sabato 4 giugno 2011

CAPO NOLI (m 20): Spigola + Lo Sbirro + Calma Piatta


Sabato 4 giugno 2011


Io e Paolino l'Alpino


Nonostante la settimana e le previsioni nefaste, riusciamo a scovare un angolo di nord-ovest dove il tempo dovrebbe reggere.
Facciamo rotta sulla Liguria, siamo io e Paolino l'Alpino.
L'idea è scalare un paio di vie sulla parete nord di Rocca di Perti, a Finale Ligure.
Percorro l'autostrada sotto una pioggia fitta, che molla appena digradiamo verso il mare, e mi infilo in uno stretto stradino, teoricamente interdetto ai non residenti, ma in realtà trafficatissimo di climbers di ogni nazionalità!
Arriviamo al punto designato come parcheggio, ma... figurarsi! Brulica di gente, di auto, di camper e di tende...
Come non detto, faccio dietro-front, cercando di non schiacciare nessuno e torno indietro con fatica, schivando le auto che salgono come meglio posso...
Uscito dallo stretto stradino, parcheggio: mangiamo qualcosa e decidiamo il da farsi.
Allora, qua c'è troppa ressa e non c'è parcheggio...
In compenso, c'è il sole!
Dove andiamo? Ma sì, buttiamo un occhio alla scogliera di Capo Noli!

Pochi minuti dopo siamo lì, ma complice proprio il bel tempo... non ci sono parcheggi!


Le spiagge sono quasi piene, così girovaghiamo avanti e indietro tra Varigotti e Noli; alla fine mi rassegno al furto legalizzato del parcheggiatore al di sopra la spiaggia dei Saraceni: 15 €!!!


Mentre tutti scendono in spiaggia in costume, io indosso l'imbrago, Paolo lo zaino e la corda e partiamo sul lungomare, in direzione della scogliera.


Superata la galleria, risaliamo le rocce e ci caliamo in doppia da un grosso fittone per il sostegno delle reti paramassi:


La doppia ci deposita lungo una cengia, a pochi metri dal mare: incredibile, mentre da noi, ad una sola ora e mezza di distanza, piove a dirotto da giorni, qui c'è un sole fantastico!


La prima via che incontriamo è Spigola (4b 30 m), che avevamo già salito qualche anno fa.


Visto che è qua comoda e per saggiare i malfamati gradi finalesi, decidiamo di salirla.


Parte Paolino:


La via in effetti non pone problemi:

L'unico problema è che intanto arrivano decine di ragazzi, che transitano sotto di noi e proseguono lungo il traverso (ora con corda fissa) che conduce alle altre vie: le altre vie sono 4 o 5 in tutto e già c'è gente che torna indietro per troppo affollamento.


La nostra idea di spostarci lì sfuma.


Intanto salgo anch'io Spigola, poi andiamo a risalire la parete da cui ci siamo calati.


Spigola di profilo:

Memore di quanto toccato con mano ad aprile, quando ho fatto il traverso In Scio Bolesomme, propongo di calarci di là e risalire le vie lungo quei pilastri.
Scorci lungo la camminata di approccio:

Eccoci: sul momento non sappiamo i gradi delle vie che vediamo sbucare.
Mi calo, tanto risalirò in top-rope:

L'ambiente è grandioso: sole, mare e roccia calcarea magnifica:

Il primo tiro del famoso Traverso:

Sopra di me, la via Lo Sbirro (5a 20 m):

Salgo la via, con passaggi divertenti su placche e diedri:

Raggiungo la sosta:

Ora tocca a Paolino calarsi:

La solida sosta:

Sale a sua volta la via:


Mare incredibilmente bello:


Mi calo nuovamente in doppia e salgo la vicina Calma Piatta (5b 20 m), subito a sinistra della precedente:

Poi tocca a Paolino ridiscendere:


e risalire a sua volta:


Arrampichiamo a torso nudo e la pagherò cara... infatti, mentre da noi diluvia, io torno a casa ustionato dovunque!
Prima di rientrare, ci concediamo una sosta in spiaggia: che FF (froci falesisti)!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, grazie dell'articolo. E' molto ben illustrato. Io penso di portare un paio di amici sabato 17 (domani).
La corda del traverso ha ancora i moschettoni del 1800?