sabato 16 maggio 2009

MONTE GROSSO (m 2.006): Parete Nord-Est


Sabato 16 maggio 2009




Io e Paolino l'Alpino


Invoco la statistica...
Manco a dirlo, ancora una volta meteo incerto...
All'ultimo momento, però, le previsioni si ammorbidiscono un po', così decidiamo di tentare.
E' nevicato al di sopra dei 2.300 m, per cui scegliamo qualcosa al di sotto: perchè non tentare il monte Antoroto (m 2.144) per la Parete Nord-Est (50° max PD 930 m)?
E' una zona che conosciamo poco: partiamo alle 5,45 e raggiungiamo l'abitato di Garessio, da cui proseguiamo verso Valdinferno (m 1.230): il nome è già tutto un programma.
Lungo tutta la strada il cielo è ingombro di nuvole basse e scure; a Garessio, però, ecco i primi squarci di sereno!


Ci prepariamo: portiamo piccozza, ramponi, imbrago, corda e una vite da ghiaccio, per ogni evenienza.
Sono già le 8,00.
Purtroppo pochi minuti scende la nebbia.
Raggiungiamo il Rifugio Savona (m 1.600) in circa mezz'ora; si direbbe chiuso.
Proseguiamo e poco dopo iniziano i nevai, che si alternano al sentiero inerbito.


Abbiamo con noi la relazione della salita, condita con una bella e recente foto della parete, con il tracciato da seguire; in queste condizioni di visibilità, però, non ci è di grosso aiuto.
Quando la copertura nevosa diventa continua, la situazione è ancora più ingarbugliata: è tutto lattiginoso, non si vede nulla:

Indecisi sul da farsi, tentiamo di indovinare il percorso, per lo meno non possiamo sbagliare l'esposizione della parete, nord-est.
Cominciamo a salire, sperando di beccare il canale giusto:

Alla prima apertura, capiamo che non siamo dove vorremmo:

Presto, tutto torna lattiginoso...
Che si fa? Continuiamo a salire, ormai siamo in ballo... Dopo tutto, ci stiamo divertendo ed allenando e, con tutto il rispetto, se saliamo una cima vicina anziché l'Antoroto non è una tragedia.

Intorno a noi, torrioni calcarei piuttosto pittoreschi:

Imbocchiamo un canalino, con pendenza fino a 45°, anche se per poche decine di metri:

L'uscita:


La pendenza diminuisce proprio mentre usciamo dal pendio:

La neve è stra-assestata, ormai si sale bene e sicuri.
Ecco la vetta del Monte Grosso (m 2.006): capiamo dove siamo leggendo il libro di vetta ed orientandoci sulla carta topografica:

Il panorama verso il Monviso (m 3.841), che emerge dal mare di nubi:

Il vicino Antoroto (m 2.144), nostra meta iniziale:

Mangiamo e beviamo, poi la solita foto di vetta:

Dopo un'oretta, scendiamo e, col sereno, capiamo dove siamo finiti fuori strada: bastava proseguire diritti per soli 4 o 5 minuti e saremmo sbucati qui, di fronte alla parete nord-est dell'Antoroto:

Il canalino comincia ad essere ai limiti dell'impraticabilità, solcato da scariche e lingue di terra.
Scendiamo e ci dedichiamo alla natura ormai estiva:

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