Io e Livio
Continua la mia preparazione fisica al Kibo, che mi godo con piacere frequentando le vette di Tremila metri anche in inverno.
Oggi io e Livio saliremo lo Chaberton (m 3.131) lungo la via normale da Montgenèvre, da dove partiamo poco prima delle 9,00.
All'inizio non c'è neve, ma noi saliamo portandoci dietro le racchette da neve, visto che saliremo a Tremila metri:
I colori del tardo autunno e la parete rocciosa del contrafforte ovest:
Non incontriamo nessuno e la via inizia a salire più ripida:
Ambiente magnifico:
La pendenza ci dà tregua per un po':
ma poi prende vigore, mentre noi seguiamo la traccia di chi ci ha preceduti nei giorni scorsi:
Ora la salita è faticosa:
La traccia sembra condurre in cielo:
Finalmente arriviamo al colle, volgendo poi alla nostra destra ecco la sommità, anche se ancora lontana:
Ambiente glaciale:
Livio inizia ad accusare la fatica e resta un po' indietro:
Sempre più su, dove ci aspetta una piccola costruzione in pietra:
E' una splendida giornata:
Ad un certo punto Livio mi urla che si ferma alla piccola baita, mi dice di andare avanti:
Supero e aggiro alcune cerchie di filo spinato, residui bellici delle fortificazioni che contraddistinguono questa vetta:
Le mie tracce sulla cima intonsa:
Spettacolo:
Le celebri fortificazioni, i sei torrioni ben visibili dal basso:
Ecco la croce di vetta, sepolta dalla neve:
Montagne a 360°:
Un paio di autoscatti:
Dopo aver esplorato un po' i bastioni sulla cima, inizio la discesa.
Non trovo Livio nella baita, così continuo a scendere, finché non lo vedo all'altezza del colle, dove lo raggiungo.
Scendendo si lascia prendere dall'entusiasmo e cerca di sgraffignare un po' di dislivello senza fatica:
Si torna a riveder la roccia, verso le 15,00 siamo di ritorno all'auto:
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