Io, Bruno, Manu e Paolino l'Alpino
In macchina dibattiamo sulla destinazione: io dico Tre Denti di Meano, Manu dice Vallone di Bourcet.
Benché stufo di aver quasi sempre ragione :-D, provo ad assecondarlo: arrivati al Bourcet, parcheggio e ci incamminiamo verso le pareti, che raggiungiamo in dieci minuti: c.v.d, tutto bagnato...
La nebbia ha bagnato la roccia, che in quella valle stretta e chiusa non asciugherà per un pezzo...
Torniamo in macchina e ci dirigiamo ai Tre Denti di Meano (m 1.000), non lontani ma esposti più favorevolmente, dove infatti la situazione è molto migliore: appena scesi dall'auto già avvertiamo un microclima più mite; ci prepariamo e saliamo nel bosco verso le pareti.
Venti minuti dopo, ci siamo: la roccia è asciutta.
Attacchiamo il Dente Occidentale, dividendoci tra chi vuol fare vie lunghe e FF (f**ci falesisti :-D):
- Io e Paolino l'Alpino - Alpinisti
- Manu e Bruno - FF
Parte Paolino, che attacca la Via delle Placche (5c TD- 3L 80 m):
Il primo tiro è gradato 5b, ma entrambi troviamo qualcosa di strano, che credo vada al di là delle solite maggiori difficoltà del primo tiro della giornata...
Alla fine chiudiamo il tiro un po' lavorato, ma veramente non può essere 5b; anche il 5c va stretto, io dico 5c+.
Ultimi metri per me:
Ci alterniamo come sempre ed attacco la placca della seconda lunghezza (5c):
La spittatura si mantiene bella ariosa e, da sotto il tettino in alto, non trovo più spit fino alla sosta, 10 m più in alto...
Paolino mi segue:
La roccia è bellissima, asciutta; il tempo tiene, anche se coperto.
Paolino esce dal tetto:
Il terzo tiro (5a) è ancora in placca e Paolino procede senza difficoltà:
Sotto di me, Bruno arriva in catena:
A questo punto, decidiamo di traversare a destra in parete e raggiungere la prima sosta della via Michelin-Battù (5b D 4L 110 m):
Abbiamo già percorso questa via 2 anni e mezzo fa.
Vado avanti lungo il primo tiro (4b), senza problemi:
Poi Paolino risale le placche della lunghezza successiva (4c):
La roccia è splendida ed eccoci al tiro che aveva fatto bestemmiare Paolino due anni e mezzo fa.
Stavolta invece salgo la lunghezza (5b) senza difficoltà, vincendo lo strapiombo iniziale, le placche ed il diedro che seguono ed il passaggio chiave pochi metri sotto la sosta.
Paolino mi raggiunge:
Paolino supera di slancio l'ultimo breve tiro (4a) ed in pochi minuti siamo in vetta al Dente Orientale:
Con lo sguardo vado immediatamente alla Via delle Placche Rosse (5b 4L 100 m), non lontana:
Paolo, ormai siamo qui: se non la saliamo ora, quando mai?
La discesa dal Dente è spettacolare: prima una traversata in cresta, poi una doppia da 25 m su una una sosta piuttosto... artigianale!
Poco dopo eccoci all'attacco della grande placca rossa: parto io e salgo ingran velocità il primo tiro (5b), molto bello:
Paolino mi raggiunge:
Alle nostre spalle, la vetta del Dente Orientale appena scalato e disceso, circondato dalle nebbie che vanno alzandosi:
Il secondo tiro (5a) è ancora molto divertente:
Segue una lunghezza facile ed interlocutoria, poi un breve spostamento a piedi fino alla base del risalto finale (4c):
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