Lunedì 13 gennaio 2025
Io e Alberto
Altra mezza giornata sgraffignata, Alberto presente, così facciamo nuovamente un salto alla assolata parete sud del Truc Cheverine (m 700), ad Albard di Bard, confidando nel solito microclima incredibilmente favorevole, a fronte di temperature in netto calo.
Stavolta saliremo l'ultima nata, la via Greg (6a 7L 170 m), nel settore sinistro della parete.
Dopo una bella coda in tangenziale causa incidente, raggiungo il luogo dell'appuntamento, carichiamo l'auto dell'amico e partiamo in direzione Vallée, con immancabile sosta ristoratrice a Scarmagno.
Parcheggiamo nel solito posto, ci prepariamo, ben vestiti (temperatura 2°C) e scendiamo lungo il sentiero, fino a raggiungere il fondo del vallone, per poi risalire dal lato opposto nel bosco, lungo il bel sentiero che risale fino al pittoresco gruppo di baite in pietra diroccate, ove traversiamo a destra al sole, sotto la parete dove attacca la nostra via:
Ci leghiamo, al sole si sta benissimo anche oggi, il solito miracolo si è compiuto.Non c'è nemmeno quel poco vento che era previsto.
Attacco il primo tiro (4c), un muro verticale su ottime prese, che dopo i primi metri piega a destra:
Una rinviata un po' strana in uscita, poi esco in cengia, poco prima della sosta; Alberto è sulle mie tracce poco dopo:
Ci riuniamo in cima poco dopo:
In conclusione, una bella via per una mezza giornata di divertimento.
Mi muovo in diagonale verso destra, supero un tetto sul lato destro, per tornare al di sopra sul comodo terrazzino di sosta, da cui faccio sicura all'amico:
La seconda lunghezza (3a) è una facile successione di placche.Terzo tiro (5a): risalgo un diedro a sinistra, con un breve passo aggettante, poi le facili placche che seguono, fino alla sosta posta in cengia; Alberto poco dopo:
Siamo già al tiro chiave, il quarto (6a): attacco il muro subito strapiombante che sormonta la sosta, poi piego leggermente a sinistra per seguire la fessura; con qualche aiuto, riesco a issarmi al di sopra dello strapiombo:
Secondo noi le difficoltà sono almeno 6a+, ma la chiodatura qui è generosa; raggiungo la sosta dopo aver salito la bella placca che segue e da qui assicuro il socio:
La lunghezza seguente (5c) è bellissima.Salgo un primo muro, portandomi sotto ad un tetto, che aggiro a sinistra, per poi salire una placca e portarmi sotto ad un evidente diedro.
Proseguiamo lungo la sesta lunghezza (5a), splendida: attacco il bel muro di roccia incredibilmente lavorata, in diagonale leggero verso sinistra:
Dalla cengia di sosta, salgo il settimo ed ultimo tiro (5a), prima con un passo in verticale, poi uscendo su terreno un po' sporco verso destra, fino alla sosta sommitale della via dei Nonni:Ci riuniamo in cima poco dopo:
In conclusione, una bella via per una mezza giornata di divertimento.
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