Io e Paolino l'Alpino
Ancora maltempo...
Incredibile... mi par di essere sempre qui a scrivere la stessa frase...
Neanche stavolta ci diamo per vinti, così partiamo ugualmente, alle 7,00.
La meta è la zona del Monte Bracco (m 1.100), ma abbiamo già un piano B, in caso di maltempo ripiegheremo su una libreria in Val Varaita.
Quando ci avviciniamo alla meta, però, inizia a piovigginare e l'asfalto è bagnato: pare ci siano nuvole cariche di umidità addossate alle pareti.
Ripieghiamo allora su una perlustrazione delle falesie di Lungaserra, non distanti, dove scopriamo un modo di pareti molto invitanti appena chiodate; veramente sorprendenti e molto ben pulite, ad opera dei soliti noti, che non mi stancherò mai di ringraziare.
Bella e stupefacente scoperta, non avrei mai immaginato che vi fossero così tante vie chiodate.
Abbiamo con noi l'attrezzatura e le corde, ma le pareti sono totalmente fradice e scolanti acqua, per cui di arrampicare non se ne parla, nonostante non stia piovendo.
Quando torniamo all'auto sono le 11,30.
Il cielo pare aprirsi: il mio inguaribile ottimismo mi impone un secondo tentativo al Bracco.
Quando giungiamo a Sanfront via Paesana, però, ecco che ci risiamo: il cielo si chiude e ricomincia a piovigginare...
Verso l'alta valle, però, pare più chiaro: ok, saliamo alle Placche Giacottino (m 1.000), per quel che ci costa...
La falesia è letteralmente attaccata alla strada, quindi vale la pena provare.
Poco dopo siamo lì e... non piove e la roccia pare asciutta!Ripieghiamo allora su una perlustrazione delle falesie di Lungaserra, non distanti, dove scopriamo un modo di pareti molto invitanti appena chiodate; veramente sorprendenti e molto ben pulite, ad opera dei soliti noti, che non mi stancherò mai di ringraziare.
Bella e stupefacente scoperta, non avrei mai immaginato che vi fossero così tante vie chiodate.
Abbiamo con noi l'attrezzatura e le corde, ma le pareti sono totalmente fradice e scolanti acqua, per cui di arrampicare non se ne parla, nonostante non stia piovendo.
Quando torniamo all'auto sono le 11,30.
Il cielo pare aprirsi: il mio inguaribile ottimismo mi impone un secondo tentativo al Bracco.
Quando giungiamo a Sanfront via Paesana, però, ecco che ci risiamo: il cielo si chiude e ricomincia a piovigginare...
Verso l'alta valle, però, pare più chiaro: ok, saliamo alle Placche Giacottino (m 1.000), per quel che ci costa...
La falesia è letteralmente attaccata alla strada, quindi vale la pena provare.
Proprio mentre disfiamo le corde però... inizia a gocciolare...
Basta, questo è troppo, io me ne frego: Paolino, fammi sicura, che salgo ugualmente!
Visto l'ambiente un pochino umido, evitiamo i tiri troppo impegnativi e siamo già più che contenti di poter scalare: attacco il primo tiro, Snoopy (5b):
Visto che il meteo tiene, proseguiamo e ci spostiamo nel settore di sinistra, la parete più bella.
Salgo Peter Pan (5a), nonostante la partenza bagnata:
La roccia è magnifica, la chiodatura nuova e perfetta, a fittoni:
Alzo un po' il tiro, divertendomi un mondo:
La via Trufaldina (5b) mi fa capire il motivo del suo nome: tre prese scavate in uscita...
Chiudo il discorso con Gentiluomini (5b), mentre ricomincia a piovere:
Riesco comunque a concluderla, poi torniamo all'auto, dove Paolino dà prova di Alzheimer galoppante: non trovando la macchina fotografica, mette tutto sottosopra, quindi risale alle pareti a cercarla e torna pochi minuti dopo con... la sua corda in mano!
Non trova la macchina fotografica, ma grazie a questo evita di perdere la corda...
Mentre continua ad agitarsi per la perdita, mi accorgo che sul tettuccio della macchina ci sono la sua guida del Bracco e la macchina fotografica, che avrebbe perso per strada se fosse ripartito...
Vabbè, si torna a casa, evitando ogni commento superfluo, ma contento di aver salito 5 tiri in una giornata che sembrava promettere veramente male.
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