Io e Pol
Stavolta si scala il Corno, quest'anno mi mancava proprio!
Dopo un'estate fantastica, eccoci a far visita allo Scoglio Inaccessibile delle Alpi Marittime, in compagnia del Pol, molto motivato e in gran forma.
L'avvicinamento al rifugio Bozano è sempre un piacere per me, la mattina saliamo veloci, al fresco e ci concediamo la mitologica crostata di castagne di Marco, con un buon thè, prima di percorrere il nuovissimo sentiero di accesso alla parete, un lastricato frutto di un lavoro immenso da parte delle squadre forestali della Regione.
Il programma prevede la salita di una magnifica combinazione di vie sul Corno Stella (m 3.050): Regalami un Sorriso (6a TD- 8L 250 m) + Vecchi Lupi (6a+ TD 7L 300 m):
L'attacco della prima via, sullo zoccolo, è ben segnalato e di comodissimo accesso:
Procediamo a comando alternato; la seconda lunghezza (4c) tocca a me, supero lo strapiombetto a sinistra della sosta e poi salgo per placche articolate:
Terza lunghezza (4c): Pol sale la rampa da destra a sinistra, poi supera il breve strapiombo senza difficoltà:
Salgo a mia volta, non senza tribolare:
La quarta lunghezza (5c) mi vede scalare un diedro a destra, poi superare con passi atletici la vena di quarzo, per uscire a sinistra, dove una placca mi porta in sosta:
Alla nostra sinistra, la splendida Catena delle Guide:
Il Pol sul crux del tiro:
Eccoci, sono di nuovo in vetta al Corno, magnifico!
Il Pol:
Selfie:
Scendiamo il plateau fino alle calate della Campia: 3 lunghe doppie verticalissime ci depositano senza intoppi alla cengia alta, poi un'ultima doppia nel canale della cengia ci porta sul sentiero, pochi minuti dopo siamo all'ultima lunga calata fino ai ghiaioni basali.
Poco dopo ecco la splendida immagine frontale della parete sud-ovest del Corno, in pieno sole:
Si chiude un'altra grandiosa giornata in alta montagna, ma la stagione prosegue!
Dopo un'estate fantastica, eccoci a far visita allo Scoglio Inaccessibile delle Alpi Marittime, in compagnia del Pol, molto motivato e in gran forma.
L'avvicinamento al rifugio Bozano è sempre un piacere per me, la mattina saliamo veloci, al fresco e ci concediamo la mitologica crostata di castagne di Marco, con un buon thè, prima di percorrere il nuovissimo sentiero di accesso alla parete, un lastricato frutto di un lavoro immenso da parte delle squadre forestali della Regione.
Il programma prevede la salita di una magnifica combinazione di vie sul Corno Stella (m 3.050): Regalami un Sorriso (6a TD- 8L 250 m) + Vecchi Lupi (6a+ TD 7L 300 m):
L'attacco della prima via, sullo zoccolo, è ben segnalato e di comodissimo accesso:
Siamo i primi, la parete è ancora in ombra, ma si sta benissimo.
Le previsioni sono buone, si può star tranquilli.
La prima via è chiodata decisamente plaisir, un misto di spit e qualche chiodo che permette di divertirsi in tutta tranquillità.
Ci leghiamo e attacca il Pol il primo tiro (6a):
Un passo delicato a pochi metri da terra, poi via più facile, quindi un altro passo un po' aleatorio più in alto, prima della comoda sosta; tocca poi a me.Procediamo a comando alternato; la seconda lunghezza (4c) tocca a me, supero lo strapiombetto a sinistra della sosta e poi salgo per placche articolate:
Terza lunghezza (4c): Pol sale la rampa da destra a sinistra, poi supera il breve strapiombo senza difficoltà:
Salgo poi io:
Il tiro successivo (5c/6a) propone una bella placca lavorata, che salgo con grande divertimento.
Segue l'amico:
Il tiro prosegue poi omogeneo (5c/6a) fino in cima al pilastro:
Siamo ancora in ombra, a quest'ora, ma si sta benissimo, come temperatura.
Da qui in avanti proseguiamo in comune con la via Giacougià, traverso la cengia e mi porto alla base dello strapiombo (5c), che supero nel punto debole:
Proseguo poi su placche articolate:
Il Pol si porta poi con un'unica lunghezza (5c) fino all'uscita della via, ancora in placca e brevi muri:
Seguo a ruota, quando il sole ormai si avvicina alla parete:
Dall'uscita della via, facciamo su le corde e ci portiamo verso la grande cengia, dove traversiamo a destra fino a portarci alla calata nel diedro-canale, che ripercorreremo anche più tardi in discesa...
Ci portiamo a destra dell'attacco della De Cessole e troviamo subito le iniziali in vernice che segnano l'attacco della via Vecchi Lupi:
Il primo tiro (5b) lo sale Pol, in placca verticale in leggero diagonale a sinistra:
Avanti a tiri alterni, salgo il secondo tiro (5b), ancora in placca, prima in obliquo a sinistra e poi a destra, fino a sosta sul traverso della De Cessole sotto fascia strapiombante:
Pol segue:
Terzo tiro, il tiro chiave (6a+): Pol attacca lo strapiombo, per uscire a sinistra sotto la vena di quarzo, dove sosta:Salgo a mia volta, non senza tribolare:
La quarta lunghezza (5c) mi vede scalare un diedro a destra, poi superare con passi atletici la vena di quarzo, per uscire a sinistra, dove una placca mi porta in sosta:
Pol on air:
Quinta lunghezza (5c): Pol sale le placche dritto sopra la sosta, poi attacca la fascia strapiombante, in diagonale verso sinistra:Alla nostra sinistra, la splendida Catena delle Guide:
Il Pol sul crux del tiro:
Il rifugio è ormai lontanissimo, molto in basso:
Salgo poi le placche del sesto tiro (4c), quindi il Pol gli ultimi risalti (3c) del settimo tiro:
L'ottavo tiro (III+) è facile, ci sleghiamo e facciamo su le corde per percorrerlo rapidamente, fino a sbucare sul celebre plateau sommitale, che percorriamo in salita verso la croce di vetta:Il Pol:
Selfie:
Scendiamo il plateau fino alle calate della Campia: 3 lunghe doppie verticalissime ci depositano senza intoppi alla cengia alta, poi un'ultima doppia nel canale della cengia ci porta sul sentiero, pochi minuti dopo siamo all'ultima lunga calata fino ai ghiaioni basali.
Poco dopo ecco la splendida immagine frontale della parete sud-ovest del Corno, in pieno sole:
Si chiude un'altra grandiosa giornata in alta montagna, ma la stagione prosegue!
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