domenica 26 maggio 2019

ROCCA DI PERTI (m 397): Il Vecchio

Domenica 26 maggio 2019
Io e Lollo

Tornato ieri dalla crociera, in vista della trasferta di lavoro a Istanbul di domani, rispondo al richiamo della roccia e con Lollo eccoci a Finale, alla ricerca di un posto dove poter scalare, visto che il meteo non è dell'idea di lasciarci arrampicare.
Appuntamento da Mario e via verso Finale, allora, alla ricerca di un po' di asciutto.
La scelta cade su una via che io ho già salito con Stefano tempo fa, ma che mi era piaciuta un sacco: Rocca di Perti (m 397), via Il Vecchio (6a   7L   150 m).
Parcheggio sotto il settore sud-ovest di Perti, oggi è domenica e fa brutto ovunque... morale: siamo venuti presto, temendo (come in effetti sarà...) orde di arrampicatori da ovunque, soprattuto milanesi.
Siamo i primi al parcheggio, ci prepariamo in fretta e saliamo il breve sentiero che conduce in 10 minuti all'attacco della via:
Ci leghiamo e parto io.
Attacchiamo la variante al primo tiro della via Nicora, supero il pilastrino iniziale su roccia all'inizio un pò consumata e che richiede attenzione.
Proseguendo su roccia migliore, ignoro a sinistra una sosta attrezzata con catena e salgo ancora leggermente a sinistra, raggiungendo un terrazzino con alberi, con la sosta originale a sinistra:
Lollo sale:

Secondo tiro (5b): mi porto a destra per salire un'evidente fessura verticale, molto bella ed estetica.
Proseguo poi su un muro puntando all'albero isolato, ben riconoscibile, vicino al quale si trova la sosta:
Calcare magnifico:
Lollo sale a sua volta, mentre il meteo sembra tenere, come da previsioni:

Siamo al terzo tiro (6a), il tiro chiave, su un calcare a buchetti stratosferico:
Salgo la prima placca, traverso a sinistra dopo aver salito qualche passo aiutandomi col diedrino per la mano destra, poi ancora a sinistra:
L'uscita è piuttosto delicata e povera di appigli, poi un passo deciso ancora a sinistra permette di uscire, dove su un'esile cengetta in piena esposizione trovo una sosta con catena e decido di fermarmi, per assicurare l'amico da vicino e con visuale diretta.
Ecco Lollo poco dopo:

Riparto, il nostro quarto tiro (6a) mi vede traversare ora più facilmente in orizzontale a sinistra, fino a entrare nella rientranza di un ampio diedro. Qui devo scendere un paio di passi, sempre orizzontalmente a sinistra, con passi di nuovo piuttosto delicati, arrivando infine in sosta con un'ultima breve spaccata. Lollo poco dopo interpella alcuni santi in paradiso:

Quinta lunghezza (5b): salgo verticalmente un bel muro inciso da un diedrino-fessura e la successiva placca, fino ad un terrazino con alberi:

Dopo 20 m sono in sosta e recupero il socio:
Non sono solo in sosta, anche se il nanetto originale non c'è più, al suo posto trovo una puffetta:
Ormai ci siamo, salgo il sesto ed ultimo tiro (4c), salendo il diedro-fessura a destra, in dulfer:
Infine salgo le belle placche seguenti, non difficili, rinviando la sosta, ricordando che l'ultima lunghezza è un breve tiro di III grado; le corde infatti mi permettono di arrivare fino alla catena di uscita della via, in cima a Rocca di Perti per l'ennedima volta.
Il golfo di Albenga con l'isola Gallinara, tra nuvoloni ora un po' più minacciosi:
Lollo chiude i conti:
Siamo riusciti a evitare il traffico, che invece laggiù è arrivato, altroché... la parte bassa delle pareti pullula di cordate... noi ci godiamo un momento la cima, anche se non è certo una grande vetta alpina:

Solita discesa, nessun problema, torniamo al parcheggio, che troviamo pieno zeppo di milanesi, come previsto.

