sabato 1 agosto 2020

VISOLOTTO (m 3.348): Cresta Nord-Ovest

Sabato 1 agosto 2020
Io e Simone

Si sa che il Visolotto (m 3.348) è una delle mie montagne preferite.
A torto poco scalata, l'ho già salita almeno 5 volte, in cordata e da solo; oggi voglio salirla per la quinta via diversa, stavolta lungo la Cresta Nord-Ovest (V   D-   450 m), con Simone, su cui posso sempre contare per queste cavalcate grandiose e massacranti...
Decidiamo in fretta, ritrovo alle 3,30... saltiamo sulla mia auto e via in direzione Val Varaita, dove parcheggiamo a Castello di Pontechianale 1h e mezza dopo.
E' ancora buio pesto, le giornate si sono già molto accorciate purtroppo; partiamo alla luce delle frontali, percorrendo per l'ennesima volta il lungo Vallone di Vallanta.
In un'ora e mezza siamo al Rifugio Vallanta (m 2.450), quando sono le 7,00 e siamo in vista del Visolotto (m 3.348) e soprattutto delle condizioni del canalino che sale al Passo Due Dita (m 3.010), alla sua sinistra:
Facciamo una breve pausa dietro al rifugio per bere alla fontana e sgranocchiare qualcosa, poi proseguiamo verso il canale detritico che dà accesso al Visolotto; sbucati al di sopra, rimaniamo a sinistra e, su pietraia infinita, ci dirigiamo verso il canalino, in alto innevato:
Simone come sempre non disdegna la neve e appena può la percorre; io invece solo quando necessario:
Alle 8,30 eccoci a metà canalino, sotto alla bella parete ovest di Punta Due Dita (m 3.147), illuminata dai primi raggi di sole:
Faticosamente, risaliamo la china detritica verso il Colle:
Alle 8,50 siamo finalmente al colle; ecco la fantastica parete della Punta Due Dita, che avevamo salito insieme nel 2015:
Verso nord, l'uscita del Canale Due Dita:
Subito lo sguardo va però a curiosare verso l'inizio della nostra cresta, magnifica e invitante:
Ci leghiamo a circa 30 m, saliremo in conserva protetta; vado avanti io:
I primi metri non pongono particolari difficoltà, anche se trovo già qualche passo verticale ed esposto:
Salgo una paretina e arrivo sul filo di spigolo, oltre il quale vedo la corda fissa di cui parla la relazione:
La raggiungo, sopra di me la parete si impenna:
Simo scavalca a sua volta lo spigolo:
La corda sale un salto verticale:
Al di sopra, rinvio la mia corda e salgo una bella parete articolata, in diagonale verso sinistra, puntando a tornare in cresta:
Salgo lo sperone vicino allo spigolo:
Magnifico, ovviamente l'ambiente è grandioso e la solitudine garantita, come spesso ci accade:
Ci teniamo sempre in cresta, difficile snagliare o perdersi:
Le possibilità di protezione sono sempre ottime:
Arriviamo in cima al primo gendarme:
Aggiro a sinistra un altro gendarme e raggiungo in cresta l'intaglio a valle, dove trovo un ancoraggio per calata in doppia:

Simo si cala sua volta:
Arrampico lungo una rampa e poi una cengia, per emergere sul lato nord-est, doppiare un paio di spigoli e raggiungere nuovamente una sella:
Ancora una breve calata in doppia, una decina di metri:

La calata ci deposita in un canale, poi risaliamo diritti a destra, by-passando così un gendarme che sarebbe stato totalmente gratuito; la paretina che saliamo è divertente e ci conducono ancora una volta a una sella, aerea e panoramica:
Da qui mi trovo davanti una splendida placca lavorata, che dopo una sessantina di metri e un passo un po' più delicato mi conduce in cima al risalto:
Scaliamo tutta la via comodamente con gli scarponcini di avvicinamento.
Alcuni bellissimi passaggi, sempre ben proteggibili a nut e friend; qui incontro anche uno spit:
Recupero l'amico alla comoda terrazza di sostam facendo sicura su un solido spuntone; ora la relazione non è chiarissima, poi mi decido e attacco la parete a destra, un po' rotta e per questo con un po' di circospezione:

Qualche passo delicato, fino al V, poi salgo in diagonale a destra:
Riesco a piazzare finalmente un buon friend 0,75, poi mi ribalto a destra e reperisco il diedro che chiude la parete, dove costruisco una buona sosta e faccio salire l'amico:
Il diedro, molto bello, sale verso un'uscita, speriamo foriera di buone notizie (leggi, si può proseguire verso la cima...):
Ripartiamo, attacco con decisione il diedro, salgo con bellissimi movimenti in opposizione fin sotto lo strapiombino finale, dove trovo con immensa gioia un chiodo, un altro paio di passi decisi e sono fuori:
Buone notizie, mi ribalto a destra e raggiungo senza problemi la grande placca chiara descritta in relazione; mi muovo lentamente, siamo in conserva e Simo sta salendo il diedro, non facilissimo, e cerco di piazzare almeno un paio di protezioni; quando esce anche lui, tiriamo un po' il fiato e possiamo proseguire traversando la placca:
Alla fine del traverso a destra, salgo un diedro-camino:
che mi porta in vista della croce di vetta, che raggiungo con un traverso esposto e poi lungo gli ultimi facili risalti:

Alle 13 sono in vetta, per l'ennesima volta...

Poco dopo Simone è sulle mie tracce...

Ed eccoci sull'esile e panoramica vetta, dove siamo già stati insieme quando avevamo salito la Cresta Sud-Ovest nel 2015; la vista sulla nord-ovest del Monviso (m 3.841) è grandiosa:
Autoscatto celebrativo:
La cresta sommitale, ocn le altre due vette del Visolotto:
La cresta verso nord, con i tutti gli alfieri del Re:
Dopo una mezz'ora in vetta, decidiamo di scendere, andando a reperire la prima calata dalla cresta sommitale:
Con altre 5 o 6 brevi calate (30 m) raggiungiamo la base, senza problemi come tutte le altre volte:
Ci aspetta ora l'infinita pietraia sotto il lato sud della montagna, poi finalmente ci facciamo aiutare da alcune lingue di neve, su cui la progressione è molto più veloce:
La parete sud, magnifica, di roccia rossa:
La neve ci conduce fino al fronte morenico:
Ancora detriti, con la Cresta Sud-Ovest alle mie spalle:
Al rifugio Vallanta facciamo una breve pausa, la vista sul Visolotto è magnifica, quasi eterea:
E l'occhio cade su un vecchio obiettivo, ancora lì che mi aspetta, lo Spigolo Bessone alla Punta Caprera (m 3.387):
Percorriamo il sempre piacevole Vallone di Vallanta, anche se infinito, e anche questa bellissima giornata si chiude con la mia Monster, anche oggi meritata!

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