Io, Paul e Lollo
Un sabato in Sbarua ci sta sempre bene, in inverno.
Oggi siamo in 3 e faccio finalmente la conoscenza personale con Lollo.
Guida il Paul, parcheggiamo a Dairino e via verso le pareti; il meteo parla di velature, in realtà prevale il sole e si sta decisamente bene.
L'obiettivo di oggi è proposto da Paul: Bon Ton (6a+ 6L 150 m) allo Sperone Rivero:
Non c'è quasi nessuno in giro, tanto meno all'attacco della "nostra" via; ci leghiamo e parte il Paul per il primo tiro (5c):
Un muro verticale, un breve bombé, poi l'uscita verso sinistra.
Salgo come secondo, seguito da Lollo:
Il Paul ci aspetta in sosta:
Cambio della guardia, passo avanti io, ma qui ci incasiniamo e prendiamo lo strapiombo a destra (6a), dove vado a ghisarmi a freddo:
Studio il passo, poi perdo la presa buona per ribaltarmi al di sopra del tetto; salgo allora lungo il diedro appena sinistra (passo di 6a), per riportarmi sopra la sosta:
Quinta lunghezza (6a+), il Paul sfodera il meglio e dà l'anima lungo una placca veramente povera di appigli e appoggi:
Io e Lollo seguiamo arrangiamoci come possiamo, facendo tutto fuorché una libera; Lollo quasi in uscita:
Ultima lunghezza (4c): Lollo passa avanti e sale il muro finale, prima in diedro poi in fessura:
Oggi siamo in 3 e faccio finalmente la conoscenza personale con Lollo.
Guida il Paul, parcheggiamo a Dairino e via verso le pareti; il meteo parla di velature, in realtà prevale il sole e si sta decisamente bene.
L'obiettivo di oggi è proposto da Paul: Bon Ton (6a+ 6L 150 m) allo Sperone Rivero:
Non c'è quasi nessuno in giro, tanto meno all'attacco della "nostra" via; ci leghiamo e parte il Paul per il primo tiro (5c):
Un muro verticale, un breve bombé, poi l'uscita verso sinistra.
Salgo come secondo, seguito da Lollo:
Il Paul ci aspetta in sosta:
Cambio della guardia, passo avanti io, ma qui ci incasiniamo e prendiamo lo strapiombo a destra (6a), dove vado a ghisarmi a freddo:
Studio il passo, poi perdo la presa buona per ribaltarmi al di sopra del tetto; salgo allora lungo il diedro appena sinistra (passo di 6a), per riportarmi sopra la sosta:
Proseguo poi diritto in placca e lungo un pilastro (5c), tiro piuttosto lungo, fino a sbucare in cengia, dove sosto a destra di un gruppo di alberi.
Paul va avanti in L3 (5c), prima in placca, poi lungo muri e tettini, magnifico:
Poco dopo eccomi nel traverso a destra in corrispondenza dell'ultimo tettino, con una bella sequenza di prese rovesce:
Torno avanti, L4 (5b) per me è la più divertente e punta dritto al caratteristico albero secco che contraddistingue la via:
Inizio con un traverso a sinistra, con un singolo passo in spaccata un po' delicato, poi salgo il diedro verticale che segue, con passi in dulfer:
Seguo una breve rampa a sinistra e mi porto sotto la verticale di un diedro spettacolare, seguendo il quale guadagno la sosta sul celebre albero secco:
Albero che presenta un incredibile chiodo piantato nel legno:
Assicuro Paul e Lollo:Quinta lunghezza (6a+), il Paul sfodera il meglio e dà l'anima lungo una placca veramente povera di appigli e appoggi:
Io e Lollo seguiamo arrangiamoci come possiamo, facendo tutto fuorché una libera; Lollo quasi in uscita:
Ultima lunghezza (4c): Lollo passa avanti e sale il muro finale, prima in diedro poi in fessura:
Siamo fuori e dopo un breve conciliabolo decidiamo di tornare a casa, che per oggi va bene così, rimandando a un'altra occasione la via Barbi che avevamo previsto.
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