sabato 11 maggio 2019

giovedì 2 maggio 2019

MONTE COUDREY (m 1.298): Eravamo 5 Amici Albard + Bloody Mary

Giovedì 2 maggio 2019
Io e Lollo

Oggi giorno di ferie per scalare con Lollo.
Premesso che i programmi iniziali erano ben altri, il meteo si è messo di mezzo e ha deciso per noi: niente Quattromila, niente Dolomiti, anzi ci dobbiamo arrovellare per trovare un posto in cui scalare oggi all'asciutto e senza neve...
Lollo sta riprendendo a scalare, dobbiamo andarci piano e stare tranquilli.
La scelta cade sulle vie di Albard (AO), in Bassa Vallée.
Ritrovo alle 6,30 da Mario, colazione e via in autostrada, guido io.
Il meteo è buono, speriamo di trovare asciutto.
Arriviamo senza intoppi alla piccola frazione di Albard, dove stavolta parcheggio in solitudine, a differenza dell'ultima volta, quando c'era il mondo intero...
La via prescelta è Eravamo 5 Amici Albard (5c   7L   190 m).
L'avvicinamento è breve e ben segnalato da scritte, bolli e ometti, una ventina di minuti, fino all'attacco della via:
Ci leghiamo e parto per il primo tiro (4c), sulla liscia faccia sinistra di un diedro, fino a una selletta:
Da lì un traverso mi conduce in sosta, poco sopra:
La temperatura è ottima, Lollo mi raggiunge:
Resto davanti anche oggi, il secondo tiro è una placca (5a) divertente ed articolata, poi via via più facile fino alla sosta comoda:
L'amico mi raggiunge:
La parete sopra di noi, interessante e con roccia strepitosa, da queste parti:
Il terzo tiro in pratica è un trasferimento, un breve passo di 3° poi camminata a destra in cengia, fino alla sosta su albero (cordone in loco).
Quarto tiro (5c): magnifico, si sale in strapiombo fino a buone prese, poi si inizia una traversata in diagonale a sinistra, a tratti delicato ma bello, fino alla sosta in piena esposizione:
Lollo in azione:
La quinta lunghezza (5b) è la più bella di tutte, proseguo il traverso a sinistra in esposizione, poi prendo una lagnifica lama che salgo in dulfer prima in verticale, poi ad arco verso destra, tornando in pratica sulla verticale della sosta:
Lollo "en plein gaz":

La sosta è di nuovo comoda.
Riparto per il sesto tiro (4c), prima in fessura poi cavalcando un pilastro arrotondato, su roccia magnifica:
All'uscita traverso a destra in cengia, dove sosto a un albero.
La settima lunghezza (5c) non è banale, presenta una partenza ostica in placca, poi prendo una lama e proseguo lungo un diedro e infine a sinistra su una placca interessante, per uscire in cengia, dove mi raggiunge l'amico:
Il descritto ottavo tiro è un trasferimento a piedi fino al sentiero e dopo aver fatto su le corde eccoci al selfie di vetta, con il Forte di Bard giù sullo sfondo:
Non è nemmeno l'una e mentre scendiamo il sentiero ci imbattiamo nella nuova via Bloody Mary (5a   4L   120 m), che attacca a pochi metri:
Propongo a Lollo di farci anche questa, se ha voglia.
Ok, il meteo è ancora ok, il sole domina ancora.
Parto per il primo tiro (4c), una bella placca abbastanza verticale con prese e appoggi netti:

La comoda sosta in cengia, da cui attacca a destra il muretto del secondo tiro (4c), divertente:
Intanto in pochi minuti ecco materializzarsi un temporale, condito con forti raffiche di vento.
Dopo un trasferimento di 25 m, salgo in fretta la terza lunghezza (5a), molto divertente e aerea, su buone prese, seguito poi dal socio:
Alle nostre spalle sembra mettersi male:
Rapido, salgo il quarto e ultimo tiro (5a), bellissimo, fino a uscire sulle placche abbattute sommitali:
Quando inizia a piovigginare, sempre con vento forte, facciamo su le corde e seguiamo gli ottimi bolli di vernice gialla verso il canale di discesa, dove facciamo una prima breve doppia di 10 m:
Seguita da una seconda, di circa 25 m, fino a terra:
Frattanto il meteo si calma e ci lascia scendere asciutti fino all'auto, da dove possiamo guardare con calma le pareti scalate:
Una sosta mangereccia precederà il ritorno a casa, sotto una pioggia torrenziale...