'Aigo (5b   5L   195 m).
Il meteo è ottimo, c'è il sole, lo zero termico è abbastanza alto e non tira vento.
Paolino attacca il primo tiro (5a), in placca, in diagonale a sinistra:
La roccia è un ottimo gneiss, compatto e lavorato; la chiodatura è ravvicinata, a spit, nuovissima.
Tocca a me:
Procediamo tiri alterni e salgo il secondo tiro (5b), sempre in diagonale a sinistra, con qualche passo in aderenza:
L'Alpino segue, fino alla comoda sosta su 2 spit e anello, da collegare:
Terzo tiro (5a), traverso a sinistra sulle placche compatte scure, poi su fino in sosta:

Salgo il quarto tiro (5a), sempre in placca, poi Paolino chiude i conti con la quinta e ultima lunghezza (4c), su placca lavorata senza difficoltà:

Alle nostre spalle, il Vallone di Riofreddo presenta il vestito autunnale, con i colori tipici che spingono i fotografi in montagna in questi giorni:
Di fronte a noi, il Malinvern (m 2.939), bellissimo visto da qui:
Scendiamo con 3 calate, poi ci portiamo a sinistra per salire ancora la via Nevischio (5c   5L   210 m), dopo aver sgranocchiato qualcosa:
Attacco io il primo tiro (5c), splendido: dopo le facili placche iniziali, mi porto alla base del muro verticale che sale a destra, supero lo strapiombo facilmente e mi porto in parete:
Salgo in verticale, su roccia ottima, a tacchette orizzontali:

Esco a destra in comoda cengia, dove trovo la sosta con 2 spit e anelli per calata, che collego per recuperare il socio:
Secondo tiro (5a), bello, lungo lo spigolo, poi in diagonale a destra:

Sono le 16,30, tardino, visto che abbiamo iniziato tardi...
A questo punto dobbiamo decidere se scendere in doppia e proseguire fino in cima: optiamo per la seconda ipotesi, anche perchè ci pare di poter scendere a piedi, girando largo a destra, anziché in doppia...
Allora ok, saliamo veloci: percorro in pochi istanti il terzo tiro (4c), rinviando solo alcuni spit:

Paolino sale poi il quarto tiro (5a),dall'andamento un po' particolare e sinuoso, prima lungo uno speroncino, poi a sinistra per una paretina, per uscire su comoda cengia erbosa:
Poco dopo salgo l'ultima lunghezza (4c), con primi passi di forza e poi facilmente su spigolo e placca:
Autoscatto in cima:

Via scendiamo velocemente... anzi, per la verità prima saliamo, per andare a reperire alcune tracce di sentiero che aggirano la parete a destra (faccia a monte) e raggiungiamo la base delle vie, dove recuperiamo gli zaini.
Poi via verso il fondovalle e l'auto, dove giungeremo all'imbrunire.

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