Sabato e Domenica 18-19 dicembre 2010
Io, Silvia, Ele, Fabry e Samu
Non un'uscita alpinistica, ma un bel viaggetto alla scoperta dell'ultima perla delle Alpi che ancora mi manca: dopo Cortina, Zermatt, Courmayeur e Grindelwald, si va a Chamonix.
Partiamo sabato mattina: fortunatamente non nevica, così la mia Picasso viaggia tranquilla verso il tunnel del Monte Bianco.
All'arrivo, verso le 11, ci sistemiamo in albergo e subito ci lanciamo alla ricerca del posto giusto dove pranzare.
Quel posto è presso il ristorante-pizzeria di Valerio, dove troviamoo una pizza veramente ottima, una volta tanto in Francia.
Ci affrettiamo, visto che per domani le previsioni saranno peggiori, e ci dirigiamo verso la stazione del celebre trenino rosso del Montenvers:
Ci affrettiamo, visto che per domani le previsioni saranno peggiori, e ci dirigiamo verso la stazione del celebre trenino rosso del Montenvers:
Qui si respira la storia di Chamonix, segnata dalla costruzione di quest'opera, ai primi del 900:
Eccomi, felice tra i miei monti:
Il ricordo va alla nostra magnifica salita del Monte Bianco (m 4.810) nel 2005.
Una ventina di minuti dopo, eccoci sulla terrazza del Montenvers, di fronte alla mitica parete ovest del Petit Dru (m 3.730):
E' evidente il segno del grande crollo del 2005, quando il Pilastro Bonatti improvvisamente raggiunge i ghiaioni basali cancellando una delle vie più significative della storia dell'alpinismo...
Uno sguardo verso l'Aiguille de l'M (m 2.844):
Ancora in posa di fronte alla ovest dei Drus:
La Mer de Glace:
Gli immancabili gracchi, insensibili al freddo:
La temperatura segna -12°C: una visita al tunnel dei Cristalli, poi una sosta al bar terrazza riscaldato.
E' evidente il segno del grande crollo del 2005, quando il Pilastro Bonatti improvvisamente raggiunge i ghiaioni basali cancellando una delle vie più significative della storia dell'alpinismo...
Uno sguardo verso l'Aiguille de l'M (m 2.844):
Ancora in posa di fronte alla ovest dei Drus:
La Mer de Glace:
Gli immancabili gracchi, insensibili al freddo:
La temperatura segna -12°C: una visita al tunnel dei Cristalli, poi una sosta al bar terrazza riscaldato.
Alle 15,30, prendiamo nuovamente posto sul trenino:
In basso, Chamonix ci attende:
OK, via alla visita vera e propria della cittadina e del suo centro:
Aria natalizia nelle vie principali:
Trascino i miei compagni di viaggio in tutti i negozi specializzati in abbigliamento ed attrezzatura per sci ed alpinismo...
In basso, Chamonix ci attende:
OK, via alla visita vera e propria della cittadina e del suo centro:
Aria natalizia nelle vie principali:
Trascino i miei compagni di viaggio in tutti i negozi specializzati in abbigliamento ed attrezzatura per sci ed alpinismo...
In alto, addirittura un raggio di sole a rischiarare le vette, in direzione dell'Aiguille du Midi (m 3.842):
Gironzoliamo fino a sera, quando ci imbattiamo nella celebre statua di Jacques Balmat, primo salitore del Monte Bianco l'8 agosto 1.786, che indica a De Saussure, il "mandante"della scalata, la vetta della montagna:
La cena è a base di galettes e crepes, in cui mi distinguo nettamente...
Gironzoliamo fino a sera, quando ci imbattiamo nella celebre statua di Jacques Balmat, primo salitore del Monte Bianco l'8 agosto 1.786, che indica a De Saussure, il "mandante"della scalata, la vetta della montagna:
La cena è a base di galettes e crepes, in cui mi distinguo nettamente...
Il giorno seguente si apre con una colazione pantagruelica in albergo, dopo di che torniamo a spasso per la città ed eccoci nuovamente sotto la statua:
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