Sabato 22 marzo 2008
Io e Paolino l'Alpino
Da un po' di tempo avevo la curiosità di visitare i Tre Denti di Meano, in Val Chisone; e così, eccoci qui.
La giornata è fredda, soprattutto a causa del vento gelido che soffia impietoso.
Attacchiamo lo Spigolo Sud-Ovest (5b 230 m 7L) alle 10,30, parte Paolino: il primo tiro (5b) è una lunga rampa in placca, da affrontare sullo spigolo sinistro; l'uscita è un pochino ostica:
Lo raggiungo in sosta, una piazzola bella comoda, e parto per il secondo tiro (5b); mi sposto leggermente a sinistra, poi risalgo la placca verticale e mi porto sullo spigolo, con grande difficoltà...
La via presenta spit e chiodi, tutti puntualmente colorati di azzurro, in perfetto stile Fiorenzo Michelin (il chiodatore):
Risalito sullo spigolo, incontro minori difficoltà a raggiungere la sosta su albero, poi recupero Paolino:
Il vento è freddo, ma al sole si resiste.
La terza lunghezza (3b) risale una bella placca appoggiata, poi si riporta sullo spigolo e Paolino va a sostare ancora su albero:
Il quarto tiro (5b) mi sorprende: la relazione che ho in tasca è imprecisa e parla di 3b... Fatto sta che azzero e salgo oltre:
La quinta lunghezza (3b) risale facili placche:
Alla nostra sinistra corrono le vie lungo il Dente Occidentale:
La sesta lunghezza (4b) è splendida: placca dapprima appoggiata,
che poi si impenna per superare un muro leggermente strapiombante:
Sostiamo su un comodo terrazzino, poi Paolino impegna la settima lunghezza (5b), superando una partenza boulder e procedendo per belle placche, ben appigliate:
Lo raggiungo alla panoramica sosta in vetta al Dente Orientale:
Da qui ci caliamo con una doppia da 25 m fino all'intaglio tra il Dente Orientale e quello Centrale.
Scendiamo lungo il canale di sfasciumi e, a circa metà strada, attacchiamo la via Michelin-Battù (5b 130 m 5L), che risale il Dente Occidentale.
Proseguendo idealmente la via precedente, parto io per la prima lunghezza (4c), un muro verticale ed una placca di aderenza:
Il secondo tiro (4a), che salirà Paolino:
La terza lunghezza (5a) parte in aderenza, poi risale una fessura:
Il quarto tiro (5b) è decisamente impegnativo.
Paolino impreca riguardo alla chiodatura, supera la partenza boulder, le placche successive e si impegna in un diedro-canale povero di appigli, uscendo ad una sosta affollata da tre ragazzi che si stanno calando lungo la via:
Riesco faticosamente ad alzarmi e percorro la quinta ed ultima lunghezza (4a): un muro verticale
ed una placca più facile mi portano in vetta, dove sventola una bandiera italiana:
Foto di vetta:
poi tutti a casa!
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