Sabato 21 aprile 2012
Io, Manu, Renato e Paolino l'Alpino
Oggi ci dedichiamo alla placca pura, per la gioia di Renato!
Raggiungiamo la frazione di Outrefer, nel comune di Donnas (AO) e subito ci imbattiamo in un anziano signore, intento a tagliare erba, che molto gentilmente ci dà una serie di indicazioni sull'ubicazione delle vie al Bec Cormoney (m 1.875) e sulla loro esposizione al sole.
In effetti, nonostante l'esposizione a nord-est, prendono molto più sole del previsto e le troveremo quasi perfettamente asciutte, a dispetto delle perplessità iniziali.
Raggiungiamo la frazione di Outrefer, nel comune di Donnas (AO) e subito ci imbattiamo in un anziano signore, intento a tagliare erba, che molto gentilmente ci dà una serie di indicazioni sull'ubicazione delle vie al Bec Cormoney (m 1.875) e sulla loro esposizione al sole.
In effetti, nonostante l'esposizione a nord-est, prendono molto più sole del previsto e le troveremo quasi perfettamente asciutte, a dispetto delle perplessità iniziali.
Per l'avvicinamento, ci sciroppiamo le centinaia e centinaia di gradini che formano il sentiero, peraltro molto bello, mentre in cielo risplende un bellissimo sole:
Salendo lungo il sentiero, per circa 1h 20', passiamo sotto ad un traliccio (non proprio wilderness...), che mi richiama le gesta di Alain Robert, detto Spiderman:
Finalmente raggiungiamo l'attacco delle vie e qui Renato capisce che per oggi la parola d'ordine sarà SPALMARE...
Ho una voglia pazzesca, dopo essere stato costretto allo stop per via del solito meteo sabato scorso...
Ci leghiamo io e Manu, ci seguiranno Paolino e Rena; partiamo noi, perchè io ho intenzione di salire due vie e non una sola!
Vado avanti io, attaccando la prima placca (V-) della via Eclissi di Venere (6a TD- 9L 230 m):
Ci alterniamo: Manu su L2, sempre su placca e sueprando un tettino (V):
Mentre assicuro Manu, Paolino sale L1:
Terza lunghezza (V): partenza delicata in placca sotto ad un tettino, poi un diedro e ancora placca.
Il quarto tiro (V+) tocca a Manu: partenza molto delicata in placca, poi una bellissima fessura in diagonale verso sinistra conduce in sosta, in una nicchia:
Il quarto tiro (V+) tocca a Manu: partenza molto delicata in placca, poi una bellissima fessura in diagonale verso sinistra conduce in sosta, in una nicchia:
Parto per il quinto tiro (6a): traverso deciso a sinistra tenendo lame rovesce, poi un passo molto aleatorio mi permette di superare la placca quasi verticale, fino alla sosta successiva:
La chiodatura è ottima su tutta la via, tranne forse L4, chissà perchè...
L6: Manu sale la placconata, sempre in diagonale verso sinistra, fino ad un tetto da salire e percorrere in aderenza, magnifico:
L6: Manu sale la placconata, sempre in diagonale verso sinistra, fino ad un tetto da salire e percorrere in aderenza, magnifico:
Paolino e Rena seguono, distanziati di un paio di lunghezze:
Proseguo in placca lungo il settimo tiro (V-):
che concateno con l'ottavo (V-):
Quindi, Manu chiude le danze con la nona ed ultima lunghezza (IV), con la quale raggiungiamo la cima della grande placconata:
Il panorama, verso l'alta valle, "sorvegliata" dal Paretone di Machaby (teatro oggi purtroppo di un incidente mortale ad un istruttore CAI...):
Il panorama verso la bassa valle, con l'imbocco della Valle di Gressoney:
Ci caliamo in doppia, decisamente scomodo... incrociamo gli amici che salgono ancora e raggiungiamo l'attacco della vicina via I Birraioli (6a+ TD 5L 200 m):
Ho ancora molta voglia di scalare, è una di quelle giornate in cui non smetterei più...
Attacco io il primo tiro (6a), manco a dirlo un lungo viaggio in placca su roccia perfetta, con chiodatura veramente da falesia:
Attacco io il primo tiro (6a), manco a dirlo un lungo viaggio in placca su roccia perfetta, con chiodatura veramente da falesia:
Dopo la placca, supero un breve tettino, intenso, ma senza problemi, e raggiungo la sosta appena alla mia sinistra.
Manu mi raggiunge ed attacca la seconda lunghezza (6a+), superando subito un tettino, con ottime prese in uscita:
In seguito, alcuni metri in aderenza conducono alla base di un tetto più pronunciato, da cui si esce ancora in placca, fino alla sosta.
Quando raggiungo Manu, io avrei ancora voglia di proseguire, ma lui dice basta.
OK, scendiamo in doppia, tanto in effetti i successivi tre tiri sarebbero tutti di placca di 5a, la parte interessante della via l'abbiamo salita.
Quando ci riuniamo tutti e quattro alla base della parete, mangiamo un boccone e scendiamo.
Poco dopo, mi soffermo a fotografare la parete nella sua interezza:
Nessun commento:
Posta un commento