sabato 20 febbraio 2010

ROCCA dell'AIA (m 680): Via du Parpeletta + Cresta Sud-Est


Sabato 20 febbraio 2010



Io e Paolino l'Alpino

Come nelle migliori tradizioni, l'assassino torna sempre sul luogo del delitto...

Una settimana dopo, previa sosta a Lesegno dal mitico Mauro a far incetta di friends, rieccoci al parcheggio.
Stavolta splende il sole, anche se tira un venticello freddo decisamente fastidioso...

Mangiamo un panino e saliamo fino allo Scoglio del Butto (m 750): non troviamo la giusta ispirazione, nel senso che la via candidata ad essere salita presenta un primo spit molto alto, troppo per la nostra voglia di rischiare di oggi...


OK, allora scendiamo e ci spostiamo alla Rocca dell'Aia (m 680), così vado a riprendermi il maillon di calata che ho dovuto mollare la settimana scorsa!

Scendiamo fino a girare sotto la parete est della rocca ed attacchiamo la parete nel punto più basso possibile, alla base dello zoccolo.

Ci leghiamo e parto io lungo la Via du Parpeletta (4b 55 m):

Un po' di attenzione in partenza, poi salgo verso un tetto:

Rinvio un paio di spit, poi non trovo più nulla; rinvio un albero, poi traverso a destra alla base di un diedro verticale.
A differenza di una settimana fa, oggi c'è un sole splendido:

Con un paio di movimenti interessanti, risalgo in placca, rinvio uno spit ed un vecchio chiodo prima di sbucare in cima al risalto, dove trovo un buon fittone di sosta a cui assicurare Paolino:



Sopra di me, alcune decine di metri conducono alla base della parete sud vera e propria:

Paolino sale il diedro:



ed infine la placca:



Ci portiamo alla base della parete: Paolino inciampa strada facendo, causa impigliamento di un anello di corda, e sottolinea il nostro livello, con amara autoironia:

Ecco la parete sud della rocca di fronte a noi:

Stavolta attacca Paolino (le altre volte qui ero in testa io), che sale il muro del primo tiro lungo la variante diretta (V), poi prosegue lungo il diedro-rampa e sosta sui due golfari a sinistra della lama staccata.

Lo raggiungo e proseguo verso sinistra:

Mi interessa valutare la Variante Porro, che dovrebbe essere la via più facile per salire in cima; scorgo un paio di spit, poi la via sembra andarsi a raccordare con la Variante Diretta che sale diritta sopra la lama staccata:



Avendo anche il maillon di calata da recuperare, opto per il camino terminale, anche per chiudere il "discorso" lasciato aperto sabato scorso a causa del freddo esagerato.
Attacco il camino: stavolta la roccia ha una temperatura tollerabile, seppur non proprio gradevole, e riesco a passare; sottolineo comunque che il movimento non è per nulla banale, forse anche a causa del tipo di passaggio: i camini non appartengono al nostro background, essendo tipici delle zone dolomitiche...
L'uscita dal camino, ormai fuori dalle difficoltà:

Gli ultimi metri che mi separano dalla vetta:

Paolino mi raggiunge, sottolineando la particolarità dei movimenti, e poco dopo eccoci alla foto di rito con la croce sommitale:

Alle spalle, lo Scoglio del Butto (m 750):

Cartolina: ognuno va al mare a modo suo...

Il Butto:

Corda doppia sui golfari all'uscita della via:

Recuperiamo il mio maillon e con due calate siamo a terra:

Il camino:

Bella giornata, ci siamo divertiti, ma ora è tardi, ci aspetta il viaggio di ritorno!

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